Titolo originale | Maniac |
Anno | 2018 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 40 minuti |
Regia di | Cary Joji Fukunaga |
Attori | Jonah Hill, Emma Stone, Justin Theroux, Billy Magnussen, Sonoya Mizuno Sejal Shah, Aaralyn Anderson, Alexandra C. Curran, Christian DeMarais, Julia Garner, Rome Kanda, Geoffrey Cantor. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro |
Condividi
|
Ultimo aggiornamento giovedì 27 settembre 2018
Conosciutisi per caso durante un'incredibile sperimentazione farmaceutica, Owen e Annie, diversi in tutto, capiranno che solo insieme potranno davvero salvarsi. La serie ha ottenuto 1 candidatura a SAG Awards, 1 candidatura a Writers Guild Awards, 1 candidatura a Producers Guild,
CONSIGLIATO N.D.
|
Owen e Annie vivono in uno strano prossimo futuro, dove robot girano per le strade a raccogliere gli escrementi dei cani e disinfettare i marciapiedi e in cui se ti ritrovi al verde puoi farti accompagnare in giro da qualcuno, che ti sottopone continuamente annunci pubblicitari ma paga per le tue spese di base. Owen è vittima di allucinazioni e, anche se sarebbe ricco di famiglia, al lavoro non ha fortuna per via del suo spaesamento, di un carattere remissivo e di scarsa intraprendenza.
"Di Maniac mi è piaciuto che parla di persone con i loro problemi interiori e di come cercano di risolverli con una pillola. Ma nel corso della serie vedremo che sono i rapporti umani e l'amore l'unica cosa che ci può davvero permettere di superare le difficoltà".
Emma Stone
Annie viene da tutt'altro milieu ed è stata dipendente da una strana pasticca a forma di A, inoltre ha un amico tossicodipendente che gioca a scacchi nel parco contro un peluche. Vorrebbe andare a Salt Lake City e così si sottopone al test di prova di un nuovo psicofarmaco. Nella struttura incontra Owen che crede di vedere in lei una figura salvifica profetizzatagli dalle proprie allucinazioni.
Maniac è originariamente e molto vagamente basato su un'omonima comedy norvegese, in bianco e nero e dedicata alle colorite e ridicole allucinazioni di un uomo rinchiuso in un reparto psichiatrico. La versione di Netflix è invece molto più variopinta e ha una coppia di protagonisti in un contesto molto diverso, infatti è stata a lungo elaborata dai propri autori: lo sceneggiatore Patrick Somerville e il regista Cary Joji Fukunaga.
"Strada facendo ho realizzato che ho la tendenza a rendere le cose più difficili di quello che possono essere. Volevo divertirmi con il genere comico e non preoccuparmi del costo, ma appena ho iniziato ad avere delle idee ho dovuto rivedere i miei progetti. Tre mesi prima di iniziare la riprese ho deciso di buttare metà delle sceneggiature: non erano abbastanza buone. Avevamo bisogno di farle a pezzi e ripartire. In quelle sceneggiature la cosa più divertente del progetto, ossia le allucinazioni, la possibilità di mostrare altri mondi, non era molto presente, non stavamo sfruttando questo potenziale".
Cary Fukunaga
Per il regista si tratta del ritorno dopo Beasts of No Nation del 2015, uno dei primissimi film prodotti da Netflix, ma in mezzo c'era stato anche It dove però la produzione sembra abbia avuto paura di non poterlo controllare - o per lo meno questa è la versione di Fukunaga. Maniac è dunque la sua seconda serie Tv, dopo la prima celebratissima stagione di True Detective e, anche questa volta, ha voluto dirigere tutti gli episodi (10 da circa 40 minuti).
Maniac è un titolo molto atteso pure per il cast, che vede protagonisti Emma Stone e lo smagrito Jonah Hill, entrambi alla prima serie Tv dopo il raggiungimento della fama, ormai più di un decennio fa. Al loro fianco ci sono Billy Magnussen, caratterista piuttosto attivo sia sul piccolo sia sul grande schermo, e Justin Theroux, reduce da Il tuo Ex non muore mai e da The Leftovers, che era stata sceneggiata anche dallo scrittore di Maniac Patrick Somerville.
"Siccome Netflix è una data company, sanno esattamente come il loro pubblico guarda le cose. Per cui possono leggere una sceneggiatura e dirti che, secondo i loro dati, una certa direzione porterà a una perdita di spettatori. È un modo molto diverso di dare appunti rispetto a quello degli Studios. Qui non c'è una discussione con i produttori che si può anche vincere, perché alla fine sarà l'algoritmo ad avere ragione. Per cui bisogna scegliere se rischiare di perdere pubblico per una scelta creativa".
Cary Fukunaga
Magnussen interpreta il fratello di Owen, mentre Theroux è una sorta di scienziato caduto in disgrazia e che si sollazza con la realtà virtuale. Partecipano in piccoli ruoli anche Gabriel Byrne, nei panni del padre di Owen, e Julia Garner (la Ruth di Ozark) in un ruolo molto vicino ad Annie. Il tono è surreale, dall'ambientazione solo un poco fantascientifica e con una tecnologia ingombrante e goffa, fino alle varie sequenze allucinate in cui precipitano i protagonisti. Un'occasione per Fukunaga di scatenare la fantasia e per il cast di cambiare improvvisamente le corde della propria interpretazione, mantenendo la serie sorprendente nonostante sia in fondo dominata dal tema dell'angoscia.