Titolo originale | Stories of the Half-Light |
Anno | 2018 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 67 minuti |
Regia di | Luca Magi |
Attori | David-Stavros-Onassis . |
Uscita | lunedì 5 novembre 2018 |
Distribuzione | Kiné |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,06 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 12 novembre 2018
Un gruppo di uomini e donne abbandonati e condannati a un presente di perpetua attesa. In Italia al Box Office Storie del dormiveglia ha incassato 2,2 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
Bologna. Rostom, struttura d'accoglienza per persone senza fissa dimora. Protagonisti del documentario sono gli ospiti del centro, senzatetto che ogni sera trovano rifugio nel dormitorio bolognese. Tra centinaia di sigarette, confessioni, incubi e speranze, i protagonisti di questo documentario raccontano le loro vite, il dolore e i tanti rimpianti.
Luca Magi affida questa narrazione o, meglio, questa raccolta di storie ognuna delle quali potrebbe, come viene detto, trasformarsi in un libro o in un film, a una scelta stilistica esteticamente molto definita.
Primi e primissimi piani dei volti delle persone che offrono la loro testimonianza costituiscono la trama visiva su cui si sviluppano squarci di vita che affondano le radici in passati diversi ma accomunati da uno stesso, profondo senso di solitudine.
Si va dal rapinatore che un tempo tornava dalla Germania su una Porsche suscitando l’ammirazione dei paesani alla giovane madre che descrive i primi momenti dopo il parto parlando di una figlia ancora piccola che vive lontano da lei. Non ci è dato conoscere (fatta salva qualche inquadratura) le giornate di questi uomini e di queste donne. Veniamo fatti partecipi però dei loro pensieri notturni, in attesa di un nuovo giorno in cui poter sperare di veder realizzate le proprie speranze oppure non attendersi altro che ulteriori lunghe ore di solitudine.
Magi, intervenendo anche con forti contrasti di luce, consente a questi lupi spesso solitari ma in fondo bisognosi di raccontarsi a qualcuno che presti loro attenzione di trovare quell’ascolto che altri, talvolta gli stessi familiari, hanno ormai negato. Lo fa con una partecipazione intensa e al contempo con pudore, attento a lasciare che il ricordo si dispieghi liberamente grazie a quella fiducia che si è evidentemente saputo conquistare.
Volti e parole nel buio che rievocano un passato difficile o raccontano di un presente avaro di promesse. A raccogliere il dolore di tante persone sole, emarginate fragili c'è Luca Magi che nel documentario Storie del dormiveglia mostra la vita dei senzatetto di un centro di accoglienza notturna, il Rostom (dove il regista è stato operatore sociale), gestito dalla cooperativa sociale "Piazza Grande", [...] Vai alla recensione »