Cercando Camille

Film 2017 | Drammatico +13 93 min.

Regia di Bindu De Stoppani. Un film con Luigi Diberti, Anna Ferzetti, Nicola Mastroberardino, Alessandro Tedeschi. Cast completo Titolo originale: Finding Camille. Genere Drammatico - Svizzera, 2017, durata 93 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,82 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 31 ottobre 2017

Un viaggio a ritroso nella memoria di un padre malato di Alzheimer per trovare il coraggio di lasciarlo andare.

Consigliato sì!
2,82/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 3,13
CONSIGLIATO SÌ
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Trailer
Un piccolo film on the road dove l'Alzheimer è ancora una volta motore narrativo di un mistero dell'anima.
Recensione di Andrea Fornasiero
martedì 31 ottobre 2017
Recensione di Andrea Fornasiero
martedì 31 ottobre 2017

Edoardo è un uomo anziano e ancora vitale, ossessionato dalla necessità di trovare Camille, che non è però sua figlia Camille, bensì qualcosa d'altro e misterioso che lui stesso non sa spiegare. Edoardo è infatti malato di Alzheimer e la sua memoria è confusa in modo clinicamente irreversibile, tanto che il figlio Roger vorrebbe consegnarlo a una casa di cura, ma Camille non si rassegna e si illude che la sua ricerca possa portarlo a una qualche catarsi. Così, dopo essere stata licenziata e aver trovato una scatola di ricordi e cianfrusaglie del genitore, parte con lui per la Bosnia, dove era stato corrispondente di guerra. Lungo il tragitto con un vecchio camper, incontrano l'artista e autostoppista Leo, che al padre ricorda il suo interprete Michael, perché come lui suona il violino. Insieme il terzetto cerca di riportare alla luce un passato ricco di luci e ombre e allo stesso tempo di trovare una prospettiva per il futuro.

Un piccolo film on the road dove l'Alzheimer è ancora una volta motore narrativo di un mistero dell'anima e dove la strada è l'occasione per nuovi incontri e momenti di crescita.

Tutto già visto, e sicuramente meglio di così, ma nel suo tono leggero e senza pretese può andar bene per una disimpegnata visione in famiglia.

Cercando Camille è l'opera seconda di Bindu de Stoppani, italo-svizzera residente in Inghilterra, che ha collaborato con Danny Boyle ma del regista inglese non ha né il senso del ritmo né la causticità. Il suo è invece un film di sentimenti e persone delicate, che si prende tempi morbidi e sempre sul confine con l'eccesso di dolcezza (in cui ogni tanto scivola). Evita infatti elementi potenzialmente urticanti fin dal linguaggio: i personaggi dicono "cacchio" per non dire di peggio e la parola più forte è "pisciare", tra l'altro proferita solo da Edoardo e quindi con il lasciapassare della malattia oltre che della vecchiaia. Trattandosi però di un film svizzero c'è qualcosa che sarebbe inimmaginabile in un'opera italiana rivolta a tutti: un nudo femminile frontale e anche un po' sfiorito, scoperto da una vestaglia spalancata, nel bel mezzo di una piccolo gruppo di artisti nudisti. Il tutto dunque con assoluta innocenza e senza insistenza né malizia, com'è giusto che sia, e anche così si tratta però dell'unico momento sorprendente di un film saldamente sui binari della consuetudine.

La contabile Camille è idealista, ingenua e un po' repressa; l'artista autostoppista è uno spirito libero con una tormento segreto nel cuore; Edoardo è un vecchio istintivo, a volte burbero a volte affettuoso, prevedibilmente imprevedibile; Roger è un uomo d'affari con una bella moglie, entrambi un po' vanesi e fissati con la forma fisica e gli allenamenti, ma in fondo con un buon cuore. Tra questi stereotipi, che il cast non riesce più di tanto a elevare, il film trova comunque la propria quadratura del cerchio, evitando sia una risoluzione troppo facile per un dramma pur sempre irrisolvibile come quello dell'Alzheimer, sia concedendo una soluzione al mistero e a permettendo a Camille di intraprendere finalmente una nuova vita. Insomma tutto è bene quel che finisce bene, a patto di non avere altre aspettative, di non cercare una regia incisiva né una colonna sonora memorabile, ma semplicemente un film piccolo e onesto, da passaggio televisivo della domenica pomeriggio.

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