Titolo originale | Good Behaviour |
Anno | 2016 |
Genere | Thriller, Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Magnus Martens, Mikkel Nørgaard, Mark Piznarski, Phil Abraham, Carl Franklin, Jonas Pate, Charlotte Sieling |
Attori | Michelle Dockery, Juan Diego Botto, Terry Kinney, Lusia Strus, Nyles Steele Todd Williams, Joey Kern, Collette Wolfe, Justin Bruening, Lowe Cunningham. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 luglio 2017
Giunto alla seconda stagione, il crime drama è un'avvincente escalation di pericolosi espedienti. La serie ha ottenuto 1 candidatura a Writers Guild Awards,
CONSIGLIATO N.D.
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Good Behavior racconta la vita disastrata e imprevedibile di Letty Raines, un'abile ladra appena uscita di prigione per buona condotta. Michelle Dockery, nota ai più come Lady Mary in Downton Abbey, interpreta l'antieroina protagonista della serie firmata dallo stesso team creativo che ha dato vita a Wayward Pines. L'attrice inglese, dopo il personaggio della figlia maggiore dei Conti di Grantham, trova in Letty Raines una figura agli antipodi: americana, borderline, autodistruttiva e con un passato segnato da ferite profonde. Letty è una maga del trasformismo, capace di inventare nuove personalità con un semplice cambio di parrucca e di confondersi in ogni ambiente. Complice una difficoltà naturale a trovare e mantenere un lavoro "normale", i furti negli alberghi di lusso restano l'attività primaria (oltre ad alcol e droghe) che neanche gli obblighi giuridici, i colloqui con l'agente penitenziario e i manuali di auto-aiuto in podcast riescono a frenare.
Eppure, non è un mostro di cinismo: proprio da un dubbio di coscienza e da una conversazione origliata per caso durante uno dei suoi colpi avviene l'incontro con Javier, un killer professionista che prenderà sempre più spazio nella vita di Letty e infoltirà situazioni e colpi di scena che costituiscono l'intricata matassa di questa prima stagione.
Rispetto a Wayward Pines, Good Behavior percorre strade molto diverse. Se nel caso dalla serie mystery prodotta da M. Night Shyamalan eravamo di fronte a un ibrido tra Twin Peaks e The Village, la nuova produzione non ha un cast corale e un dubbio inquietante da sciogliere, ma si concentra sul personaggio della protagonista e su tutta la sua, a volte drammatica a volte ironica, complessità. Il che non toglie che Good Behavior sia privo di suspense, anzi. Ogni episodio sviluppa una trama noir che calamita l'attenzione e coinvolge per la capacità di unire humour e tragedia, romanticismo e tensione.