Il navigatore |
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Un film di Buster Keaton, Donald Crisp.
Con Buster Keaton, Frederick Vroom, Kathryn McGuire
Titolo originale The Navigator.
Comico,
b/n
durata 60 min.
- USA 1924.
MYMONETRO
Il navigatore
valutazione media:
4,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Peripezie del ragazzo triste, fra mare e cannibalidi Great StevenFeedback: 70018 | altri commenti e recensioni di Great Steven |
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sabato 16 marzo 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IL NAVIGATORE (USA, 1924)
Diretto da BUSTER KEATON e DONALD CRISP. Interpretato da BUSTER KEATON, KATHRYN McGUIRE, FREDERICK VROOM, CLARENCE BURTON e NOBLE JOHNSON
Due protagonisti: un giovane miliardario (Keaton, nella quadruplice veste di attore-regista-produttore-montatore), naturalmente spocchioso e indolente fin sopra l'orlo dei capelli, e la beneducata figlia di un magnate (McGuire), da lui corteggiata da tempo senza risultanti entusiasmanti. Il luogo in cui s'incontrano: un'enorme nave ormeggiata in un porto che parte per sbaglio. Motivo: un complotto tra le famiglie dei due che finisce non troppo bene. Sono dunque costretti alla convivenza forzata a bordo dell'imbarcazione, mentre questa vaga a casaccio per il mare. Con tutte le conseguenze del caso, compreso un poco piacevole incontro con una tribù di selvaggi antropofagi. Un Keaton ancora giovane dimostra già una sorprendente padronanza della cinepresa e un'attenzione per lo spazio, non tanto per la scenografia, che dà i suoi frutti, consentendo la felice esplosione della logica e dell'ordine (o meglio, antiordine) dello strampalato mondo che caratterizza il cinema del regista-attore: le azioni semplici diventano complicatissime (la cottura della colazione nel pentolone) e viceversa (il salvataggio della ragazza che cade in mare), ciò che appare inoffensivo diventa un pericolo e le calamità si rivelano aiuti inimmaginabili e provvidenziali. Un impiego serrato ma non superfluo di semplici giochi visivi permette la messa in scena di effetti speciali efficaci e nemmeno troppo rudimentali. Pecca di uno scarso approfondimento dei personaggi – del resto sacrificato alla genesi della storia, incentrata sui due giovani isolati – e di un finale poco convincente, lasciato decisamente in sospeso: poteva chiudersi meglio. Ma già l'articolata scena dell'inseguimento fra i ponti della nave e quella dello "scontro" coi cannibali valgono a testimoniare il talento comico-tecnico di Buster, che in certi punti eguaglia quello di Chaplin. Coi suoi pregi e difetti, comunque, un film keatoniano al 100%. Sempre nel 1924, K. McGuire recitò ancora insieme a Keaton nel fenomenale Sherlock Junior.
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