Titolo originale | Maradona |
Anno | 2021 |
Genere | Biografico |
Produzione | Spagna |
Attori | Nazareno Casero, Juan Palomino, Nicolás Goldschmidt, Julieta Cardinali, Laura Esquivel . |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 1 dicembre 2021
I momenti chiave della storia di Maradona, dal periodo dell'adolescenza vissuto in Argentina ai momenti salienti della sua carriera di successo.
CONSIGLIATO N.D.
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Girata in varie location in Argentina, Uruguay, Spagna, Italia e Messico, Maradona è una serie biografica che ripercorre i trionfi e i processi del leggendario calciatore attraverso i momenti chiave della sua vita e della sua carriera.
La serie sul più grande calciatore di sempre con qualche debolezza di recitazione
Recensione
di Emanuele Sacchi
A nove anni, in uno stato di miseria assoluta ma forte di un mancino fatato, Maradona rivela immediatamente il suo talento alieno nel gioco del calcio e comincia a mietere successi e accumulare ricchezze. Dopo aver conquistato l'Argentina, approda in Europa al Barcellona: conosce delle amarezze - gli intrighi del calcio e i pregiudizi - e comincia a fare uso di cocaina. L'arrivo a Napoli cala il campione in una dimensione di amore collettivo e insieme in un ambiente destinato a esasperare le sue debolezze.
Dagli inizi a Villa Fiorito al precoce invecchiamento in un corpo distrutto dagli eccessi, la serie in esclusiva per Amazon Prime Video intende ripercorrere ogni aspetto della vita del pibe de oro.
Una produzione ricca e variegata, che ha coinvolto più paesi - Argentina, Spagna, Italia, Uruguay e Messico - e più registi - Alejandro Aimetta, per gli episodi in Argentina, Roger Gual - per la parentesi di Barcellona - e Edoardo De Angelis per la parte ambientata a Napoli. Sono tre anche gli attori che interpretano Maradona stesso, corrispondenti a diverse fasi della sua vita.
Dopo i documentari di Asif Kapadia e Emir Kusturica e gli omaggi ricorrenti di Paolo Sorrentino, Diego Armando Maradona è infine oggetto di una serie che intende ricostruire la sua vita in dettaglio più che rappresentare un punto di vista personale e autoriale. Ciò nonostante l'incipit rivela un preciso e nobile ascendente cinefilo: Diego, corpulento e in overdose, sussurra un riferimento al nomignolo della propria infanzia prima di crollare esanime, in un evidente richiamo a Quarto potere di Orson Welles. Un'associazione, quella tra il calciatore più grande di sempre e il lungometraggio che gode della medesima fama, che può risultare kitsch ma è nondimeno suggestiva.
Il viaggio nella vita di Maradona parte quindi dalla fine, dalla completa decadenza, per ritornare a Villa Fiorito, la piccola città argentina in cui cominciò, in seguito a una coincidenza, la carriera calcistica del piccolo "Pelusa", come veniva soprannominato Diego. La condizione di miseria di Maradona è alla base del suo riscatto sportivo e personale, così come del suo indomito spirito di rivalsa; ma è anche la causa di molti dei rancori di terzi che accompagneranno un'esistenza in cui i nemici prevalgono sui veri amici. Attraverso le vicende di Diego rivive la storia di una nazione squassata dalla dittatura prima e dalla guerra contro l'Inghilterra poi, mentre la squadra di calcio rimane l'unico simbolo attorno a cui unire un popolo. Maradona comincia qui a divenire eroe della gente comune, in un ruolo che assumerà contorni pseudo-populisti e pseudo-socialisti, con l'infatuazione per Fidel Castro e Che Guevara.
La stella polare costante nella vita di Diego è la tota, la mamma, donna dal carattere forte che ha ben chiaro come proteggere il proprio figlio e come permettergli di primeggiare su tutto e tutti. Per rappresentare le gesta calcistiche, irriproducibili per i comuni mortali, Maradona: Sogno benedetto ricorre alle immagini di repertorio del pibe stesso, affiancate in fase di montaggio alle ricostruzioni di finzione. L'effetto è spesso goffo e il commento dei telecronisti, giustapposto ex novo per l'occasione, suona posticcio, ma le perplessità sono cancellate dalla gioia di rivedere le prodezze del calciatore di Napoli e Boca Juniors, incluso il "gol del secolo" segnato nel 1986 all'odiata Inghilterra.
Maradona: Sogno benedetto ambisce a fornire una ricostruzione dell'uomo e del calciatore Maradona senza lesinare sui suoi molti difetti e sulla sua natura autodistruttiva. Per qualità della recitazione e dei dialoghi il rischio di sconfinare in una dimensione da soap opera è costantemente dietro l'angolo, ma i fan più accaniti del Diez sapranno sorvolare anche su questo aspetto e perdonare Diego, ancora una volta.