Titolo originale | AINBO: Spirit of the Amazon |
Titolo internazionale | Ainbo |
Anno | 2021 |
Genere | Animazione, Avventura, Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 84 minuti |
Regia di | Richard Claus, Jose Zelada |
Attori | Elio e le Storie Tese, Luciana Littizzetto, Ciro Priello, Lola Raie, Naomi Serrano Dino Andrade, Joe Hernandez, Thom Hoffman, Rene Mujica, Yeni Alvarez, Bernardo de Paula, Alejandra Gollas, Susana Ballesteros, Rico Sola, Gerardo Prat, Cristina Milizia, Jon Olson. |
Uscita | giovedì 18 novembre 2021 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,74 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 15 novembre 2021
Ainbo, cresciuta con la sua tribù in simbiosi con la foresta Amazzonica, grazie all'aiuto dei suoi amici animali, difenderà il suo ambiente incontaminato dall'avanzare di un gruppo di speculatori. In Italia al Box Office Ainbo - Spirito dell'Amazzonia ha incassato 270 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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La tredicenne Ainbo, abilissima cacciatrice, è la migliore amica di Zumi, figlia del capo tribù e prossima a prenderne il posto. La vita della comunità, però, è minacciata da una maledizione e da Jacuruna, il demone più spaventoso della foresta. Quando le appaiono accanto i suoi due spiriti guida, il tapiro Piro e l'armadillo Dillo, Ainbo capisce che tocca a lei salvare la tribù e si mette in viaggio alla ricerca della magica radice in grado di spezzare la maledizione.
Il regista e produttore Jose Zelata, nativo della regione amazzonica peruviana e istruito per via materna alla cultura degli Shipibo, sceglie la strada della favola, in omaggio alle millenarie leggende nate attorno al Rio delle Amazzoni, per attirare l'attenzione su una realtà tutt'altro che a lieto fine.
Negli ultimi vent'anni, infatti, la distruzione delle foreste amazzoniche si è concentrata nei territori in cui sono presenti le miniere, e l'aumento costante del prezzo dell'oro ha gettato benzina sul fuoco dello sfruttamento minerario legale e illegale. Come Ainbo cerca di far capire, sotto la forma metaforica della "malattia" che colpisce larga parte della popolazione indigena, la distruzione della foresta pluviale non è l'unica tragedia in atto: l'attività estrattiva minaccia direttamente le comunità che abitano la foresta, domandandone la terra o occupandola con la forza, e contribuendo all'inquinamento dei fiumi che garantiscono la sopravvivenza delle popolazioni locali.
Il film è una coproduzione transoceanica, tra Perù e Olanda, che associa alla conoscenza di Joze Zelata della realtà in oggetto, quella più tecnica, nell'ambito dell'animazione, del tedesco Richard Claus, già forte dell'esperienza di "Vampiretto". Ma a convivere nel progetto non sono solo le culture diverse degli autori. A livello tematico, infatti, denuncia e speranza occupano lo stesso spazio: la prima ha forma di serpente di fumo, gli occhi rossi e la pratica di spacciarsi per un soccorritore finché non matura il tempo di imporsi con la forza, mentre la seconda è connaturata al personaggio di Ainbo, ragazzina di comprovata resilienza, pronta a fare la sua parte per salvare il villaggio, lasciandosi guidare da quelle credenze che hanno a lungo portato pace e longevità al suo popolo e oggi sembrano svanite nel nulla anche nel loro luogo di nascita.
Tra la buffa golosità del bradipo gigante (che nella versione italiana ha la voce di Elio) e la bellezza dei costumi, dei tatuaggi e delle decorazioni delle giovani protagoniste, la narrazione procede lineare, e per la verità anche troppo facilmente, verso un finale consolatorio, in cui l'uomo bianco viene liberato dal demone che lo usava e, di fatto, graziato.
Suppliscono alla scarsa originalità della trama, la meraviglia della foresta pluviale, dei suoi riti, delle sue costruzioni, dei suoi angoli vertiginosi, e la scelta di trattare le due tredicenni Ainbo e Zumi come due giovani donne, in grado di assumere con consapevolezza il governo futuro della tribù.
Nell' America Meridionale, un villaggio di nativi viene minacciato dalla presenza di un pericoloso demone e quindi , la giovane Ainbo , supportata da due bizzarri spiriti guida , prende la decisione di salvare il suo popolo , ma il misterioso demone non è l' unica minaccia pronta ad abbatterla in tutti sensi , infatti nella sua vita si imbatte fin dall' inizio un guerriero [...] Vai alla recensione »
Un film di animazione realizzato con uno stile che ricorda molto da vicino quelli della Disney, ma fatto indubbiamente bene; la storia, che vuole essere una denuncia contro lo sfruttamento sconsiderato della foresta amazzonica, non è nuova, ma è comunque ben reinterpretata, con una sceneggiatura convincente e una grafica animata molto ben realizzata; anche i due animali "angeli custodi&qu [...] Vai alla recensione »
Nell' inesplorata regione amazzonica vive una coraggiosa ragazzina apprendista cacciatrice, Ainbo, che un giorno scopre la presenza di un gruppo di uomini pronti a distruggere la foresta per arricchirsi. Inizia così per la piccola un pericoloso, affascinante viaggio in compagnia dei suoi strampalati spiriti guida: l' armadillo Dillo e il tapiro Piro.
In un momento in cui il cinema popolare è sempre più massificato, uniforme, a colpire sono gli scartamenti dal percorso. Raro esempio di film d'animazione realizzato in America Latina, Ainbo - Spirito dell'Amazzonia è diretto e prodotto da Jose Zelada, autore anche del soggetto, oltreché doppiato da un cast di attori locali. A Zelada tuttavia si affiancano il tedesco Richard Clause, in regia ed i fratelli [...] Vai alla recensione »
Animazione di chiara lettura ecologista, Ainbo ha il merito di proporre personaggi a tutto tondo come non sempre nei film per bambini, ma fallisce nel riciclare il solito campionario di animali pucciosi. Nel seguire il percorso spirituale di una bimba, un armadillo e un tapiro in Amazzonia il film affronta tematiche complesse come l'elaborazione del lutto e la deforestazione, ma tra Oceania e Frozen [...] Vai alla recensione »