Titolo originale | The Prodigy |
Anno | 2019 |
Genere | Horror, Thriller, |
Produzione | Hong Kong, USA |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Nicholas McCarthy |
Attori | Taylor Schilling, Jackson Robert Scott, Colm Feore, Peter Mooney, Paul Fauteux Brittany Allen, Paula Boudreau, Elisa Moolecherry, Oluniké Adeliyi, David Kohlsmith, Ava Augustin, Michael Dyson, Elisa Moolecherry, Janet Land, Martin Roach, Byron Abalos, Ashley Black, Tristan Vasquez, Nicholas McCarthy, Jim Annan, Milton Barnes, Grace Armas, Brock Johnson, Mark Sparks, Martha Girvin, Olivia Croft, Alexander Campos, Andrew MacDonald (III). |
Uscita | giovedì 28 marzo 2019 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 2,75 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 5 aprile 2019
Una madre si preoccupa per il figlio che comincia a comportarsi in modo strano. In Italia al Box Office The Prodigy - Il figlio del male ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 457 mila euro e 260 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Montgomery County, Ohio. Una ragazza, Margaret, riesce a fuggire da una casa in cui era segregata. Viene soccorsa da una automobilista che, con orrore, si rende conto che la mano destra della ragazza è stata amputata. Fox Chapel, Pennsylvania. I coniugi John e Sarah si precipitano in ospedale perché è prossima la nascita del loro figlio. Intanto, in Ohio, la polizia arriva alla casa di Edward Scarka, l'uomo che aveva rapito Margaret. Edward esce tenendo qualcosa dietro la schiena. Quando la porta in avanti, la polizia gli spara temendo si tratti di un'arma, ma scoprendo che ciò che teneva era la mano amputata di Margaret. Pochi istanti dopo la morte di Edward, nasce il figlio dei Bloom, Miles. Sin dall'inizio Miles si mostra un bambino particolare: a parte il fatto di avere gli occhi di due diversi colori (che non è in sé preoccupante), è molto calmo e intelligente, schiaccia i ragni e parla ungherese nel sonno (il che è già più strano). Ma, come si accorgeranno ben presto i genitori, c'è di peggio.
I bambini sono l'immagine dell'innocenza. Ecco perché spesso vengono usati nell'horror per veicolare sentimenti malvagi, proprio per creare un efficace effetto di contrasto. Esemplare, in questo senso, è il famoso racconto "Piccolo assassino" di Ray Bradbury.
Ma i bambini, oltre che rappresentanti del Male in se stessi (sia quello propriamente umano come ne L'innocenza del diavolo o ne Il giglio nero sia quello soprannaturale come i tanti piccoli Anticristo che hanno popolato gli horror nel corso dei decenni), possono essere posseduti dall'animo malvagio di qualcun altro (tra i tanti esempi si può ricordare Sharon's Baby). Come in parte accade in questo film che rielabora l'antico e popolare concetto della reincarnazione per ipotizzare il passaggio dell'anima di uno spietato serial killer nel corpo di un neonato. Il che è tecnicamente diverso dalla possessione, come spiega nel film l'esperto di turno. Sta di fatto che il bambino si trova ad avere dentro di sé due anime che cercano di prendere il sopravvento: la sua originale e quella dell'altro, malvagio.
Qualche jump scare è piazzato al punto giusto, anche con un'azzeccata sequenza onirica, per tenere desta l'attenzione e focalizzarla sul dramma in essere all'interno del piccolo protagonista e della sua famiglia. La progressione della storia è di tipo molto classico, ma conserva una certa efficacia. Le sorprese non sono molte, ma l'effetto di spiazzamento - con il male che alberga in un bambino dall'aria innocente, in modo che nessuno possa credere che sia in grado di compiere cattive azioni - è sempre notevole.
Anche lo sconcerto dei genitori nel rapportarsi con un figlio che sentono sempre più alieno e tuttavia in pericolo è un elemento psicologico di sicuro interesse, giocato con buon profitto nella trama. La figura materna, ottimamente interpretata da una sensibile e intensa Taylor Schilling, è maggiormente approfondita nel suo conflitto psicologico, mentre quella paterna, come avviene spesso nei film, è più monolitica e superficiale, oltre che sostanzialmente inefficace. La suspense della seconda parte del film è ben sostenuta e il quadro che si delinea via via è sempre più inquietante sino a una soluzione che mette in risalto la forza dell'amore materno contro (quasi) ogni cosa.
Oltre a quella di Taylor Schilling è molto buona anche la prova del piccolo Jackson Robert Scott che, dopo il cruciale ruolo di Georgie in It, si conferma interprete efficace nell'horror, in una parte non facile. Il regista Nicholas McCarthy aveva mostrato buone qualità, tra alcune incertezze, nell'horror Oltre il male e denota buoni progressi nella gestione del racconto: nulla di particolarmente nuovo, ma lo sviluppo della storia è teso e avvincente, grazie anche all'apporto dello sceneggiatore Jeff Buhler, specialista nel genere. Da notare anche il montaggio serrato e la concisione narrativa: pregi, questi, che è raro trovare di questi tempi.
THE PRODIGY - IL FIGLIO DEL MALE disponibile in DVD o BluRay |
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Lo stile da film tv penalizza non poco questo horror sull’ennesimo caso di possessione. Questa volta, tuttavia, il demonio non c’entra e si tira in ballo addirittura la reincarnazione dell’anima, ma il risultato non cambia, dal momento che la trasmigrazione è avvenuta tra un crudele e demoniaco serial killer e un neonato, che crescendo ne assumerà la personalità [...] Vai alla recensione »
Rivedendo il film in questione, "THe Prodigy"(2019, NIcholas Mc Carthy)a meno di un anno di distanza, devo dire che forse il mio"vecchio"giudizio era in parte ingeneroso, anche se in buona sostanza devo ribadire il fatto che da quasi mezzo secolo il tema del"bad children"è abusato, dove gli sceneggiatori si arrampicano sugli specchi, Qui è la concomitanza [...] Vai alla recensione »
Questo è film che vorrebbe saper tanto di horror mistico, ma che secondo me, è più una pantomima. Ci sono sicuramente dei risvolti interessanti, la scena con Arthur Jacobson mi ha ucciso, ma se l'unica cosa che mette veramente ansia/timore è l'idea che un bambino faccia cose terribili, allora secondo me non ci siamo.
Francamente, questo"The Prodigy"(2019, Nicholas Mc Carthy)delude; dopo un inizio interessante, anche sul piano di ritmo e montaggio, il film sembra ricadere nei soliti clichés da ragazzino(anzi bambino, teoricamente alla fine del film ha comunque solo otto anni)diabolico, anche se qui non si tratta di possessione diabolica ma di reincarnazione, dove comunque è un serial killer [...] Vai alla recensione »
Questo film avrei dovuto vederlo al cinema ma poi, a causa di un imprevisto, non sono riuscito a farlo. Ieri mi è arrivato il dvd e finalmente l'ho potuto guardare e che dire: è un classico ma di alto livello. La suspance è notevole, buona la fotografia e la scenografia, valida la recitazione degli attori, soprattutto quella del bambino, storia interessante ed ambientazioni [...] Vai alla recensione »
Un film riuscito nonostante segue praticamente la trama di The Omen. Riuscito perché il ritmo e la regia ben curata ne fanno un horror concreto. Interpretazioni credibili menzione speciale per il baby killer posseduto. Consigliato.
Genere pseudohorror, o meglio non e' il classico horror, con scene splatter o di esorcismi vari ed e' proprio questo che lo rende secondo me molto interessante e non banale!! Bella la storia, le scene le interpretazioni!! Non e' un film scontato né nella trama né tantomeno nel finale ... Che non spoilero perché consiglio di vederlo assolutamente! Doppiaggio [...] Vai alla recensione »
Niente di nuovo a tema bambini malefici,ma il regista gestisce bene i clichè del genere e tolta l'esilità della trama è abbastanza efficace nel gestire il crescendo horrorifico,procedendo spedito senza parentesi inutili,limitando la violenza ed optando per un finale non accomodante,dove beffardamente è proprio l'amore materno a far capitolare la situazione.
Credevo che fosse il solito retelling de L'esorcista, invece lo sviluppo del film è un po' diverso.Ci sono colpi di scena nei momenti giusti e non fa eccessivamente paura. C'è di meglio e c'è di peggio.
Che il regista Nicholas McCarthy avesse un certo talento nell'affrontare il genere lo si era già intuito dal suo film di esordio The Pact (2012), per poi scivolare sul bagnato con il successivo Oltre il male (2014), un bislacco guazzabuglio autocompiaciuto sulla base di una possessione demoniaca. Purtroppo, appoggiandosi su un soggetto usuratissimo relativo a un caso di trasmigrazione da parte di un'anima [...] Vai alla recensione »
In The Prodigy la paura prende la forma di un bambino, Miles, interpretato da Jackson Robert Scott, già protagonista di IT di Andrés Muschietti, e del relativo sequel, di prossima uscita. La madre Sarah (Taylor Schilling) e il padre John (Peter Mooney) dopo la gravidanza sono al settimo cielo. Il piccolo, durante la fase di crescita, si rivela dotato di una straordinaria precocità di apprendimento, [...] Vai alla recensione »
Sin dalla prima infanzia, il figlio di una giovane coppia mostra sia una precoce intelligenza sia cenni di comportamento deviante. Perché? Perché è la reincarnazione di un serial killer amputatore di mani che ha lasciato in sospeso il suo lavoro e non vede l'ora di terminarlo. I preamboli da horror di possessione lasciano il campo a un nerissimo thriller soprannaturale.