|
Leggo la recensione e mi rendo conto che,seppur ben fatto,poetico ed originale,il film mi lasciava un senso di incompletezza non a caso:il dvd che ho preso a Parigi,forse "purgato",nulla concede all'horror. Gabbo,infatti,per quanto finisca avvolto in una spirale di follia,sembra dover compiere un gesto irreparabile,ma non vi arriverà mai. Si fa da parte mesto e malinconico. Per la cronaca l'audio (precocissimo film sonoro) è in inglese,i sottotitoli in francese. Gran parte della pellicola è dedicata a numeri di ballo di alto livello,tanto che non esiterei a definir "The grea Gabbo" un musical. Il fantoccio di legno è l'autentica parte buona del misogino ventriloquo,quella che farà innamorare la bionda collaboratrice dalle labbra a cuore. Ma Mary,stimolata inopportunamente verso una presa di coscienza che vorrà dire libertà,imparerà a volare con le propie ali (non solo metaforicamente,visto che tra i tanti bellissimi costumi,a lei toccherà anche quello di farfalla). Stroheim è una faccia da cinema come pochi.
[+] lascia un commento a ralphscott »
[ - ] lascia un commento a ralphscott »
|
twitter
diventa fan
