Avant la Fin de l'Été

Film 2017 | Documentario 80 min.

Titolo internazionaleBefore Summer Ends
Anno2017
GenereDocumentario
ProduzioneFrancia, Svizzera
Durata80 minuti
Regia diMaryam Goormaghtigh
AttoriArash, Ashkan, Hossein, Charlotte, Michèle (II) .
TagDa vedere 2017
MYmonetro 3,28 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Maryam Goormaghtigh. Un film Da vedere 2017 con Arash, Ashkan, Hossein, Charlotte, Michèle (II). Titolo internazionale: Before Summer Ends. Genere Documentario - Francia, Svizzera, 2017, durata 80 minuti. - MYmonetro 3,28 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 21 dicembre 2017

Un film che emana il profumo della commedia leggera e sofisticata. La storia di un'amicizia e di un viaggio attraverso la Francia.

Consigliato sì!
3,28/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO 3,06
CONSIGLIATO SÌ
Un comico road movie tra documentario e finzione di tre iraniani in Francia tra nostalgia di casa ed euforia del viaggio.
Recensione di Francesca Ferri
giovedì 21 dicembre 2017
Recensione di Francesca Ferri
giovedì 21 dicembre 2017

Dopo cinque anni di studi a Parigi, Arash non si è ancora abituato alla vita francese e decide di tornare in Iran. Nella speranza di fargli cambiare idea, i suoi due amici lo trascinano in un ultimo viaggio attraverso la Francia d'estate.

La trama minimalista doveva sembrare già abbastanza evocativa agli occhi della regista franco-belga di madre iraniana, Maryam Goormaghtigh, per un'opera prima che la riavvicinasse al suo Paese. Tra documentario e finzione, Avant la fin de l'été è un road movie sulle strade del Roussillon che si è costruito lungo il percorso insieme agli attori. La regista, infatti, racconta di aver incontrato i tre ragazzi iraniani in un caffè una sera d'inverno nel periodo in cui prendeva dei corsi di iraniano che la madre non le ha mai insegnato. All'incontro successivo ha portato la telecamera e ha iniziato a filmare le conversazioni dei tre espatriati in Francia per una storia solo in parte scritta e lasciata molto all'improvvisazione. Il risultato è dunque un'Odissea franco-persiana con un Ulisse obeso e i problemi di tutti i trentenni, un diario di viaggio che parla della Francia, dell'Iran, di religione, politica, servizio militare e arte della seduzione con la leggerezza di una conversazione tra amici e uno humour insolito. Tra l'edonismo e la malinconia propri della stagione dei brevi incontri e delle dolorose separazioni, i tre ragazzi raccontano le loro moderne lettere persiane. Attraverso lo sguardo pieno di tenerezza della regista sui suoi attori, seguiamo il trio nel viaggio d'addio tra campeggi, villaggi, feste di paese, notti stellate e lunghe attese. Solo il provvidenziale incontro di una ragazza, d'altronde, potrebbe distogliere Arash dall'idea di tornare in Iran, una catastrofe per i suoi compagni d'avventure. Tre amici dunque, tre visioni dell'Iran. Oltre 100 kg, dei baffi da pacha e lo sguardo dolce, Arash non riesce a integrarsi nella società francese, mentre Hossein, il bel ragazzo del gruppo, sposato con una francese, è il più lontano dall'Iran dove il servizio militare lo attende e infine Ashkan, il più iraniano del trio, è il seduttore insaziabile avido di conoscenza e di incontri. Nessuna tensione sconvolge l'equilibrio del gruppo in viaggio con una insolita guida, gli scritti del poeta e astronomo persiano, Omar Khayyam (XI secolo). I tre ragazzi errano dunque tra la nostalgia del loro Iran e le seduzioni della Francia in cui vivono, incerti ai bivi della vita, dilaniati tra la felicità che solo a casa propria risiede e l'idea di persona che in un altro Paese si può essere.

Una sensazione di sospensione emerge dalle loro conversazioni che dettano il ritmo del film. Lunghi piani sul cielo stellato, sulla luna, sul mare rallentano il viaggio e invitano alla contemplazione, con il rischio a volte di perdere la carreggiata. La nota di malinconia è, però, quella costante in fondo all'animo degli emigrati che risuona più forte delle altre, come le musiche nostalgiche dell'Iran anni '70 che i ragazzi cantano in macchina di fronte ai tramonti sulle Corbières.

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