Anno | 2018 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 78 minuti |
Regia di | Maria Luisa Forenza |
MYmonetro | 3,37 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
Condividi
|
Ultimo aggiornamento martedì 8 febbraio 2022
In una Siria devastata dalla guerra, c'è ancora chi è disposto a rischiare la propria vita per aiutare gli altri.
CONSIGLIATO SÌ
|
La guerra improvvisa che ha devastato la Siria induce Madre Agnes e la comunità internazionale di monache e monaci Carmelitani a dedicarsi unicamente ai rifugiati siriani e alla popolazione bisognosa di aiuti umanitari. Il film racconta la rocambolesca vita di religiosi disposti a mettere a rischio la propria vita pur di salvare la dignità e la sopravvivenza di esseri umani innocenti travolti dalla immane tragedia. Dal Monastero di Qarah, a nord di Damasco, la Madre Superiora Agnes si inoltra nei territori di Aleppo e Deir Ez Zor, ancora insidiati dal pericolo di ISIS nonostante le ufficiali liberazioni avvenute.
Nella devastata Siria, una parte dell'umanità intrappolata dalla guerra è stata e ancora oggi è soccorsa e assistita dalla Umanità che praticano e vivono pericolosamente madre Agnes, badessa timone di resilienza, e i suoi colleghi, monaci e monache carmelitani di stanza nel combattivo monastero di Quarah. A operare e lavorare è un'eroica comunità missionaria proveniente da Francia, Belgio, Portogallo, [...] Vai alla recensione »
Mother Fortress, il documentario di Maria Luisa Forenza girato in Siria, giunge alla selezione 'Nastri d'Argento' 2020 nella sezione 'Cinema del Reale'. Il film non è solo di straordinaria importanza per la testimonianza storica sul dramma della guerra in Siria che ha colpito il popolo siriano ininterrottamente dal 2011. La guerra improvvisa che sta devastando la Siria ha indotto Madre Agnes e la [...] Vai alla recensione »
Era in Australia per un documentario quando vide le prime immagini delle proteste della cosiddetta "Primavera araba", nel 2011, Maria Luisa Forenza. E così, un po' per curiosità ma anche per un suo spiccato interesse per la cronaca, ha deciso di raccontare non tanto la situazione storico-politica mediorientale, quanto "la resistenza umana alla guerra, la vitalità del popolo siriano, e l'identità Cristiana, [...] Vai alla recensione »