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Ultimo aggiornamento venerdì 27 settembre 2019
Il regista Andy Muschietti riunisce Il Club dei Perdenti - piccoli e grandi - nel ritorno a Derry. In Italia al Box Office It - Capitolo 2 ha incassato 9,5 milioni di euro .
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Ventisette anni sono passati dagli avvenimenti descritti nel primo capitolo. I ragazzi - componenti il club dei perdenti - che avevano affrontato l'orrore di Derry sono cresciuti e, benché intimamente segnati dall'esperienza, hanno in gran parte parte rimosso, piuttosto misteriosamente, quanto accaduto, cercando di vivere, con maggiore o minore successo, le proprie vite. Quasi tutti se ne sono andati dalla cittadina. Solo Mike è rimasto a presidiare la zona ed è proprio lui - l'unico a non aver dimenticato - a cogliere il segnale che l'orrore sta tornando, compiuto il suo ciclo vitale. Per questo, per combattere il mostro, Mike contatta i vecchi amici e li richiama al patto che stipularono da ragazzi, perché solo loro possono concludere il lavoro che hanno iniziato. Ciascuno di loro è colto nel pieno dei problemi quotidiani della vita, ma il richiamo è troppo forte e niente può impedire il ritorno a Derry. Per tutti, tranne che per uno, Stanley, che si toglie la vita. Gli altri, tra ritrosie, ripensamenti e paure, affrontano di nuovo It.
Dopo due anni dall'enorme successo del primo film, sempre diretto da Muschietti, questo secondo episodio chiude la narrazione tratta dal fluviale e complesso romanzo di Stephen KIng.
It - Capitolo 2 è il racconto del secondo round dell'incontro tra il gruppo dei perdenti e Pennywise, il clown malefico che abita i sotterranei di una tranquilla cittadina americana, come un cancro letale annidato all'interno del sogno americano nella sua accezione più pura, quella dei sani valori di una comunità apparentemente serena.
I protagonisti, invecchiati, hanno perso l'innocenza dell'adolescenza e sono stati forgiati dalle delusioni e dalle illusioni, dai successi e dagli insuccessi della vita. Però, a dimostrazione che certi legami - creati nella solidarietà di tempi delicati come quelli della giovinezza - non si allentano, ritrovano compattezza e amicizia andando incontro al loro destino. La tematica è tipicamente kinghiana e Muschietti la affronta senza l'ispirazione poetica di Rob Reiner in Stand By Me - Ricordo di un'estate (altra materia di partenza, comunque), ma con un'apprezzabile sensibilità che consente di mantenerne il pathos pur in un contesto da horror spettacolare.
I personaggi sono delineati in modo efficace, se non approfondito. Ciascuno di loro è definito attraverso aspetti significativi del carattere per favorire la differenziazione e stimolare l'interesse dello spettatore portandolo a interessarsi delle loro sorti. La fluida interazione tra passato e presente e il frequente ritorno ai personaggi ragazzini aiuta a sottolineare le motivazioni e la profondità del legame che li unisce. Nelle ultime battute del film, Muschietti e l'esperto sceneggiatore Gary Dauberman spingono forse un po' troppo il pedale dei sentimenti e l'elegia dell'amicizia rasenta la stucchevolezza, ma l'effetto, soprattutto in un film horror, non dispiace per quanto è in fondo insolito.
Muschietti conferma le sue qualità registiche e trova alcune vette improvvise e impressionanti di sicuro effetto - su tutte, direi, la vecchietta che offre un tè a Beverly - appoggiandosi altre volte su un immaginario più consueto, ma sempre comunque realizzato con impegno ed efficacia. L'impatto spettacolare è notevole e la storia, pur diluita in una considerevole durata, scorre avvincente e punteggiata da qualche jump scare ben piazzato, sino alla resa dei conti conclusiva che si protrae a lungo tra alterne vicende in un tripudio di effetti speciali (di ottima fattura) sino a un finale più simbolico che credibile, ma comunque, anche per quello, in sintonia con la storia, che al suo cuore e al suo significato è strettamente legata.
Il cast offre una prova di vario livello, ma complessivamente è di sicuro affidamento. Jessica Chastain è una Beverly credibile nel suo essere segnata da scelte vita sbagliate: non ha il bagliore radioso di Sophia Lillis (la Beverly giovane), ma probabilmente è giusto così. Jay Ryan e Bill Hader spiccano nei ruoli di Ben e Richie, mentre Bill Skarsgård sembra sempre più a suo agio nel ruolo del maligno Pennywise. Da segnalare il simpatico cameo del re dell'orrore in persona, Stephen King, che si diverte non poco nei panni di un negoziante che rivende a carissimo prezzo a Bill la sua bicicletta di ragazzo. E, sempre in tema di partecipazioni speciali, non si può non segnalare anche la divertita apparizione di Peter Bogdanovich (insigne regista) nella parte proprio di un regista.
Nel complesso un film che non delude le attese, offre uno spettacolo di livello e rimane fedele quantomeno alle tematiche fondamentali del libro di King: non è poco, in fondo.
I ragazzini del Loser Club hanno sconfitto ma non eliminato il malefico Pennywise, entità che si manifesta ogni 27 anni nella cittadina di Derry con le fattezze di clown e rapisce e uccide bambini. Sono dunque destinati a un nuovo confronto con lui 27 anni dopo e si passa così dal 1989 al 2016. I protagonisti sono cresciuti, ma quasi tutti loro hanno lasciato la cittadina e hanno dimenticato l'orrore in cui si erano imbattuti e persino molti dettagli della loro amicizia. Solo Mike è rimasto e solo lui ricorda e può prepararli a una nuova e definitiva battaglia.
"La prima volta che ho interpretato Pennywise nessuno sapeva cosa aspettarsi da me e io stesso non sapevo se la mia recitazione avrebbe funzionato, se avrebbe colpito il pubblico. C'era molta preoccupazione ma anche la protezione della privacy, perché nessuno sapeva cosa stavo facendo e poteva dirmi che stavo sbagliando o cose del genere. Ho voluto distanziarmi dall'interpretazione di Tim Curry e ho lavorato molto intensamente con Andy Muschietti. Questa volta invece, visto il successo che ha reso il film immediatamente iconico, è come se stessi riadattando me stesso. C'è una sorta di dualismo tra la mia interpretazione e quello che il personaggio è diventato nella cultura popolare, ed è una cosa divertente. Quando abbiamo fatto le prime prove sono rientrato subito in Pennywise, come fosse già lì, quasi avessimo finito il primo film solo il giorno prima".
Bill Skarsgård
It è stato il maggior incasso di sempre per un film horror, un risultato impressionante, che ha dato ulteriore prova della fortuna a cui possono arrivare anche i film R-rated, ossia vietati ai minori di 17 anni che non siano accompagnati da genitori o guardiani legali. Una classificazione censoria che di certo sarà confermata nel secondo capitolo, probabilmente più violento e disturbante del precedente visto che non ha più per protagonisti bambini da trattare relativamente con i guanti.
It: capitolo 2 è un sequel che non era dato per scontato, tanto che il precedente film è stato distruibito semplicemente come It, quasi fosse un'opera conclusa - e in effetti arrivava a una sorta di soddisfacente finale. Chiunque conosca un minimo la bibliografia di Stephen King però sa che 'It' è un libro estremamente ampio, diviso su due piani temporali alternati e inserito all'interno della complessa mitologia ideata dallo scrittore.
Il nuovo capitolo, senza più la paura di dover bastare a se stesso, capitalizzerà dunque sul film precedente e ne riprenderà i giovani interpreti per ricreare almeno in parte l'alternanza temporale del romanzo. Inoltre tutta la vicenda è stata spostata molto avanti nel tempo rispetto al testo originale, dove i bambini vivevano nei tardi anni 50 (qui nel 1989) e a metà anni 80 erano quarantenni (qui invece nel 2016).
Muschietti, che torna alla scrittura e alla regia, ha inoltre già chiarito che si prenderà diverse libertà in questo adattamento e si è per esempio detto a più riprese poco interessato al macroverso kinghiano. In particolare rimane vago nelle risposte sull'entità opposta a Pennywise, la tartaruga Maturin, che nel primo film era più o meno solo un easter egg e difficilmente ora avrà un ruolo più ampio, visto che il regista continua a ribadire di non voler fare un fantasy.
Muschietti ha spiegato che Mike ha sviluppato una sorta di tossicodipendenza e quando il film inizia è in uno stato disastroso. Per avere illuminazioni su come sconfiggere Pennywise dovrà infatti "aprire le porte della propria percezione" attraverso sostanze stupefacenti, quindi sarà costretto a convivere con la propria dipendenza e i suoi effetti collaterali durante il film.
Se il primo capitolo era stato interpretato da giovani attori pressoché esordienti, questo sequel si affida invece ad alcune star come Jessica Chastain nei panni di Beverly Marsh e James McAvoy in quelli di Bill Denbrough. Il comico Bill Hader, fresco vincitore agli Emmy Award per la comedy Barry interpreta Richie Tozier, e sono volti per lo più televisivi tutti gli altri "Loser": James Ransone (The Wire) è Eddie Kaspbrak; il neozelandese Jay Ryan (Beauty and the Beast) è Ben Hanscom; Andy Bean (Power e Here and Now) è Stan Uris; Isaiah Mustafa (Shadowhunters: The Mortal Instruments) è il personaggio chiave Mike Hanlon. Avrà poi un piccolo ruolo un fan della prima ora del precedente capitolo, l'attore e regista di culto Xavier Dolan. Infine Bill Skarsgard sarà nuovamente l'immortale Pennywise, cui ha aggiunto questa estate un altro ruolo kinghiano, quello dell'enigmatico "ragazzo" al centro dei misteri della serie Castle Rock (ancora inedita in Italia).
IT - CAPITOLO 2 disponibile in DVD o BluRay |
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I "perdenti"sono tornati da adulti.27anni dopo quando erano adolescenti con le loro debolezze,avevano fermato penniwyse usando un coraggio da vincenti.Al presente tutti oltre i 40anni,si ritrovano con molte debolezze,chi scrittore,che non emerge perche'sbaglia i finali dei libri,chi e'scenografo,chi e'manager mentalmente non in ordine e Beverly l'unica donna del gruppo che [...] Vai alla recensione »
INGREDIENTI ESSENZIALI PER LA RIUSCITA DI UN FILM ED IL BRAVO MUSCHIETTI GRAZIE AD UNA OTTIMA COLLABORAZIONE NELLA SCENEGGIATURA CENTRA L'OBIETTIVO. UN SEQUEL CHE RISPETTA LO STILE DEL PRIMO CAPITOLO MA SENZA COPIARNE I CONTENUTI MA CAPACE DI INTRATTENERE IL PUBBLICO CON SENSIBILITA'. INTERPRETAZIONI BEN STRUTTURATE E DIFFERENZIATE DEI BRAVI PERSONAGGI (DIREI TUTTI I PROTAGONISTI) .
Salve,sono Luciano ,avvocato appassionato di cinema,stasera ho visto al cinema It 2 di Andy Muschetti ,per.me e'da non perdere assolutamente, molto meglio del primo capitolo e molto meglio del precedente film del 1987 ,anche se in parte dissimile dal romanzo e dal primo film ,rende appieno le atmosfere del capolavoro di Steven King,onirico agghiacciante ,a tratti lirico struggente  [...] Vai alla recensione »
A quasi trent’anni di distanza “il club dei perdenti”, tutti ormai cresciuti e alle prese con i problemi dell’età adulta, si riunirà nuovamente a causa di una serie di telefonate inaspettate. Pennywise, il mostro che pensavano di aver sconfitto, è tornato e con lui anche la promessa che ventisette anni prima avevano stretto.
grande delusione, dividerei il film in tre parti, la prima mezzora davvero mediocre si svolge in banalissimo stile telefilm, la parte centrale prende più la forma di film ma lo stile è da B-Movie Splatter/Zombie ed è molto ripetitiva fino alla noia, nell'ultima parte abbiamo tutto quello che ci aspettava dopo il capitolo 1 ma purtroppo arriva dopo un ora e mezza di noia e mediocrit& [...] Vai alla recensione »
Ci si aspettava un netto cambio di toni, più cupi e maturi, in piena coerenza con la crescita dei protagonisti. Cosa che non è avvenuta. Questa seconda parte racconta una poco gradita (per i protagonisti) reunion ventisette anni dopo l’apparente sconfitta di Pennywise. Ritornano tutti (o quasi) in questo It – Capitolo 2, un film fatto di antitesi e flashback costanti.
IT chapter 2 in programmazione in questi giorni, racconta le peripezie del "club dei perdenti" richiamati a Derry per combattere una minaccia che ritorna a farsi inquietante, per porre fine una volta per tutte all'entità che da secoli terrorizza la piccola cittadina del Maine ... Con un cast in cui spiccano fra tutti Jessica Chastain e James McAvoy, IT 2 ha il compito di chiudere [...] Vai alla recensione »
DISCLAIMER: la recensione contiene piccoli spoiler necessari alla recensione stessa, comunque marginali e non determinanti ai fini alla trama centrale. Tra i film più attesi dal pubblico “di massa” del mondo del cinema c’era sicuramente IT - Capitolo II, segmento conclusivo della rilettura dell’omonimo capolavoro di Stephen King da parte del regista argentino [...] Vai alla recensione »
Il problema principale di questa pellicola è la totale assenza di sceneggiatura. Solo un susseguirsi di attacchi fisici e psicologici perpetrati dal clown demoniaco danzante IT. Spezzoni di film scollegati infarciti di tantissima computer grafica. Non c'è armopnia nella narrazzione e lo si vede nelle scene finali. L'IT grottesco della prima parte in questa nuova pellicola diventa [...] Vai alla recensione »
Il film sfiora il ridicolo e mi meraviglio che attori di nome possano partecipare a lavori di questo tipo. Un horror ridicolo che sembra riprendere Alien in certi momenti in modo decisamente imbarazzante. Dopo la pelle che abito e il figlio di Saul è il terzo film che non ho visto interamente in tutta la mia vitaa. Un film inguardabileo
Non sono un'amante dei film horror e se li guardo, sicuramente non al cinema, guardando un po di volte il trailler di it uno, non so perchè ma mi sono innamorata e non vedevo l'ora di andarlo a vedere, oltretutto anche al cinema.. ovvio It io non lo caratterizzo al pieno come un horror. Il capitolo due mi è piaciuto un sacco, il grande e famoso Pennywise è tornato sugli [...] Vai alla recensione »
Penso sempre che il trailer di un film dia un'impronta del film in questione. Dopo aver guardato quello di It capitolo 2 non ho avuto una buona impressione sin da subito: l'ho trovato estremamente lungo e noioso. Dopo la scena iniziale ben riuscita (quella dei due ragazzi), il film perde forza progressivamente: le chiamate ai ragazzi adulti sono troppo veloci, non si riesce a metabolizzare [...] Vai alla recensione »
IT capitolo due è la perfetta continuazione della prima parte, francamente le critiche lasciano il tempo che trovano, solo il sentire tra le scene le centinaia di frasi imparate a memoria durante la lettura del ibro ti lasciano addosso quella sensazione di orrore misto ad emozione che IL RE ha regalato all'umanita' e che Muschietti superbamente ha riportato su pellicola, bravissimi [...] Vai alla recensione »
Ho apprezzato moltissimo il film. Le transizioni flashback/adulto sono ben riuscite. Ci sono abbastanza jumpscaare,di cui uno non me lo aspettavo. Il mio personaggio preferito rimane Ritchie (insieme a Beverly). Grandi difetti non ne ho ancora trovati. Che dire, un film che non annoia mai e riesce a catturare l'attenzione dello spettatore per piu' di 2 ore e mezza.
Un horror adolescenziale tratto da un King più fantasioso del solito, che si esibisce pure in un simpatico cammeo, sequel di It di due anni prima diretto sempre da Andy Muschietti. Spaventoso alla stessa maniera di una casa della paura di un luna park di provincia, con mostri demoniaci che sembrano pupazzi del carnevale di Viareggio, il film risulta, dopo un inizio interessante con delle premesse [...] Vai alla recensione »
Al secondo capitolo della nuova trasposizione del romanzo di King(che interpreta il rigattiere)il regista non sa che pesci pigliare.Aumenta eccessivamente il livello di jumpscares ed effetti digitali(anche qui non sempre eccelsi) ma manca il ritmo e si perde quasi in toto quella cupezza che caratterizzava il film precedente,con l'eccezione di qualche momento e del prologo con il brutale pestaggio [...] Vai alla recensione »
Trovo doveroso copiare e incollare la mia recensione del capitolo 1, anche perché va considerato come una visione unica: Come al solito bisogna sempre ristabilire equilibri anche qui, per questo ho dato 4 stelle anziché le più meritate 3. Visto che io questo libro l'ho LETTO DAVVERO e faccio parte di quei ragazzini anni '80 che ne rimasero folgorati, è [...] Vai alla recensione »
Il film lineare e di facile comprensione nonostante i continui spostamenti temporali funziona e rispetta le aspettative vista l'ottima prima parte ma con un neo non indifferente: dura la bellezza di ben 2 ore e 50 minuti. Il cast parla da solo. Bravissimi i protagonisti. Effetti speciali però in certi casi solo sufficienti: la scena della vecchietta che si rivela nel momento [...] Vai alla recensione »
Visto anche la seconda parte di It e devo dire di essere pienamente soddisfatto. Il film è all'altezza del primo capitolo e si presenta come un horror leggero, adatto a tutti e ben costruito. Lo consiglio.
Trovo sbagliatissimo classificare questo film come horror. It Capitolo II, ancor più della sua prima parte, avvicina gli spettatori al fantasy impregnando il tutto di ‘dramma’. Questo è un film sulla paura e su tutte le forme che essa può avere, dalla più spaventosa alla più grottesca e a tratti volutamente ridicola.
Ho letto quasi tutti i libri scritti da Stephen King e viste anche le relative trasposizioni cinematografiche, alcune dei veri capolavori (Shininig, Il Miglio Verde, Misery non deve morire, Le Ali della Libertà per citarne qualcuna) altre meno. Nel caso di questo film, se non fosse che il 'Maestro' (come è chiamato dai suoi fans, tra i quali mi annovero) ha contribuito alla [...] Vai alla recensione »
Quando lessi IT, adolescente, ne rimasi impressionato. E' un romanzo straordinario e ancora oggi, leggendone le pagine, non posso che ammirare la straordinaria capaità del Re di scrivere. Semplicemente scrivere, non necessariamente di horror, perchè il Re è grande perchè ha una superba e straordinaria capacità narrativa.
in contrapposizione al primo episodio dove la solidarietà, l'amicizia e soprattutto una forte iniezione di ironia sopportavano la storia horror tratta da uno dei più celebri romanzi di King questo episodio punta tutto su mostri e computer graphic per far colpo sullo spettatore. Mediocre in tutto non ho nulla se non l'obbiettivo di farti saltare sulla poltrona attraverso [...] Vai alla recensione »
Avete presente tutti i pregi del primo film? L'horror che ha incassato di piu nella storia del cinema? Bene, il due è tutto il contrario. La sceneggiatura è da b movie a basso costo, non si può reggere per quasi tre ore. Rimanere fedeli al libro non vuol dire fare un bel film, che era gia stato fatto e finito. Ci si aspettava altro.
Perfetta recensione. Ma, dico, perché i rifanno i cult- movie (non dico i capolavori, il primo IT non lo era, ma quei film dove anche i difetti sono degni di adorazione...). Jump-scare per film da bambini, il tipo non è certo quel semidio di Curry e, se il primo capitolo era potabile, con un paio di scene notevoli, questo è veramente in zona Indiana Jones (senza offesa per la mitica [...] Vai alla recensione »
A distanza di 27 anni “il club dei perdenti” si ritrova a Derry per contrastare Pennywise il famelico clown tornato improvvisamente a colpire. Ancora una volta It ondeggia tra horror e romanzo di formazione e intreccia sagacemente passato e presente di un microcosmo fraterno in bilico tra infauste reminiscenze e un’attualità colma d’illusioni.
Storia intrigante e abbastanza fitta di collegamenti da tenere lo spettatore concentrato sullo schermo MA a mio parere troppo distante dalla tecnica del primo IT rivisitato (2017): mancano la caratteristica ansia da horror, la paura psicologica e non dovuta agli effetti cosiddetti splatter perchè quelli purtroppo prevalgono. Ahimè non sono uscita completamente soddisfatta.
Il clown non dimentica, cerca nuove vittime e continua a fare una gran paura. Ventisette anni dopo che il Club dei Perdenti lo ha (temporaneamente) sconfitto, nella cittadina di Derry (in Maine) torna a manifestarsi Pennywise, il male in abito da pagliaccio mutaforma, che si nasconde nelle fogne. I sette adolescenti di allora sono adesso adulti che hanno rimosso il passato; eppure rispondono come ipnotizzat [...] Vai alla recensione »
Da 45 anni Stephen King al cinema è un'altalena: Shining di Kubrick il migliore, con La zona morta di Cronenberg Creepshow 2 il peggiore. Meno riuscito del primo, questo vale però miliardi. I piccoli eroi di Derry sono cresciuti. Per rispettare il patto fregiato col sangue da ragazzini, tornare e combattere la "bestia" Pennywise, i loosers ricompongono la squadra e fanno i conti con età, antiche emozioni [...] Vai alla recensione »
Sono passati 27 anni e gli adolescenti degli anni Ottanta sono diventati adulti. I membri del "club dei perdenti", che miracolosamente erano riusciti a sconfiggere il male rappresentato dall'orribile clown Pennywise nel primo capitolo del film (2017) diretto da Andy Muschietti a partire dal capolavoro di Stephen King, sono fuggiti da Derry e hanno dimenticato il passato.
Sarà perché ne ho visti tanti, ma l'80% degli horror del nuovo millennio non mi fa paura. Certo, qualche balzo sulla poltrona, qualche «buh!», ma niente inquietudine, scarsa tensione, nessun brivido lungo la schiena e men che meno fantasmi da portarsi a casa. Forse questi film hanno troppi soldi e si giocano tutto sulla fastosa esibizione di effetti speciali.
It" è un grande romanzo. Nessuno meglio di Stephen King sa rac-ontare gli spaventi: qui acrobaticamente escogita un mostro su misura per ogni ragazzino sfigato che abita a Derry, nel Maine, e trova consolazione (dalla famiglia, dalla balbuzie, dalla grassezza, dalla pelle nera, dal senso di colpa, dalla mamma ipocondriaca) nel Club dei Perdenti. Il clown Pennywise, sia detto a esclusivo uso dei neofiti, [...] Vai alla recensione »
«La piccola città promossa a epopea e i suoi caratteri al rango di eroi sono probabilmente il tratto più costante e caratteristico della letteratura e della cultura americana, soprattutto nel nostro secolo». Lo scriveva l'indimenticato Franco La Polla recensendo, in un lungo saggio per la rivista «Cineforum» poi raccolto in volume da Lindau in «L'età dell'occhio», il film di Robert Zemeckis, «Forrest [...] Vai alla recensione »
"It capitolo 2" è al cinema e punta a eguagliare al box-office i fasti del film precedente che in poco tempo è divenuto l'horror più visto di sempre. Ambientato a 27 anni di distanza dai fatti accaduti nel primo capitolo, "IT capitolo 2" vede i suoi piccoli protagonisti diventati adulti e aver preso strade diverse. A Derry è rimasto soltanto Mike (Isaiah Mustafa), il quale, una volta appurato che [...] Vai alla recensione »
Che il capitolo secondo di IT volesse essere altro rispetto al primo era dichiarato sin dalle intenzioni. Se il precedente del 2017, infatti, si voleva come racconto di formazione all'interno di una storia di amicizia adolescenziale costretta a confrontarsi con l'orrore di un mostro soprannaturale, l'atto conclusivo, spostando la sua ambientazione a ventisette anni dopo quei fatti, diventa, per necessità [...] Vai alla recensione »
Tratto dal bestseller di Stephen King che alternava il passato degli anni 50 (la lotta di un gruppo di ragazzini contro una diabolica essenza proteiforme, incarnata fra l'altro dal clown Pennywise) e il presente degli 80 (il Male torna nella cittadina e i ragazzi di allora si riuniscono per combatterla), il film in due parti ne ha smontato la trama, proponendo la vicenda in ordine cronologico e ambientandol [...] Vai alla recensione »
Il fluviale romanzo It di Stephen King si svolge tra il 1957 e il 1984, nei ventisette anni tra comparsa e ricomparsa - nell'immaginaria cittadina di Derry (Maine) - del mostro Pennywise. In It Capitolo due di Andrés Muschietti la vicenda si svolge invece tra 1989 e 2016. Pennywise (Bill Skarsgård) conosce tutto delle sue vittime perché incarna il loro inconscio.
Dopo 27 anni, il clown assassino Pennywise torna a Derry a mietere vittime, costringendo «il club dei perdenti», ormai adulto, a sfidarlo nuovamente. Che delusione. Uno dei titoli blockbuster della stagione, che sicuramente incasserà tanto, è di una noia mostruosa. Quasi tre ore di film, dove non ti spaventi mai, nonostante i vari tentativi e con la suspense ridotta al minimo sindacale.
I losers di Derry non possono rifiutarsi di tornare nella loro città per combattere la creatura che credevano di aver ucciso ventisette anni prima. Andy Muschietti non può più affrontare l'adattamento di It di Stephen King rifugiandosi soltanto in formule già viste e premiate dal pubblico. La scelta di spostare avanti di trenta anni l'ambientazione del primo capitolo aveva una buona ragione da rivendicare. [...] Vai alla recensione »
Forse bisogna partire da Rob Reiner, da Stand by Me - Ricordo di un'estate. "Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a dodici anni. Gesù, ma chi li ha?". Sguardo fisso al computer, la mente che torna alla giovinezza, finale da antologia. Il film è uscito nel 1986, lo stesso anno in cui Stephen King ha pubblicato per la prima volta It. Coincidenze? Non per il regista Andrés Muschietti, che [...] Vai alla recensione »
Sono trascorsi 27 anni da quando Pennywise, la creatura mangiatrice di bambini che vive a Derry e si mostra sotto forma di pagliaccio, ha terrorizzato la banda dei "Perdenti", venendo però sconfitto. Ora che sono diventati adulti Bill, Beverly e gli altri non hanno più memoria di quegli eventi. Tranne Mike, rimasto a vivere a Derry, che li richiama tutti all'ordine.
Ancora tu. Non dovevamo vederci più? Che ad IT del 2017, che già sembrava un'operazione revival tiratissima, dovesse far seguito il capitolo due, lo sapevano anche i sassi. Ma nessuno sapeva che tipo di catastrofe cinematografica sarebbe accaduta. IT - capitolo secondo è probabilmente il più brutto film dell'anno. Uno zibaldone di soluzioni visive e risatine davvero scoraggiante.