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Ultimo aggiornamento martedì 16 giugno 2020
Il sequel del musical d'animazione di successo del 2016 della DreamWorks Animation. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Satellite Awards, In Italia al Box Office Trolls 2: World Tour ha incassato 50,8 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Non c'è pace tra i brillantini. Ancora una volta, il mondo di glitter e arcobaleni, canti, balli e abbracci di Poppy e dei suoi amici è sconvolto da una minaccia esterna. Re Peppy, suo padre, temeva che sarebbe successo, ma aveva tenuto il segreto. L'ora, però, è giunta per rivelare ai Pop Trolls che non sono soli nell'universo: altri cinque popoli di Trolls vivono isolati gli uni dagli altri, dediti a cinque generi musicali diversi: classica, techno, country, funk e rock. Ma Barb, la pestifera regina dell'hard Rock, vuole distruggere i diversi da lei, rubare le sei corde magiche e imporre al mondo un unico sound. Riusciranno Poppy e Branch a sventare il suo piano liberticida?
Nella prevedibilità della risposta a questa domanda sta l'unico limite di Trolls World Tour, secondo capitolo cinematografico della fortunata serie animata Dreamworks.
A differenza del primo ispirato lungometraggio, qui non c'è tempo né ragione di dilungarsi nell'introduzione del mondo di riferimento e dei suoi curiosi abitanti, pertanto veniamo gettati immediatamente nel vortice dell'avventura, cavalcati al ritmo spedito della trama, e sta al nostro occhio e al nostro orecchio rubare al volo le piccole perle che il film dissemina qua e là.
Il tour mondiale di Barb e del suo ego disperatamente bisognoso d'attenzione è l'occasione, per Walt Dhorn e la sua squadra, di sbizzarrirsi con la colonna sonora e le citazioni visive: sulle note di Cindy Lauper e degli Scorpions, Francesca Michelin e Elodie (nella versione italiana) si sfidano così a colpi di vocalizzi, mentre al tradizionale debito narrativo verso l'universo dei Puffi si aggiungono strizzatine d'occhio al musical, al cinema di genere e agli universi paralleli, Marvel su tutti.
In tempi di haters e di sfide via social per imporre il proprio gusto e deridere quello altrui, in ogni ambito del reale e dell'immaginario, questa parabola ultracolorata e ultrasonorizzata sulla ricchezza che viene dalla diversità e sul pericolo di ascoltare un'unica voce, pur nella sua prevedibilità, racconta del nostro presente più di quanto sembri, compresa la pratica del revisionismo storico ad opera dei vincenti, che mondano dai testi i loro peccati passati.
Pensato per il grande schermo e dirottato direttamente sul piccolo per cause di forza maggiore, Trolls II va guardato con attenzione se non si vogliono perdere le raffinatezze della texture, il collage a tecnica mista che anima molte sequenze, la sintesi visiva con la quale sono stati disegnati generi e sottogeneri, dallo psicotropo Smooth Jazz, "venduto" allo scopo commerciale, all'ipercinetico iperfemminile K-Pop. C'è posto per tutti, è questa la morale: a ognuno dev'essere lasciata la possibilità di trovare e godere della musica e dell'aspetto che più lo rappresenta o lo diverte, che più è nelle sue "corde".
Noi scegliamo la parodia del Country, troppo triste per le orecchie fucsia di Poppy ma che fa invece breccia nell'incompreso Branch, la new entry di Mini Diamante, partorito in modalità istantanea dalla chioma di papi Guy, e la comparsata silenziosa del Signor Nuvola, il più diverso tra diversi, e quello che si prende meno sul serio.
Nel 2016 Trolls ottenne un buon riscontro di pubblico e critica: il secondo capitolo si intitola Trolls World Tour e racconta di come, quattro anni dopo la loro prima avventura, Poppy e Branch abbiano scoperto di far parte di una di sei differenti tribù di Troll che sono suddivise su altrettanti territori. La particolarità è che ogni tribù è affine a un differente genere musicale: c'è quella del pop, quella del funk, quella della musica classica, quella country, quella techno e quella rock. I problemi nascono quando King Thrash e Queen Barb, sovrani della tribù del rock, decidono di distruggere le altre forme musicali per far sì che la loro regni suprema. Poppy e Branch sono quindi costretti a darsi da fare ed escogitare un modo - insieme con amici e alleati vecchi o nuovi - per riuscire a risolvere questo enorme problema.
Trolls World Tour dà seguito a un primo film dello stesso tipo realizzato qualche anno fa per creare un franchise cinematografico basato sui Troll, bambolotti in commercio fin dal lontanissimo 1959 e protagonisti di fortune alterne da noi ma molto, molto noti negli Stati Uniti.
Anche questa nuova produzione vede Walt Dohrn alla regia, stavolta in coppia con David P. Smith (per Trolls aveva condiviso il ruolo con Mike Mitchell, che però a questo giro era impegnato con Lego Movie 2).
Per quanto riguarda il cast delle voci, i due protagonisti sono stati interpretati nel primo Trolls dalla cantante Elisa e da Alessio Bernabei, ex cantante dei Dear Jack, che sostituivano rispettivamente Anna Kendrick e Justin Timberlake, le voci USA.
Nella versione originale, questo nuovo capitolo può contare sulla collaborazione di alcuni artisti fondamentali dei vari generi musicali: l'ex Black Sabbath Ozzy Osbourne è re Thrash, il rapper Anderson Paak è Prince D mentre il re del funk George Clinton è King Quincy, così come la madrina dell'hip-hop Mary J. Blige doppia Queen Essence e Kelly Clarkson è Delta Dawn. Completano il novero dei musicisti coinvolti Gwen Stefani, le Icoan Pop, J Balvin e Ester Dean.
TROLLS 2: WORLD TOUR disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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È il sequel di Trolls (2016), come il precedente si basa sulle Troll dolls, le bambole ideate da Thomas Dam. I Pop Trolls Poppy e Branch scoprono che la loro non è l'unica tribù di Troll: ce ne sono altre cinque, ognuna è dedicata a una diversa forma di musica. Il mondo del Pop, quello del Funk, della Musica classica, della Techno e del Country stanno però per essere annientati dalla malvagia regina [...] Vai alla recensione »
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Nel primo cartone animato al computer Trolls, del 2016, questi pacifici gnometti dai capelli laccati dritti combattevano contro sgraziati umanoidi in un mondo fantasy tra Il Signore degli Anelli e Il Trono di Spade. Di loro imparavamo quanto amassero ballare attraverso il sodalizio tra la principessa Poppy e il burbero Branch. Prima di diventare un cartone animato della Dreamworks, lo studio fondato [...] Vai alla recensione »