Anno | 2019 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Marcello Sannino |
Attori | Ivana Lotito, Ludovica Nasti, Fabrizio Rongione, Imma Piro, Valentina Curatoli Anna Redi, Gigi Savoia, Pietro Juliano, David Power, Francesca Romana Bergamo, Niamh McCann, Luigi Chiocca. |
Uscita | giovedì 27 agosto 2020 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | PFA Films |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,05 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 2 maggio 2023
Una madre entra in un giro d'affari poco pulito per il futuro della figlia. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Rosa Pietra Stella ha incassato 9,9 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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A Portici, alla periferia di Napoli, Carmela è una giovane madre sola che vive in condizioni precarie, sotto perenne minaccia di sfratto, insieme alla madre e alla figlia undicenne Maria. Scaltra e battagliera, Carmela deve però arrangiarsi come può per sbarcare il lunario ed evitare che i servizi sociali le portino via Maria. Tra lavori occasionali, come quello di hostess, e abboccamenti meno che leciti con un avvocato per procurare permessi di soggiorno agli stranieri, Carmela si fa aiutare come può dalla sorella Nunzia e da Tarek, un uomo algerino dal cuore gentile.
Lontano dalla Napoli classica e poetica, e lontano anche da quella nichilista delle storie di camorra, Rosa Pietra Stella racconta una piccola storia di sopravvivenza quotidiana e proletaria, in una Portici in cui la povertà è un gioco a somma zero e svoltare una giornata vuol dire spesso farne pagare il prezzo a chi sta ancora peggio.
Il regista Marcello Sannino viene dal documentario (Corde, Porta Capuana) e per il suo primo lungometraggio di finzione adotta un impianto tradizionale di osservazione del reale, senza allontanarsi dal canone del dramma sociale ma scommettendo su un rapporto madre-figlia duro e ruvido, che consente alle attrici Ivana Lotito e Ludovica Nasti (la Lila de L'amica geniale) di cercarsi soprattutto attraverso gli sguardi piuttosto che nel normale linguaggio affettivo. Sotto la cenere delle difficoltà lavorative e relazionali, Carmela è, a suo modo, un tizzone ardente di furia iconoclasta, confessando infine al buon Tarek che, anche se potesse, non vorrebbe sacrificarsi al modello di donna casalinga che la madre e la sorella le rinfacciano. È una carica sovversiva che Sannino lascia bruciare sullo schermo, come efficace combustibile di una storia più ampia. Storia che parla di una città e di un paese in guerra con se stessi, ben rappresentati sullo schermo con un occhio curioso per le location, in esterni quanto in interni, con un forte senso di autenticità. Non soltanto le istituzioni (poco più di un'altra risorsa da sfruttare, con le false testimonianze per gli incidenti e con le truffe per spillare soldi ai clandestini in cerca di permessi di soggiorno), ma nemmeno i preti e la famiglia possono offrire supporto in questo mondo, in aperto rifiuto degli storici capisaldi della società italiana.
È un peccato però che la contemporaneità più urgente non riesca a far breccia nell'immaginario del nostro cinema, i cui protagonisti rimangono madri ben riconoscibili, sante o peccatrici che siano, mentre le prospettive e le storie umane che le circondano vengono letteralmente derubate e dimenticate. Pur non spingendo al limite la sua radicalità, Rosa Pietra Stella prova se non altro a incorporare un tessuto sociale in trasformazione nella sua elegante sceneggiatura, a firma del regista stesso.
il film di Marcello Sannino è un film coraggioso e tagliente, affronta vari temi intimi, e sociali , in un contesto difficile da definire se di conflitto tra miserie umane e difficoltà economiche, oppure entrambe le condizioni vissute dalle protagoniste, Carmela, ragazza madre e la giovanissima figlia Maria che vivono tra Napoli e Portici [...] Vai alla recensione »
l film di Marcello Sannino è un film coraggioso e tagliente, affronta vari temi intimi, e sociali , in un contesto difficile da definire se di conflitto tra miserie umane e difficoltà economiche, oppure entrambe le condizioni vissute dalle protagoniste, Carmela, ragazza madre e la giovanissima figlia Maria che vivono tra Napoli e Portici e l’immedia [...] Vai alla recensione »
Commento a “Rosa pietra stella”, del regista Marcello Sannino. Avendo avuto l’opportunità di vedere, al Cine Teatro Centrale, in Carbonia, nell’ambito della manifestazione , intitolata “CARBONIA-FESTIVAL – CINEMA LAVORO MIGRAZIONE- 6-11OTT 2020,organizzata dall’Umanitaria, l’opera cinematografica “Rosa pietra stella”, presentata dal [...] Vai alla recensione »
Non sappiamo se chiamarli miracoli, ma certo il percorso di «Rosa pietra stella» è un evento straordinario per varie ragioni: il film è stato prodotto grazie alla tenacia e il fervore di Antonella Di Nocera associata con Gaetano Di Vaio, Giovanna Crispino e Pier Francesco Aiello contando quasi solo sulle proprie forze; lo stesso, avviato a una lusinghiera carriera dopo l' uscita in sala dello scorso [...] Vai alla recensione »
Carmela è una donna che non ha alternative, procede come sa e come può nei vicoli del centro antico di Napoli, procurandosi una sopravvivenza che in realtà non basta né a se stessa né alla figlia, Maria. La ragazzina ha undici anni e nutre una determinazione che sembra aver preso dalla madre, indirizzandola però in direzione opposta, verso un bisogno di stabilità che Carmela proprio non sa come darle: [...] Vai alla recensione »
Carmela è una giovane donna che tira a campare giorno per giorno con lavori precari e vane ambizioni, finché non le capita, per conto di un avvocato, di fare affari con gli immigrati clandestini che popolano i vicoli del centro antico di Napoli. È stata una madre poco presente di una bambina di undici anni, Maria, ma ora vuole rimediare, assumersi le proprie responsabilità e vivere la sua maternità. [...] Vai alla recensione »
È strano, di solito quando si pensa a Pasolini si pensa a Roma, a Bologna, al Friuli natale, di certo non a Napoli, ché tra i tanti grandi autori che hanno cantato questa città Pasolini è probabilmente il meno napoletano. Ma forse sarà il mare, il porto, quelle genti da tutto il mondo a riempirne vicoli e vicoletti o l'eco di quella Profezia più attuale che mai a farcelo tornare alla mente alla visione [...] Vai alla recensione »
Carmela vive, a Portici, con madre e figlia undicenne, sotto la minaccia di un imminente sfratto. Non avendo un lavoro fisso, deve barcamenarsi, ogni giorno, per portare a casa qualche soldo e, soprattutto, per evitare che i servizi sociali le portino via la ragazzina. Fa la hostess, procura permessi di soggiorno agli stranieri, non sempre con risultati positivi.
Carmela (Ivana Lotito) è Napoli, riflessa nella sua faccia accesa di occhi fulminanti, bella tra le strade e il lungomare, finalmente teatro di un'avventura fuori dai confini del genere, quasi un thriller. Storia di due "bambine", mamma e figlia, due "amiche geniali" (Ludovica Nasti/Maria era la Lila della serie tv) che fanno resistenza anche estetica.