Titolo originale | Tout nous sépare |
Titolo internazionale | All That Divides Us |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Thierry Klifa |
Attori | Diane Kruger, Catherine Deneuve, Nicolas Duvauchelle, Nekfeu, Sébastien Houbani Michaël Cohen, Olivier Loustau, Brigitte Sy, Julia Faure, Elizabeth Mazev, Virgile Bramly, Djemel Barek, Jean Corso, Kader Bouallaga, Salem Adimi, Sylvain Gabet, Olivia Kerverdo, Florie Abras, Simon Guibert, Aziz Hamdach, Mathis Puchol. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 29 ottobre 2017
Una madre in eterno conflitto con la figlia tossicodipendente dovrà difenderla dalle minacce e le ritorsioni di pericolosi criminali.
CONSIGLIATO SÌ
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In una grande casa isolata nella campagna attorno a Sète, nel sud della Francia, vivono una madre e la figlia. Madame Keller, è la vedova di un ricco costruttore portuale, la figlia, Julia, è vittima di un incidente che l'ha lasciata storpia e dipendente da farmaci e droghe. La malavita entra nelle loro vite - ma sarebbe più corretto dire il contrario- dopo la morte di Rodolphe, un piccolo pusher con cui la ragazza aveva una relazione. L'amico d'infanzia di lui, Ben, pensa che Julia non sia innocente e mira a spennarla per pagare un grosso debito, ma le cose si complicano.
Catherine Deneuve imbraccia il fucile: è verso quest'immagine di una madre borghese e iperprotettiva, pronta a tutto per difendere la figlia, che vuole arrivare il film di Thierry Klifa, qui alla sua terza collaborazione con la star francese. E da quel momento, è vero, il film decolla, dopo aver faticato nel lungo prologo a mantenere alti ritmo e interesse.
Klifa e il suo direttore della fotografia si ispirano ai polar chabroliani, citano Mario Bava (la locandina in camera di Julia) e cercano la luce di James Gray, ma non riescono a far parlare l'ambientazione come vorrebbero e come sarebbe necessario che facesse.
Il copione è diretto nella direzione più facile, tutto diritto fino in fondo, lungo le soste obbligate, senza sorprese, senza inversioni di sorta. La poetica chabroliana della scoperta dell'orrore dentro il contesto quotidiano non trova appigli, forse perché è nelle basi che il film vacilla, in quel rapporto madre figlia che manca di un elemento, è zoppo, come Julia, e come lei debole e poco convincente.
Ma c'è un ma, a risollevare le sorti di Tout nous sépare , ed è la coppia Deneuve-Nekfeu. Di relazioni sono fatte le storie più belle e più queste relazioni sono improbabili più le storie crescono, lievitano. Il cinema è pieno di strane coppie, indimenticabili partnership comiche o tragicomiche, ma anche nel drammatico una strana coppia può fare molto o moltissimo. È il caso di Louise Keller e Ben Torres: lui criminale imperfetto e lei madre imperfetta, lei vera dura, lui ragazzo sensibile, con la vocazione del fratello minore o del figlio. La loro relazione è il paesaggio più movimentato di tutti, il vero film nel film, ciò che resta a galla della visione, mentre il resto affonda nel trascurabile. Difficile credere che per il rapper Nekfeu sia la prima volta al cinema.
TOUT NOUS SÉPAREALL THAT DIVIDE USUna chiacchierata con il simpatico regista Thierry Klifa mi ha reso ancora più interessante questo film, che direi incentrato su una cosa molto diffusa oggi, data la fragilità della società e delle persone che la abitano: le dipendenze.La figura e il ruolo di Catherine Deneuve in TOUT NOUS SÉPARE è infatti quello di una madre forte, potente, elegante (oltre che intramontabi [...] Vai alla recensione »