Titolo originale | The Razor's Edge |
Anno | 1946 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 146 minuti |
Regia di | Edmund Goulding |
Attori | Anne Baxter, John Payne, Tyrone Power, Clifton Webb, Gene Tierney, Herbert Marshall Lucile Watson, Frank Latimore, Elsa Lanchester, Fritz Kortner, John Wengraf, Cecil Humphreys, Harry Pilcer, Cobina Wright Sr.. |
Tag | Da vedere 1946 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,17 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Il film si apre sull'inquadratura di un cielo nuvoloso. Attacca la voce fuori campo: "Questo è quanto io ricordo della storia di un giovane dalla pers... Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Il film si apre sull'inquadratura di un cielo nuvoloso. Attacca la voce fuori campo: "Questo è quanto io ricordo della storia di un giovane dalla personalità non comune che ebbi la ventura di incontrare in varie fasi della mia vita. Nell'estate del '19 io ero di passaggio a Chicago, quando un mio amico, Elliott Templeton, che avevo incontrato a Londra e a Parigi, mi invitò a pranzo. Il ricevimento doveva aver luogo in uno di quei brillanti circoli di campagna tipici di quel dopoguerra americano...". Il racconto è di Somerset Maugham (impersonato da Herbert Marshall), il grande scrittore inglese che pubblicò il romanzo nel 1944. Maugham conosce in pochi istanti, al suono di una dolce orchestra, tutti i personaggi che comporranno la storia: la stupenda Isabella (Tierney), la romantica Sofia (Baxter, premio Oscar), Gray (Payne), rampollo ricchissimo innamorato di Isabella. Ed è in scena anche Elliott (Webb), delizioso snob a oltranza ("... non capirò mai come si possa andare a Parigi senza abiti da sera..."). Poco dopo appare Larry, il protagonista, interpretato da Tyrone Power. Maugham continua il suo racconto: "È questo il giovane di cui scrivo. Non è celebre. Forse, quando la sua vita giungerà al termine, egli non avrà lasciato maggior traccia di quella che lascia il sasso che cade nell'acqua, e forse la vita che egli si è scelta avrà un'influenza sempre crescente sull'umanità e molto tempo dopo la sua morte ci si renderà conto che ai nostri tempi viveva una creatura non comune...". Isabella vorrebbe sposare Larry, che però ha in programma una vita particolare: non lavorerà, ma girerà il mondo alla ricerca di se stesso. Isabella per un po' lo aspetta, poi sposa Gray, mentre Larry continua la sua ricerca fra gli artisti di Parigi, i lavori in miniera, la frequentazione di ogni tipo di umanità, e l'India, dove un santone gli impartisce le lezioni decisive. Nel frattempo Sofia si è "perduta" e Isabella ha continuato a essere innamorata di Larry. È un'espressione esemplare del grande cinema di mestiere hollywoodiano. Un grande romanzo, di un grande scrittore, tradotto secondo le regole del grande cinema. La voce fuori campo rappresenta un altro esercizio strano e splendido. Il fraseggio della scrittura viene ridotto allo spazio della necessità del film, un'operazione che solo apparentemente è blasfema. La sintesi che ne risulta, rispetto al racconto, spesso è più efficace del romanzo stesso. Il compromesso filologico, in sostanza, può risultare ottimo cinema.
IL FILO DEL RASOIO disponibile in DVD o BluRay |
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Il titolo del film fa sicuramente riferimento ad una frase del film, in cui un improbabile santone indiano molto più simile al Padreterno di cattolica memoria che non ad un vero guru, cerca di far comprendere ad uno smarrito Tyrone Power la difficoltà di mantenere un proprio equilibrio di vita, come camminare sul "filo del rasoio". Visto con gli occhi dell'epoca, confrontato ad esempio con il nostro [...] Vai alla recensione »
il soggetto del film del 1946 è tratto da un romanzo di Somerset Maugham, che appare nel film (anche come voce narrante) con funzioni di collegamento tra le varie scene interpretato da Herbert Marshall. Lo scrittore a un party a Chicago nel 1919 ritrova l'amico Elliot (Clifton Webb) un ricco americano ultra snob che vive in Europa che è li per incontrare la sorella e la nipote Isabella [...] Vai alla recensione »