Titolo originale | Annabelle Comes Home |
Anno | 2019 |
Genere | Horror, Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Gary Dauberman |
Attori | Mckenna Grace, Patrick Wilson, Vera Farmiga, Madison Iseman, Katie Sarife Emily Brobst, Steve Coulter, Eddie J. Fernandez, Stephen Blackehart, Michael Cimino (II), Samara Lee, Kenzie Caplan, Sade Katarina, Michael Patrick McGill, Brittany Hoza, Sheila McKellan, Luca Luhan, Gary-7, Paul Dean (II), Alison White, Oliver Dauberman, Lou Lou Safran, Anthony Wemyss, Natalia Safran, Edwin Scheibner, Bill Kottkamp, Douglas Tait, Alexander Ward, Ava Hamada. |
Uscita | mercoledì 3 luglio 2019 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,71 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 12 luglio 2019
Il terzo capitolo di Annabelle, la serie di film di grande successo con protagonista la famigerata bambola malefica dell'universo di The Conjuring. In Italia al Box Office Annabelle 3 ha incassato 3,5 milioni di euro .
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I coniugi Ed e Lorraine Warren, demonologi e cercatori di fantasmi, hanno chiuso la bambola Annabelle, pericolosa perché posseduta da uno spirito, in un'apposita teca nel loro personale museo degli orrori nello scantinato di casa. La teca è stata sigillata e benedetta in modo che il male non possa uscirne. La piccola Judy, figlia dei Warren, sta per compiere dieci anni e, pur essendo molto legata ai genitori, soffre un po' per la loro controversa popolarità e viene presa in giro a scuola, non trovando nemmeno amichetti che vengano a fare festa con lei per il suo compleanno. I genitori devono uscire di casa per la nottata e Judy viene affidata alla giovane babysitter Mary Ellen, con cui la bambina si trova molto bene. Un'amica di Mary Ellen, Daniela, in pratica si autoinvita a fare festa con le due, ma ha uno scopo segreto. Vuole scendere nel museo dei Warren per cercare di comunicare con lo spirito di suo padre, morto da non molto. Sgattaiolata nello scantinato, chiede allo spirito di manifestarsi, di dare un segno. Il segno lo ottiene proprio da Annabelle e perciò apre la teca. Pessima idea.
L'episodio precedente, Annabelle 2: Creation, era un prequel. Questo, invece, si riallaccia a quanto accaduto in L'evocazione - The Conjuring, in particolare al momento in cui i Warren mettono al sicuro (o credono di farlo) la bambola nella loro casa ed è un nuovo tassello in quello che, film dopo film, sta sempre più prendendo le connotazioni di uno sfaccettato universo cinematografico.
Il film ci mette un po' a carburare. Nella prima metà abbondante succede poco: molto spazio è infatti dedicato a cercare di creare un'empatia con i personaggi, riuscendoci in modo sufficiente, anche se non mancano alcune battute a vuoto. Per esempio, il momento topico dell'apertura del vaso di Pandora, con la discesa di Daniela nel museo degli orrori e la sua improvvida apertura della teca di Annabelle non è molto credibile nelle modalità e nelle motivazioni, risultando più che altro un mero pretesto per dare la stura agli elementi spettrali.
La seconda parte, nella quale le parole in massima parte lasciano spazio alle immagini, è però molto tesa e ricca di suspense, con diverse trovate visuali di sicuro effetto. Il film lascia da parte i toni compassati della prima metà e si trasforma in un incubo nel quale la raccolta di cimeli dei coniugi demonologi si dispiega in tutto il suo maligno fulgore, generando più di qualche brivido in una classica situazione da horror claustrofobico, tutto confinato all'interno di una casa.
Gary Dauberman, sceneggiatore di tutta la serie (e di molto altro), esordisce come regista con un film che ne evidenzia le doti di narratore anche e soprattutto visuale: un maggiore equilibrio non avrebbe fatto male, ma quando l'orrore si scatena, Dauberman ottiene una resa che non scontenterà gli appassionati. Meno immaginifico e d'atmosfera di Annabelle 2: Creation, questo nuovo episodio nel complesso comunque non delude. L'introduzione di qualche tocco comico - con il personaggio dello spasimante di Mary Ellen - non stona, anche perché il dosaggio è sapiente e contenuto.
Vera Farmiga e Patrick Wilson ormai abitano i loro ruoli con una disinvoltura e una bravura tale da rendere sempre un piacere vederli. Qui si limitano a quella che una volta si sarebbe detta una partecipazione straordinaria, ma lasciano il segno. Mckenna Grace (Amityville: Il risveglio) si conferma attrice sorprendentemente brava: riesce a rendere in modo sincero la serena consapevolezza, appena tinta di mestizia, di una bambina costretta dagli eventi a vivere una vita fuori dal normale con la ferma volontà di farlo nel modo migliore, con i suoi genitori. E poi usa il crocifisso quale baluardo del Bene contro il Male con la stessa sicurezza e veemenza del Van Helsing di Peter Cushing dei bei tempi andati.
Il film è dedicato alla memoria della vera Lorraine Warren morta all'età di 92 anni.
La bambola Annabelle esordisce sullo schermo comparendo brevemente in L'evocazione - The Conjuring e si guadagna, con l'efficacia di quell'apparizione, il diritto a un film tutto per sé, Annabelle, diretto da John R. Leonetti. L'esito è interessante e abbastanza riuscito, anche se non eclatante. La vicenda mescola esoterismo e derive mansoniane, mettendo al centro la figura decisamente inquietante della bambola, che dal punto di vista iconico ha un indubbio fascino macabro. Il film successivo, Annabelle 2: Creation, è andato in un certo senso controtendenza, sfatando due luoghi comuni che vedono in genere il secondo film peggiore del primo e, ancor di più, lo scarso esito, commerciale e artistico, dei prequel. Invece, il film, pur essendo il secondo episodio ed essendo un prequel, riesce a essere migliore del precedente, grazie anche alla presenza di un ottimo attore come Anthony LaPaglia e alle qualità registiche di David S. Sandberg (autore di un buon horror come Lights Out - Terrore nel buio), capace di creare un'atmosfera macabra di grande efficacia e di massimizzare la suspense, sempre tenendo al centro della vicenda la misteriosa e sinistra bambola.
Nel microcosmo generato da L'evocazione - The Conjuring, la bambola Annabelle ricopre quindi un ruolo importante e significativo. Annabelle ha avuto un incasso lordo mondiale calcolato intorno ai 257 milioni. Annabelle 2: Creation ne ha incassati addirittura oltre 306. Tenuto conto che i budget sono stati rispettivamente di 6 milioni e mezzo e di 15 milioni di dollari si può capire l'entità del successo.
Ora, si sa che le bambole sono una naturale icona horror, per le loro qualità di "alienità" che le rendono perfetti e macabri simulacri umani, nella loro fissità inquietante, ma la bambola Annabelle ha un look di particolare efficacia, molto adatto allo scopo di suscitare tensione e apprensione nello spettatore. Il terzo episodio della serie, Annabelle 3, vede la promozione a regista di Gary Dauberman che della serie è stato lo sceneggiatore. Autore degli script di alcuni horror di grande successo degli ultimi anni, come It e The Nun - La vocazione del male, oltre naturalmente agli Annabelle, Gary Dauberman è partito dalla gavetta sceneggiando, sempre in campo horror, film modesti come Caccia al ragno assassino o Le scimmie assassine. Film, questi due, dagli esiti non brillanti, ma che testimoniano da un lato la passione di Dauberman per il genere e dall'altro la sua tenacia nel partire dal basso per arrivare, com'è arrivato, in alto. Il passaggio dalla sceneggiatura alla regia non è infrequente e più di talvolta ha dato risultati molto brillanti. Dauberman, partendo da una storia di James Wan (anche produttore), si è però anche occupato di scrivere la sceneggiatura e questo è una garanzia di professionalità che rassicura sugli esiti del film.
Questa volta non si tratta di un prequel, come nel caso di Annabelle 2: Creation, ma di un seguito vero e proprio. Come sappiamo, gli esperti di paranormale Ed e Lorraine Warren - protagonisti in prima persona della serie dei Conjuring film - hanno messo al sicuro la bambola Annabelle all'interno di una teca di vetro nella loro casa, piena di cimeli delle loro imprese. La teca è stata benedetta proprio per impedire altra attività malefica, ma, come si sa, con gli spettri e le entità malefiche le precauzioni non sono mai troppe e tutto ciò si traduce in una notte di orrore che coinvolge anche Judy, la figlia decenne degli Warren. Patrick Wilson e Vera Farmiga riprendono i loro ruoli come Ed e Lorraine Warren, che ormai abitano con disinvoltura e confidenza, mentre nel ruolo della loro figlia Judy c'è un avvicendamento: infatti, al posto di Sterling Jerins (che l'aveva ricoperto in L'evocazione - The Conjuring e in The Conjuring - Il caso Enfield), il ruolo viene affidato a Mckenna Grace che vanta già una carriera fitta di titoli, soprattutto di carattere televisivo. Tra i suoi ruoli cinematografici si può ricordare quello, per restare in campo horror, nel recente Amityville - Il risveglio, mentre tra quelli televisivi spicca il ruolo da protagonista in The Bad Seed, remake di un classico come Il giglio nero, un film che ha segnato un'epoca.
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Premetto che da quando il cinema ha sfornato la saga di the conjuring sono sempre corsa a vederli tutti, ho letto tutto sui coniugi worren e sono completamente innamorata di loro e di tutto ciò che li riguarda. Ho trovato i due the conjuring straordinari, the nun sopraffino e elegant con un finale in pieno stile con la saga, annabelle 1 carino e accettabile, annabelle 2 molto più [...] Vai alla recensione »
Mai come questa volta questo terzo capitolo non aggiunge niente di nuovo alla saga. Ricordo di aver recensito abbastanza bene il precedente, nonché prequel "Annabelle 2", ma devo dire che questa volta il film di Gary Dauberman ricalca decisamente troppo i contenuti già espressi nel capitolo 2. In particolare la quasi totale assenza dei coniugi Warren durante il corso delle azioni [...] Vai alla recensione »
Sono restato li per 20 minuti poi sono scappato, mi ricordava un po alcune scene dell'esorcista? e pare che ci sia realmente una stanza che contenga oggetti inferstati, mah....
Scritto e diretto da un regista, Gary Dauberman, specializzatosi negli horror soprannaturali, da Annabelle a It a The Nun, è l’ennesimo episodio della saga infinita delle bambole indemoniate che non aggiunge nulla a quanto già visto e rivisto con la solita pupazza, che, una volta liberata dalla teca di vetro, che illogicamente dovrebbe essere la prigione ideale per uno spirito malvagio, scorrazza [...] Vai alla recensione »
Con i suoi occhi a palla spiritati Annabelle 3 alla sua prima uscita ha fatto cadere dal gradino più alto del botteghino persino i pupazzi di Toy Story 4. E ha richiamato in sala come ipnotizzati migliaia di horror-dipendenti, pronti a morire di paura per la bambola malefica dell'universo di The Conjuring. La paura, appunto: chi l'ha vista? Se in estate c'è sete di horror, Annabelle 3 pecca invece [...] Vai alla recensione »
A sei anni da "L'evocazione - The Conjuring", il cosiddetto Conjuring Universe creato da James Wan continua a espandersi con nuovi titoli ed è ora la volta di "Annabelle 3". Inevitabile che la bambola demoniaca tornasse in sala, considerato l'incasso mondiale complessivo dei primi due film di cui è stata protagonista: oltre 550 milioni di dollari a fronte di un investimento di 21.
L'horror si addice all'estate. Negli Stati Uniti è uscito tre giorni fa "Midsommar - Il villaggio dei dannati", che racconta una vacanza in Svezia funestata da sciagure. Lo dirige Ari Aster, il regista dello spaventoso "Hereditary - Le radici del male", con Toni Collette e Gabriel Byrne: la trama del nuovo promette bene, e i riti del grande nord come sfondo non li avevamo ancora visti all'opera.
Il bisogno di ragionare per saghe nasconde, certo, prima di tutto l'aspirazione alla fidelizzazione dello spettatore all'interno di un meccanismo di distribuzione che, nel corso degli anni, si è fatta vasto e incoerente. Soprattutto è un ammiccamento alle possibilità seriali del piccolo schermo che, con l'avvento di Internet e dei canali tematici e on demand, ha già da tempo sfondato i limiti del [...] Vai alla recensione »
La serie di Annabelle è esempio di cinema a basso costo (attorno a dieci milioni di dollari) e ad alta rendita (ben al di sopra dei trecento milioni). Nelle premesse e nelle attese, questa terza puntata pare coerente con le precedenti: è girata al risparmio, con pochissimi esterni, da un regista esordiente, Gary Dauberman (che è anche sceneggiatore) ed è interpretato da attori a inizio o a fine carriera. [...] Vai alla recensione »
Giunte alla terza puntata, come da titolo italiano (quello originale è Annabelle torna a casa), le efferate imprese della bambolaccia demoniaca nacquero come spin-off della saga The Conjuring. Se altri episodi vi alludevano, qui i nessi diventano espliciti: perché il mostriciattolo minaccia Judy, la bambina di Ed e Lorraine Warren, i detective del paranormale protagonisti del franchise-madre.
Dalla stanza dei sortilegi viene incautamente lasciata uscire Annabelle, bambola in cerca di u n'anima. Morale. Morti finti, rumori improvvisi, mostri minacciosi e le immancabili porte che sbattono. Più che aver paura, la sfida è ai timpani. L'innamorato della baby sitter che prepara una serenata sotto la finestra della sinistra villa dev'essersi chiesto se l'amore è davvero cieco o l'astinenza crea [...] Vai alla recensione »
Da qualche parte nella Hall of Fame della bambole assassine, tra Chuckie e Talky Tina di Twilight Zone, il giocattolo satanico titolare del franchise di Conjuring ha abbastanza carburante da aver fatto fuori tre spin-off - non male per una figura di porcellana che ha rubato la scena e che in origine era usata come tramite soprannaturale da un culto simile a quello di Charles Manson.
La fortunata saga spin-off dell'universo di The Conjuring giunge al suo terzo capitolo. Stavolta dietro la macchina da presa c'è Gary Dauberman, già sceneggiatore dei due capitoli precedenti, qui al suo esordio alla regia. I coniugi Ed e Lorraine Warren (Patrick Wilson e Vera Farmiga) sono decisi a tenere con sé la bambola Annabelle. Loro sono capaci di neutralizzare il suo effetto malefico.
La bambola chiamata Annabelle deve restare chiusa in una teca. Se esce, con le sue gambe o no, sono brutte storie per tutti: perché è un magnete per gli altri spiriti malefici. La conservano i coniugi Warren nella loro stanza dei manufatti, dove chi ha dimestichezza con l'universo del produttore James Wan riconoscerà altri oggetti celebri. Credete che Annabelle se ne resti tranquilla e beata sotto [...] Vai alla recensione »
Affidata agli investigatori del paranormale Ed e Lorrain Warren, la bambola maledetta Annabelle è ormai sottochiave. Ma quando la giovane Daniela, incuriosita dall'attività dei Warren, si introduce nella loro abitazione sfruttando la sua amicizia con Mary Ellen (babysitter della piccola Judy) l'orrore minaccia di scatenarsi di nuovo... Mentre è ancora in sala il nuovo La bambola assassina, reboot [...] Vai alla recensione »
Annabelle 3 (Annabelle comes home in originale) è un horror assolutamente canonico, nel bene e nel male. Puntuale, consegna ciò che promette: un paio d'ore in una sala buia a chiedersi quando arriverà il prossimo spavento. Gioca con cliché e stereotipi senza preoccuparsi troppo di variare e trova un suo equilibrio nell'atmosfera da royal rumble demoniaca, scatenata dal potere della bambola.
In a country that should probably think about renaming itself the American Entertainment State, fan culture now produces an obsessive level of pop scholasticism, one that can parse the rules and details of movies and TV shows as if they were fine points of law. In a review of a horror movie, I once called a character a zombie who was not, technically, a zombie (he didn't have the precise credentials [...] Vai alla recensione »
Artistically, it's hard to sustain, let alone build on, a popular horror franchise. The cinematic "Conjuring" universe - an interconnected series of hit horror films that began with 2013's "The Conjuring" - has been a critically mixed bag. (All the films have made money, but April's "The Curse of La Llorona" had the worst opening weekend of the series.
With more than a half-dozen features now filling out the Conjuring universe - including three Annabelle titles and the surprisingly successful release of The Nun last fall, followed by the less well-received The Curse of La Llorona earlier this year - New Line's horror franchise has generated more than $1.5 billion globally. That impressive track record can certainly be attributed in part to the dedicated [...] Vai alla recensione »
There's an extraordinary amount of creaking in demonic doll threequel Annabelle Comes Home, a schlocky horror set in a world where every door and cupboard hinge could do with a healthy smattering of oil. But perhaps the loudest creaking comes from the film's overarching Conjuring universe, a loosely fact-based $1.5bn franchise that's finding it harder to justify each expanding new chapter.
Despite remaining laudably committed to its namesake's hobby of terrorizing little girls, "Annabelle Comes Home," the latest in the demon-doll saga that began in 2013, is no more than a shameless franchise-stuffer. Burdened neither by fresh ideas nor common sense, Gary Dauberman's lethargic screenplay (he also directed, an inauspicious debut) takes so long to get moving that Annabelle herself should [...] Vai alla recensione »
Despite remaining laudably committed to its namesake's hobby of terrorizing little girls, "Annabelle Comes Home," the latest in the demon-doll saga that began in 2013, is no more than a shameless franchise-stuffer. Burdened neither by fresh ideas nor common sense, Gary Dauberman's lethargic screenplay (he also directed, an inauspicious debut) takes so long to get moving that Annabelle herself should [...] Vai alla recensione »