Titolo originale | Notre Dame |
Anno | 2019 |
Genere | Commedia |
Produzione | Francia |
Regia di | Valérie Donzelli |
Attori | Valérie Donzelli, Pierre Deladonchamps, Thomas Scimeca, Bouli Lanners, Virginie Ledoyen Isabelle Candelier, Philippe Katerine, Claude Perron, Samir Guesmi, Pauline Serieys, Nafsica Labrakos, Benjamin Ewers, Astien Bosche, Léo Poulet, Fabrice Michel, Franc Bruneau, Natalie Beder, Lionel Baier, Nicolas Chupin, Michel Bompoil, Leonard Forissier, Roxane Tessier, Louise Blachère, Omar Mebrouk, Aurore Pfeiffer, Marion Lecrivain, Mikaël Alhawi, Narcisse Mame, Adrien Barazzone, Serge Ridoux, Gigi Ledron, Paul Kroepflen, Ulysse Korolitski, Daniel Buren, Tristan Minault, Maxime Nieto, Vincent Pannetier, Michaël Paz, Louis Vasquez, Dominique Zardi. |
MYmonetro | 2,75 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 10 dicembre 2019
La crisi di una donna di fronte a nuove responsabilità.
CONSIGLIATO SÌ
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Maud Crayon vive a Parigi, fa l'architetto e deve badare non soltanto ai due figli, ma a un ex marito nullafacente che continua a dormire in casa con la famiglia. Intorno a lei, una Parigi instabile, sull'orlo di una crisi di nervi collettiva, tra bizzarrie del meteo e improvvisi schiaffeggiamenti in strada. Anche a lavoro Maud non trova soddisfazioni, nonostante si impegni al massimo per realizzare il modello di un parco giochi. Una notte magica, però, cambierà le sorti di Maud e del nuovo bando per riqualificare il piazzale di Notre Dame, appena indetto dalla sindaca di Parigi e aperto a tutti gli architetti con un'idea nuova.
Il nuovo film di Valérie Donzelli è una commedia straripante, piena di idee e spesso nevrotica e fallimentare nel tentativo di gestirle tutte in contemporanea, proprio come la sua protagonista. Accomodante tanto nei confronti di un marito infantile quanto verso un capo irragionevole, la Maud interpretata dalla regista è però un monumento alla resilienza, ancora determinata nel combattere su più fronti (il miglior film di Donzelli rimane del resto La guerra è dichiarata) e soprattutto capace di accettare e rielaborare la sconfitta.
La forma fallica che mette a repentaglio il progetto per il piazzale di Notre Dame punta decisa a un sottotesto come sempre reso esplicito dai bambini ("Mamma, perché sono le donne a fare tutto?") ma Notre Dame è un'opera troppo veloce e troppo elettrica per adagiarsi sul tema, riducendolo a uno soltanto dei molti stimoli presenti sullo schermo scena dopo scena, tra un siparietto da film muto e un numero musicale, uno squarcio di magia nella notte parigina e un concentrato di commedia romantica (con un Pierre Deladonchamps particolarmente ben disposto a impallinare una caricatura di amante bello e misterioso).
Troppo veloce ed elettrico il film lo è stato anche nei confronti della vera Notre Dame, una "grande dame" qui simbolo immutabile dello status quo e dell'importanza del cambiamento anche quando avviene per caso.
Divenuta ancor più un simbolo (e tristemente non più così immutabile) nei mesi immediatamente successivi alle riprese, la cattedrale è anch'essa una nota straniante nella bizzarra Parigi di Donzelli, che nella leggerezza della commedia cerca di metabolizzare le vere angosce del presente, dal flusso dei migranti al climate change al terrorismo.
Nella sua indulgente confusione, Notre Dame non ha mai tempo per trovare se stesso, rimanendo un film fatto di scatti nevrotici (non a caso la gag più riuscita, sempre uguale, è quella degli schiaffi immotivati che i parigini si scambiano per strada) e buffe dissonanze che non raggiungono una sintesi. A qualche livello Valérie Donzelli sembra esserne consapevole, e la sua vitalità sia come regista che come interprete è lì a ricordarci che certe cose, nella vita, è importante superarle.
Maud (Valérie Donzelli) è una donna che vive delle situazioni complicate: è una mamma separata che deve badare ai due figli, un'architetto che sopporta le angherie del capo, e un'amante quando per vincere la solitudine cade tra le braccia del suo ex marito, Martial (Thomas Scimeca). Valérie Donzelli realizza una commedia di sapore burlesque per il quinto lungometraggio come regista e torna ad interpretare [...] Vai alla recensione »