Titolo internazionale | As Needed |
Anno | 2018 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Francesco Falaschi |
Attori | Vinicio Marchioni, Valeria Solarino, Luigi Fedele, Nicola Siri, Mirko Frezza Benedetta Porcaroli, Gianfranco Gallo, Alessandro Haber, Lucia Batassa, Giuseppe Laudisa, Tanita Spang, Stephanie de Jongh, Valeria Antonucci, Ludovica Bargellini, Emanuele Barresi, Matteo Capponi, Silvia Ferraro, Teodoro Giambanco, Silvio Impegnoso, Giuseppe Laudisa, Vincenzo Levante, Elisabetta Magnani, Bob Messini, Arianna Ninchi, Lorenzo Scribani, Tanita Spang. |
Uscita | giovedì 5 aprile 2018 |
Distribuzione | Notorious Pictures |
MYmonetro | 2,90 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 10 ottobre 2019
Argomenti: Autismo
Finito ai servizi sociali, il talentuoso chef Arturo farà la conoscenza di Guido, giovane affetto dalla sindrome di Asperger che sembra avere particolarmente a cuore la passione per la cucina. In Italia al Box Office Quanto basta ha incassato 522 mila euro .
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Arturo è un cuoco stellato caduto in disgrazia a causa del suo temperamento collerico, che gli ha fruttato un arresto per percosse e lesioni aggravate. La pena alternativa che gli è stata comminata è quella di insegnare a cucinare ad un gruppetto di ragazzi autistici affidati ai servizi sociali e supervisionati dalla bella psicologa Anna. Nel gruppetto spicca Guido, un ragazzo affetto da sindrome di Asperger, che ha un talento innato per l'alta cucina. Guido chiederà ad Arturo di fargli da tutor per un concorso culinario: uno di quelli che lo chef odia e che hanno partorito fenomeni mediatici come il suo acerrimo rivale, il simil-Cracco Daniel Marinari. Riusciranno Arturo e Guido ad aiutarsi a vicenda a superare i rispettivi limiti comportamentali?
Dopo l'esordio con Emma sono io, che affrontava già il tema della disabilità mentale, e le due prove intermedie Last Minute Marocco e Questo mondo è per te, Francesco Falaschi torna a parlare di neurodiversità attraverso il personaggio di Guido, interpretato in modo molto convincente da Luigi Fedele, che avevamo lasciato padre adolescente in Piuma.
Il lavoro d'attore di Fedele è la vera forza del film, e trova la sua sponda migliore non tanto nel sempre affidabile Vinicio Marchioni nei panni di Arturo, quanto in Alessandro Haber che ha il piccolo ruolo dolente di Celso, maestro di cucina di tutta una generazione. La naturalezza di Haber avrebbe dovuto ispirare tutta la narrazione, che invece, dopo un inizio assai promettente (ad esempio fa a meno dello "spiegone" iniziale in voce fuori campo e ci dà tutte le informazioni sul protagonista con la sola forza delle immagini) procede lungo binari di estrema prevedibilità: la sceneggiatura è calcolata al millimetro, senza nemmeno una sorpresa, o una svolta inaspettata.
Quel che è più grave, la psicologa appare del tutto priva di deontologia professionale, e anche il tema del gran clamore che si fa intorno ai fornelli nell'Italia di oggi, di per sé interessante, è affrontato in maniera artificiosa. Anche il montaggio indugia troppo a lungo sulle reazioni degli interpreti, e la musica viene spalmata su troppe scene ad effetto strappalacrime.
È un peccato, perché l'idea di appaiare due "soggetti a rischio" in un road movie - per quanto già ben raccontata, ad esempio da Rain Man e, nel cinema italiano recente, da La pazza gioia - avrebbe potuto funzionare, grazie soprattutto al traino della credibilità di Fedele nei panni di Guido. Quanto basta resta invece una commedia lieve ma superficiale, e troppo formulaica per suscitare l'empatia che richiede.
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La cifra del cinema italiano è irrimediabilmente la commedia. E’ la sua grandezza ma anche il suo limite. Ed il pubblico ha comunque le proprie responsabilità, perché evidentemente se non c’è garanzia di “ridere” non ci si inoltra tanto facilmente nel magico buio di una sala cinematografica. Di positivo in questa stagione c’è che [...] Vai alla recensione »
ll pregio di questo film è che non si nasconde dietro facili ambizioni e pretenziosità intellettuali, e proprio per questo, nonostante il tema delicato, non cade mai nel patetico: è un film onesto, come pochi altri.Con onestà viene affrontata la sindrome di Asperger, mostrando i disagi di chi la vive (e l'ottima interpretazione di Luigi Fedele aiuta molto!), ma in realtà ad essere protagonista del [...] Vai alla recensione »
Fuori dallo schema della commedia italiana di successo incentrata quasi sempre su più o meno plausibili disagi sentimentali e familiari, Quanto basta narra l’amicizia tra una persona “normale”, Arturo, e un neuro-atipico, Guido, un ragazzo con sindrome di Asperger. Tema difficile e più volte affrontato, ma qui trattato in maniera lieve ed equilibrata, in modo da far arrivare al momento giusto le emozioni [...] Vai alla recensione »
Q.b. alias “quanto basta”, indicazione che troviamo quasi sempre in ogni ricetta di cucina per consigliare il quantitativo (non oggettivo) dii alcuni ingredienti (come sale, pepe e le spezie in generale). Arturo, chef (ex) stellato, finalmente riesce a concludere la sua condanna prestando servizio come cuoco presso un centro di riabilitazione dove ci sono ragazzi con problemi [...] Vai alla recensione »
Sono la fortunata mamma di un adolescente affetto dalla sindrome di Asperger. Ho visto il film due volte, la prima da sola e la seconda con mio figlio e mio marito. In entrambe le occasioni ho pianto, proprio io che sono sempre stata parca di lacrime. Ho ricevuto da questo film ciò che cercavo cioè il andare avanti nella nostra difficile quotidianità, la pazienza e la [...] Vai alla recensione »
Sono la fortunata mamma di un adolescente affetto dalla sindrome di Asperger. Sono andata a vedete il film una prima volta da sola ed una seconda con mio marito e mio figlio. Oltre ad aver pianto in entrambe le occasioni, ho ricevuto da questo film ciò che mi ha spinto a vederlo: la forza per proseguire il nostro difficile cammino... Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile ciò, [...] Vai alla recensione »
Se si foss'intitolato "The Good Chef", farebb'il paio con l'analoga serie televisiva che si sta rivelando l'exploit stagionale pure qui in Italia. Pregi e difetti sono diversi sebben'entrambi siano dei strappalacrime piacioni (tearjerker crowd-pleaser). Utilizzano forme manipolative specifiche dell'abitudini culturali ed estetiche d'ogni popolazione, il prodotto [...] Vai alla recensione »
Inizia, procede e finisce esattamente come ti aspetti. Nessuna sorpresa, nessun guizzo. Film del genere devono essere relegati esclusivamente in tv.
Scontato. Quello che ti aspetti, affrontato esattamente nel modo in cui te lo aspetti, ovvero con una massiccia dose di "simpatia" buonista.
Una storia molto semplice e lineare che si inserisce nel filone di tanti film in cui uno scapestrato (in questo caso lo chef Arturo) ed un coprotagonista non autosufficiente (Guido) si incontrano ed avviene qualcosa di magico nello sbocciare di un improbabile rapporto di amicizia dal quale si hanno solo miglioramenti reciproci (mi vengono in mente alcuni titoli di film molto belli: "Quasi amici", "Tutto [...] Vai alla recensione »
Un film attento a descrivere con garbo i disturbi dello spettro autistico attraverso tre attori tutti molto attenti ad evitare il rischio -sempre dietro l'angolo- di diventare patetici. Invece con grande onestà attoriale tengono le parti con misurata saggezza e delicata fermezza.La parte parodistica dei telechef è poi gustosa e finalmente afferma quanto sia andato oltre misura culinariamente corretta [...] Vai alla recensione »
Entusiasta già dalla visione del trailer, ho avuto l'occasione di veder in amteprima in film...che dire STREPITOSO.L'attore che interpreta Guido è letteralmente sorprendente nella sua recitazione....lascia a bocca aperta.Trama che affronta una malattia in toni spiritosi ,ma nello stesso tempo profondi. Assolutamente da andare a vedere.
Il titolo si riferisce proprio alle dosi in cucina, quindi sì, siamo in una commedia di chef e gare a premi ricalcata sul proliferare di interesse per il cibo come competizione dove l'arte fa rima con parte: da che parte stai della perfezione col tuo piatto in cerca di fama? Siamo oltre la saturazione, e il fatto che anche il cinema (da "Sapori e dissapori" a "Il sapore del successo") spinga non aiuta [...] Vai alla recensione »