Titolo originale | The Italian Jobs |
Anno | 2017 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 72 minuti |
Regia di | Marco Spagnoli |
Attori | Adriano Giannini, Felice Laudadio, Gioia Levi, Enrico Lucherini, Claudio Masenza Francesco Montanari, Greta Scarano, David Luraschi, Tony Luraschi (II), Tonino Pinto (II). |
Tag | Da vedere 2017 |
MYmonetro | 3,20 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 16 marzo 2018
CONSIGLIATO SÌ
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The Italian Jobs: Paramount Pictures e l'Italia analizza il legame che intercorre tra i film, la produzione Paramount e l'Italia, andando ad esplorare la storia del cinema internazionale e indagando sulle scelte che hanno portato alcuni film ad essere realizzati nel nostro Paese. Grazie anche a materiali inediti viene raccontato lo straordinario rapporto tra questo Studio e il nostro Paese, esplorando, per la prima volta, come questo legame abbia poi influenzato in maniera significativa anche la vita e la carriera dei tanti talenti coinvolti nelle produzioni e nelle coproduzioni italiane.
Luigi Luraschi e Pilade Levi: chi erano costoro? Per chi conosce la storia del cinema italiano e del suo rapporto con quello che si realizzava oltreoceano sono nomi noti ma non altrettanto per il grande pubblico.
Si è assunto il compito di farne conoscere l'importanza Marco Spagnoli che non ha più nulla da dover dimostrare per essere considerato uno studioso del cinema che sa unire a questo ruolo le doti di un divulgatore di qualità. Grazie alle sue ricerche d'archivio e alla capacità di proporre l'accaduto come se si trattasse di un romanzo, riesce a proporre le vicende di due italiani prestati agli Stati Uniti che hanno saputo fare da cerniera tra due modalità di produzione estremamente distanti tra loro. Così distanti che la prima attrice italiana a sbarcare negli States, Isa Miranda, fece presto ritorno in patria. Ma non è andata sempre così e questo prezioso documentario ne costituisce una testimonianza.
Grazie anche a una struttura della Paramount più elastica di altri studios e all'intraprendenza di questi due manager, Anna Magnani andò a recitare in America e vinse l'Oscar e grandi produzioni come Vacanze romane trovarono in Italia il set ideale. Spagnoli si avvale di numerose testimonianze che vanno dai figli di Levi e Luraschi a quelle di attori, registi e critici. Non mancano gli aneddoti gustosi così come anche riferimenti all'ambito economico (non dimentichiamo mai che, come afferma Woody Allen "Si chiama show business perché senza business non c'è lo show"). Tutto però si concatena in modo fluido grazie a un montaggio che sa come scandire i tempi della narrazione. Per concludere un suggerimento: Spagnoli dovrebbe proporsi alla Rai per una fiction su Luraschi e Levi. Ne uscirebbe sicuramente un prodotto interessante.