Titolo originale | The Rhythm Section |
Anno | 2020 |
Genere | Azione, Thriller, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Reed Morano |
Attori | Blake Lively, Jude Law, Raza Jaffrey, Nasser Memarzia, Sterling K. Brown Max Casella, Daniel Mays, Geoff Bell, Jack McEvoy, Ibrahim Renno, Tawfeek Barhom, Richard Brake, Elly Curtis, David Duggan, Matilda Ziegler, Bill O'Connell, Robert Mullins, Ivana Basic, Irma Mali, Peter Newington, Amira Ghazalla, Albert Christmas, Maceo Oliver. |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,69 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 9 dicembre 2019
Ispirato ai romanzi di Mark Burnell, il film racconta la storia di una donna che cerca vendetta per aver perso tutta la sua famiglia in un 'apparente' incidente aereo. Il film ha ottenuto 2 candidature a Critics Choice Super, Al Box Office Usa Rhythm Section ha incassato 4,9 milioni di dollari .
CONSIGLIATO NÌ
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Tre anni dopo l'incidente aereo in cui sono morti i suoi genitori, Stephanie Patrick, che una volta era una promettente studentessa, si è ridotta alla prostituzione. Un giornalista la rintraccia e le rivela come il disastro aereo non sia stato un incidente, bensì un attentato terroristico. La ragazza, accecata dalla rabbia, cerca di rintracciare il terrorista Reza, che è però solo l'ultima ruota di un più complesso intrigo, inoltre le cose non vanno bene. Stephanie, senza altre alternative e con il peso di questo fallimento, si reca alla ricerca della spia che forniva informazioni al giornalista e riceve da lui un duro addestramento. Assumerà quindi l'identità di un agente segreto per cercare di eliminare, uno a uno, i responsabili dell'attentato terroristico.
Prodotto da Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, ossia la coppia dietro la saga di James Bond, Rhythm Section non cerca di trovare un'alternativa femminile al celebre agente segreto bensì costruisce un thriller che ruota intorno a un trauma.
Il film, tratto dal romanzo omonimo di Mark Burnell e da lui sceneggiato probabilmente in modo troppo fedele, è tutt'altro che glamour o adrenalinico per la prima metà, con una protagonista così autodistruttiva da essere precipitata nella prostituzione e così confusa da causare presto un'altra tragedia. Afflitta dal fallimento e dal senso di colpa, oltre che da una sorta di depressione, passa a subire le crudeltà del severo maestro. E anche quando finalmente inizia la sua rivalsa, Stephanie non incontra condizioni facili: il suo primo bersaglio è un uomo malato che fa uso di una maschera d'ossigeno. Così inerme e malconcio sembra la vita l'abbia già punito abbastanza, ma di fronte alla morte tira fuori energie inattese in un corpo davvero selvaggio. Nel dolore di Stephanie il film risulta volutamente deprimente e rialzarsi per la protagonista è difficile così come per lo spettatore assistere al suo cammino. Il racconto di questo trauma non è quindi una semplice motivazione velocemente sbrigata come in altri action o film di genere, bensì qualcosa che il film vuole arrivare a farci sentire, prima di lanciarsi nell'azione. Si vorrebbe che la rinascita di Stephanie fosse catartica anche per il pubblico e in parte è così, ma ne viene comunque un film sbilanciato, dove le due metà hanno un tono e un ritmo molto diverso. Inoltre l'ampio spazio occupato dal trauma lascia relativamente pochi minuti allo spionaggio, che finisce per essere liquidato in fretta, saltando da una location all'altra senza far respirare l'intrigo né le varie ambientazioni. Rhythm Section è dunque un ibrido problematico tra il genere drammatico e lo spionaggio, che si rifiuta di trattare con la leggerezza dell'escapismo ma che allo stesso tempo non ha modo di sviluppare più approfonditamente.
Reed Morano, che è nota soprattutto per aver dato una grammatica visiva a The Handmaid's Tale di cui ha firmato i primi episodi, non è stata finora molto fortunata al cinema. Il precedente I Think We Are Alone Now ha girato senza successo per alcuni festival e in Italia non è nemmeno mai stato distribuito, inoltre Rhythm Section, uscito in USA a gennaio, è stato un flop. La regista, che ha anche una più lunga carriera come direttrice della fotografia, tornerà presto in Tv con una nuova serie per Amazon. Per certi versi un peccato visto che ha dimostrato una sorprendente propensione per le scene d'azione, lontanissime dal suo curriculum, ma condotte con piani sequenza elaborati o comunque con un realismo e una violenza insoliti per il cinema americano. In particolare si segnalano un corpo a corpo tra Jude Law e Blake Lively in spazi stretti e un inseguimento automobolistico tutto girato dall'interno dell'abitacolo. Gli onori vanno anche a Lively che si è davvero messa in gioco sul set, al punto da infortunarsi piuttosto gravemente imponendo un cospicuo stop alla produzione. Il loro impegno avrebbe meritato miglior causa, ma c'è comunque in giro molto di peggio di The Rhythm Section, che val bene una visione almeno casalinga.
Con la speranza di dare il via ad una nuova saga cinematografica arriva al cinema agli inizi del nuovo anno il film The Rhythm Section, tra l'action thriller e lo spy movie, che ci racconta la genesi di un nuovo straordinario personaggio, Stephanie Patrick, vedova in cerca di vendetta che scopre un incredibile talento nell'uccidere e nel mimetizzarsi.
The Rhythm Section è la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Mark Burnell. Il libro è il primo volume di una serie letteraria giunta alla quarta avventura che vede sempre al centro il personaggio di Stephanie Patrick.
Il ruolo principale di Stephanie Patrick è affidato alla tormentata Blake Lively (Gossip Girl) perfettamente a suo agio nelle scene d'azione e capace nel corso del film di diventare una serie di personaggi diversi a seconda delle maschere che proprio la Patrick è costretta ad indossare. Quindi troviamo un barbuto Jude Law, agente segreto che capisce il potenziale della donna perseguitata dal dolore e dal rimorso. Completa il trio di attori Sterling K. Brown nei panni di un giornalista che indaga sull'incidente aereo che ha provocato la morte di tutta la famiglia della Patrick (con cui si apre il film). Solo per puro caso lei non era salita sull'aereo e l'essere sopravvissuta al disastro la porta ad una spirale autodistruttiva di alcool e droga da cui emerge solo per vendicarsi quando viene a sapere che dietro la tragedia si nasconderebbe un attentato terroristico coperto dal governo.
A rimarcare che con la realizzazione di questo film ci sia la volontà di creare un nuovo franchising il fatto che per la produzione troviamo Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, ossia i produttori dei film dedicati a 007. Se il cast di The Rhythm Section è notevole, non è da meno la regia affidata a Reed Morano: suoi sono infatti i primi 3 episodi di The Handmaid's Tale (ha vinto anche un Directors Guild of America per l'episodio pilota, dal titolo Offred). L'autore dei romanzi dedicati a Stephanie Patrick, Mark Burnell, è stato chiamato a curare anche la sceneggiatura del film.
Nota a margine: The Rhythm Section, girato tra l'Irlanda e la Spagna, era atteso nelle sale a fine 2019 ma la produzione è stata rallentata da un incidente sul set che ha coinvolto proprio la Lively spostando al nuovo anno il suo arrivo al cinema.
Il film nei suoi 109 minuti purtroppo è incompleto. Ci sono buchi nella trama e incompletezza. La storia in sé per sé è interessante anche se non originale e l'eroina che ne fa parte è straordinariamente Umana. Umana nel suo trauma e nel lutto da cui è derivato, umana nel suo desiderio di vendetta,umana nel suo titubare, e soprattutto umana nel suo modo [...] Vai alla recensione »
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Vorrebbe essere il primo tassello di un franchise, The Rhythm Section, e ne sfodera diligentemente tutti i requisiti necessari: c'è un'eroina in potenza, col volto di un'attrice ansiosa di ricostruirsi un'immagine più adulta e cazzuta; un trauma incombente, come in ogni origin story che rispetti, da metabolizzare via rituale rigenerazione; infine, un appropriato ordito spionistico a fare da banco di [...] Vai alla recensione »
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Nel settembre 2011 gli Stati Uniti subirono l'attacco terroristico tristemente famoso per aver provocato, tra le altre cose, il crollo delle Torri Gemelle di New York e complessivamente quasi tremila vittime. Due anni prima, nel 1999, lo scrittore inglese Mark Burnell pubblicò The Rythm Section, thriller che presenta alcune analogie con il drammatico avvenimento americano, visto che gli eventi sono [...] Vai alla recensione »