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Ultimo aggiornamento lunedì 31 luglio 2017
L'incontro tra un giocatore di football americano e una ragazza in visita alla cugina. Un amore che nasce sullo sfondo di Firenze.
CONSIGLIATO NÌ
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Eric (detto Ercole) è un giovane ex giocatore di football americano che si trova come turista a Firenze con la fidanzata Colleen alla quale chiede di sposarlo. La ragazza non accetta la proposta e torna negli Usa. Eric rimane e si appassiona al calcio storico fiorentino entrando nella squadra del quartiere in cui vive (non senza qualche dissenso da parte di chi non vuole che giochi uno 'straniero'). C'è però un problema: Eric si appassiona anche di Stefania che è la compagna di Paolo, il capitano della squadra.
Lost in Florence si inserisce a pieno titolo nella categoria dei film 'turistici'. La storia è infatti di una banalità tale da farsi superare da qualsiasi serie impostata su vicende amorose.
Quello che conta è mostrare Firenze a un potenziale turista non italiano mettendone in luce la bellezza e promuovendo la cucina toscana (non manca il cibo e, soprattutto, il vino). C'è però, come elemento distintivo, il calcio storico del quale anche gli autoctoni italici sanno ben poco. Si tratta di un mix tra la pallamano e la lotta libera senza esclusione di colpi in cui le squadre dei quartieri si contendono la vittoria. E la cui palla si vuole sia stata disegnata da Michelangelo Buonarroti. Come dice uno dei protagonisti, si tratta di un'esibizione ad uso dei turisti che, non a caso, si tiene d'estate.
Conserva però ancora le sue radici nella cultura popolare cittadina e il film riesce a mettere in luce questa dimensione. Con il pretesto dell'incontro/scontro tra Eric e Paolo e con quello dell'immissione di un corpo estraneo alla 'fiorentinità' nella squadra si realizzano riprese molto efficaci delle partite girate e montate con lo spirito (se si può fare un paragone forse un po' azzardato) dell'Oliver Stone di Ogni maledetta domenica. C'è poi un cameo role che non si sa se sia reale o di fiction: si tratta della presidentessa dell'Associazione Calcio Storico. Una signora anziana ma decisamente non priva di carattere; è anche opportuno sapere che Oppenheimer ha vissuto per qualche tempo a Firenze da giovane: deve proprio essergli rimasta nel cuore.
Un film molto deludente. Qualche simpatica scena del calcio storico fiorentino,compresi costumi e sfilate, e qualche ottima foto della splendida Firenze,che comunque non viene mai mostrata seriamente in tutta la sua magnificenza. Il protagonista americano è piuttosto imbalsamato e non riesce andare oltre alle due o tre espressioni facciali,la storia d'amore è poco appassionante [...] Vai alla recensione »
Niente a che vedere con quelli che 'lost' ma in Giappone del film famoso. Qui di 'lost' non c'è nessuno, anzi stanno bene tutti più o meno, specie in... Via de' Pepi l'americano bellone. Una scena di metà film: la sera di San Giovanni con i 'fochi' i due dell'amore fedifrago (lei si è offerta, ché lui era stato abbandonato [...] Vai alla recensione »
Il film parla essenzialmente di un ragazzo - Eric Lombard (Brett Dalton) - che dopo una delusione d'amore decide di visitare Firenze. Lì conoscerà Anna (Stana Katic), che gli insegnerà le basi dell'italiano, e Stefania (Alessandra Mastronardi) - cugina di Anna - di cui lui si innamorerà. Eric, che ha la passione per il football americano, entrerà a far parte [...] Vai alla recensione »