Titolo originale | The Angel |
Anno | 2018 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Ariel Vromen |
Attori | Toby Kebbell, Marwan Kenzari, Hannah Ware, Tsahi Halevi, Waleed Zuaiter Sapir Azulay, Ori Pfeffer, Sasson Gabai, Atanas Srebrev, Oliver Trevena, Karl Farrer, Maisa Abd Elhadi, Slimane Dazi, Mickey Leon, Guy Adler, Mali Levi, Mounir Margoum, Neil Malik Abdullah, Simon Istolainen, Paul Lancaster, Ibrahim Miari, Bashar Rahal, Ralitsa Paskaleva, Sofia Weldon, Michael Chapman, Nicholas Blatt, Adam Othman, Brian Rodger, Gary Kiely, Tim Ingall, Nadia Ismail, Antoine Stioui, Leo Hunter, Clive Sawyer, Yousef Elrashidy, Jordan Rocca, Yousef El Awage, Jonathan Steel, Geoffrey Osborne, Simon Bullock. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento venerdì 14 settembre 2018
Mentre il paese si prepara alla guerra, l'alto funzionario egiziano Ashraf Marwan entra in contatto con Israele e si lancia in un oscuro gioco di spionaggio.
CONSIGLIATO N.D.
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Era miliardario, parente del presidente egiziano Nasser (ne aveva sposato nel 1966 la seconda figlia, Mona), suo padre era un rispettato generale. Ashraf Marwan aveva tutto quello che un uomo potesse desiderare: amore, denaro, potere. E la libertà di fare quello che voleva della sua vita - per esempio, trasferirsi a Londra con la famiglia per continuare gli studi e "assaggiare" il gusto della vita occidentale.
Di mestiere, Marwan faceva il consulente. Di Nasser prima, e alla morte del presidente continuò con il successore, Anwar Sadat, per il quale curò i rapporti con Arabia Saudita e Libia. Era un uomo realizzato, Marwan, che nel 1974 assunse addirittura l'importante carica di segretario del Presidente per gli affari esteri. Solo che non era chi diceva di essere.
Da quattro anni, a partire dal 1970, Marwan era un informatore al servizio del Mossad, i servizi segreti israeliani. Destinato a diventare la spia più famosa del Medioriente, considerato un eroe sia in Egitto che in Israele per il suo impegno a mantenere la pace tra i due paesi, rimase in servizio come spia fino al 1998. La sua doppia identità fu rivelata nel 2002. Nel 2007 morì, cadendo misteriosamente dal balcone del suo appartamento, al quinto piano di un palazzo, a Londra.
La storia di Marwan ha attirato l'interesse di giornalisti e artisti, per le importanti implicazioni geopolitiche della sua attività di consulente del governo egiziano e spia dei servizi israeliani. A interessarsi per primo della sua storia è stato il giornalista egiziano Amr Ellissy, che ha indagato sulle misteriose circostanze della morte. Il risultato dell'inchiesta diventò un documentario, Ekhterak, trasmesso in sei episodi sulla tv pubblica egiziana, a un anno dalla morte di Marwan. Girato nell'appartamento londinese dell'ex spia, il documentario includeva interviste al figlio di Marwan, a un testimone oculare e ad alcuni conoscenti dell'uomo.
Ma chi ha divulgato al grande pubblico la storia dell'uomo e della spia è stato soprattutto uno scrittore israeliano trapiantato in Inghilterra, Ahron Bregman, il primo a smascherare nel 2002 - probabilmente grazie a una soffiata - la doppia identità dell'uomo.
I due, nonostante Marwan avesse negato ogni implicazione nello spionaggio, diventarono amici: il giorno in cui la spia fu trovata morta a Londra, avrebbero dovuto incontrarsi per lavorare sulle sue memorie. Sulla storia della sua relazione con Marwan, nel 2016, Bregman ha pubblicato un romanzo, dal titolo "The Spy Who Fell to Earth: My Relationship With the Secret agent Who Rocked the Middle East". Nel 2016 anche Uri Bar-Joseph, professore universitario arabo israeliano, ha pubblicato un romanzo su Marwan: "The Angel: The Egyptian Spy who saved Israel", diventato un film per Netflix, L'angelo.
Il titolo, L'angelo, allude al nome in codice di Marwan, interpretato nel film da Marwan Kenzari, prossimamente nel ruolo di Jafar nel live-action di Aladdin targato Disney, insieme a Waleed Zuaiter (Nasser), Sasson Gabai (Anwar Sadat) e Ori Pfeffer (il capo del Mossad Zvi Zamir). La storia, che inizia nel 1972, segue gli avvenimenti descritti nel romanzo di Uri Bar-Joseph, adattato per il grande schermo dal regista Ariel Vromen (Criminal, The Iceman) insieme allo scrittore David Arata (I figli degli uomini).
"È la storia di un uomo che ha sacrificato la sua vita per la pace fra Egitto e Israele, una pace durata per 40 anni. Sono orgoglioso di raccontarlo in un film, e ne sento la responsabilità".
Ariel Vromen, regista
Girato tra Inghilterra, Bulgaria e Marocco, e costato circa 12 milioni di dollari, il film è parlato in arabo, ebraico e inglese. È il primo film di Netflix a maggioranza di dialoghi arabi.
Ashraf Marwan, genero del presidente egiziano Nasser, approfitta della delicata situazione politica del proprio paese per operare da spia e intavolare una trattativa segreta su più fronti, giocandosi il tutto per tutto per fermare una guerra che sembra in procinto di esplodere. Ariel Vromen, regista israeliano di gran talento,, mette in scena una perla cinematografica totalmente inaspettata, che merita [...] Vai alla recensione »
il film è basato sulla storia vera di Ashraf Marwan, genero del presidente dell'Egitto Nasser, che dopo la sua morte, da un lato riceve dal nuovo presidente Sadat incarichi politici per gli affari esteri e dall'altro diventa una spia rivelando le mosse egiziane ai servizi segreti del Mossad israeliano.La vicenda è ambientata agli inizi degli anni 70' e si svolge tra [...] Vai alla recensione »
Un film che diventa avvincente gradualmente, in un crescendo di emozioni. La storia del genero del presidente egiziano Nasser, diventato spia in un incrocio di situazioni. Ma se la trama incalza, il film è solido nella sua eccellenza interpretativa sia del regista che degli attori. Un vero capolavoro. Da vedere