Anno | 2017 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Marcello Macchia |
Attori | Marcello Macchia, Luigi Luciano, Enrico Venti, Gigio Morra, Sabrina Ferilli Antonia Truppo, Roberta Mattei, Fabrizio Biggio, Lorenza Guerrieri, Antonino Bruschetta, Nino Frassica, Pippo Lorusso. |
Uscita | giovedì 2 marzo 2017 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,02 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 24 novembre 2017
Uno strano omicidio sconvolge la vita sempre uguale di Acitrullo, sperduta località dell'entroterra abruzzese. Cosa si nasconde dietro? Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Omicidio all'Italiana ha incassato 1,1 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Nel paesino abruzzese di Acitrullo, popolazione 16 anime ed età media 68 anni, non succede mai niente, finché la contessa Ugalda Martiro In Cazzati non si strozza con un dolcetto e al sindaco Piero Peluria non viene in mente di trasformare quella morte accidentale in un accoltellamento multiplo, di quelli che piacciono tanto alla trasmissione televisiva Chi l'acciso. L'imbroglio ha l'obiettivo di attirare verso Acitrullo quel turismo dell'orrore che ha rese celebri Cogne, Novi Ligure e Avetrana.
Ad aiutare Piero nella sua impresa c'è il fratello Marino: peccato che Piero e Marino siano scemo e più scemo.
Maccio Capatonda mette in scena il peggio dell'Italia di oggi: la tv del dolore, i giornalisti assetati di pulp, i curiosi beceri e ignoranti che si fanno i selfie nei siti dei delitti più efferati, la polizia assetata di popolarità mediatica, e chi più ne ha più ne metta. È una galleria di mostri di cui fanno parte anche Piero e Marino nonché gli altri abitanti di Acitrullo e chiunque altro compaia sulla scena, con l'eccezione della poliziotta Gianna Pertinente, l'unica a sentire puzza di bruciato e a voler scoprire qualcosa di più sulla morte della contessa.
La sceneggiatura (firmata a sei mani, fra cui quelle di Marcello Macchia e Luigi Luciano, in arte Maccio Capatonda ed Herbert Ballerina) è ottima, molto più attenta e stratificata di quelle delle banali commedie italiane contemporanee, e molto precisa nel dare una spiegazione (ancorché surreale) ad ogni svolta della trama.
Ottime anche le interpretazioni, soprattutto quelle di Macchia e di Sabrina Ferilli nei panni della conduttrice cinica e bara Donatella Spruzzone, che vede nel delitto di Acitrullo il potenziale per il proprio record di ascolti.
Quel che manca a Omicidio all'italiana è una buona regia di commedia. Infatti, nonostante il copione sia solo apparentemente demenziale, manca quel ritmo comico che è dato dal susseguirsi delle immagini, e che funziona in modo diverso per il grande schermo rispetto a quello piccolo (soprattutto quello del pc). Per questo davanti a Omicidio all'italianasi sorride molto ma non si ride quasi mai, nonostante il fuoco di fila di battute e i giochi di parole cui Capatonda ci ha da tempo abituati. Il buon regista di commedie è un animale raro, e Marcello Macchia, senza rivali nel mettere insieme scene assurde e personaggi esilaranti che attingono alla realtà nelle sue pieghe più oscure, non riesce (almeno per ora) a trasformare la sua abilità narrativa in cinema, e sembra anche dimenticare che la grande commedia all'italiana era sì molto scritta, ma lasciava anche ampio spazio all'improvvisazione degli attori, che in Omicidio all'italiana è invece trattenuta da una briglia troppo tesa. Se Macchia riuscirà a lasciare andare quella briglia, e se imparerà dai grandi registi del passato a gestire meglio i tempi della commedia cinematografica potrà mettere a frutto sia la sua (rara) capacità di scrittura che il suo indubbio talento di (prim')attore.
Non ricordo da quanto tempo non ridevo al cinema così fino alle lacrime. Forse complice il contagio di risate della sala. Ammetto che questa commedia potrebbe non piacere, infatti nei primi dieci minuti sembra una vera cretinata fine a se stessa, con i personaggi farseschi e caricaturali al massimo. Ma la commedia non consiste certo in questo, ma nei contrasti assurdi che si creano lungo la [...] Vai alla recensione »
Capatonda-Ballerina: un duo comico irresistibile per una commedia tra demenziale e surreale che sbertuccia e dissacra i riti quotidiani della “TV del dolore” con la sua corte di esperti, criminologi, avvocati ed opinionisti un tanto al chilo. E che dire del “turismo dell'orrore” più esecrabile delle tragedie di cui si nutre.
Capatonda si è proprio sbizzarrito a costruire scenette leggere, grottesche ed esilaranti e si conferma un eccellente caratterista facendosi in tre: il sindaco del paesino Acitrullo, con la parlata macchiettistica e che tenta di rilanciare la fama del comune attraverso un finto omicidio, un turista veneto tranquillo che deve fare i conti con il resto napoletano della famiglia [...] Vai alla recensione »
Per recensire correttamente un lungometraggio, a mio modesto avviso, occorre non farsi condizionare dai pregiudizi. Ciò però deve valere sia in positivo che in negativo. Ho sempre seguito con molta attenzione la carriera di Capatonda-Marcello Macchia, non sempre condividendo le sue scelte (soprattutto radiofoniche) ma sempre apprezzando la genuinità delle sue performances sia televisive [...] Vai alla recensione »
Può una commedia ricca di buone idee risultare nel complesso bruttina e poco godibile? Sì, se a sorreggerla non c'è una regia in grado di organizzarne gli spunti più efficaci in un racconto armonioso e coerente. In questo senso Omicidio all'italiana, "seconda opera prima" del maestro Maccio Capatonda (come forse direbbe lui), potrebbe diventare quasi un [...] Vai alla recensione »
Uno dei migliori film del cinema italiano degli ultimi anni. Fresco, irreverente, intelligente. Un film sicuramente di carattere picaresco, una commedia all’italiana talmente sopra le righe da fare genere a sé. Ma partiamo dalla trama. Il sindaco del piccolo paese di Acitrullo, Piero Peluria, con appena 16 abitanti ha un problema: il paese sta morendo, più della moria delle vacche [...] Vai alla recensione »
Per gli amanti di Maccio Capatonda questa commedia è una perla da rivedere volentieri, impregnata di comicità demenziale ma al tempo stesso condita da una satira ben calcata sul tema della Tv del Dolore, la caricatura degli eventi tragici ed il bisogno di spettacolarizzazione dell'evento da parte dei Media è purtroppo una verità attualissima, Maccio ci gioca sopra, lo [...] Vai alla recensione »
Film privo di recitazione e trama, pero’ e’ perfetto nella sua prerogativa e cioe’ demenzialità e surrealismo, la carica dei giornalisti e’ sciccheria, il cinismo del turismo dell’orrore esemplare, la pochezza della politica e’ corrosiva. Poi le battute e le trovate praticamente tutte azzeccate. Ottima stramberia cinematografica.
Il film del regista Marcello Macchia è ambientato ad Acitrullo, paesino abruzzese in provincia di Campobasso, costituito da una popolazione di appena 16 abitanti e con un'età media superiore i 60 anni. Il sindaco Piero Peluria e suo fratello sono scoraggiati in quanto in tale paese non succede mai niente, finché la nobildonna, contessa Martiro in Cazzati non si strozza mentre [...] Vai alla recensione »
Dare tre stellette al pur simpatico Capatonda è una bestemmia al cinema. Pensate a tutti quei film bellissimi che non trovano distribuzione. Pensate a tutti quegli attori che studiano recitazione per anni , studiano il metodo Stanslawsky e si fanno le osse in squallidi teatrini di provincia. Tanta professionalità sorpassata, ROTTAMATA (termine che ormai va di moda) da una recitazione [...] Vai alla recensione »
Pellicola in cui si prendono in giro le persone poco istruite, i contadini, i paesani. Grottesco fino ai massimi livelli di stupidità, a tal punto che i due protagonisti bevono la loro urina. Ed a quel punto ho spento. Tra i peggiori lavori che io abbia mai visto.
Vorrei capire cosa ha spinto la Ferilli a prendere parte ad una pellicola del genere. Il nulla in celluloide..
Ho cominciato a guardare questo film con un po’ di "preoccupazione", ma devo dire che presto mi sono ricreduto. Solo apparentemente demenziale, è una fucina di spunti comici. Alla Capatonda, certo, ma non si può non ridere..!!! E comunque anche la trama non è poi così banale. Guardatelo e godetevelo..!!!
Non consigliato. Umorismo demenziale. Per descrivere il peggio dell'Italia si poteva anche fare uno sforzo in più. L'unica nota positiva è l'interpretazione della Ferilli.
Conosciamo Maccio: o lo si ama o lo si odia. Personalmente lo adoro, e dopo la mezza delusione del suo primo film "Italiano medio" che ho ritenuto decisamente mediocre, il nostro eroe torna all'attacco con una pellicola ancor più attuale e decisamente più coerente, oltre che divertente. Omicidio all'italiana contiene molte verità e sketch esilaranti.
Credo che il titolo della mia recensione dica tutto. MI stupisco di come la Ferilli abbia potuto accettare questo ruolo in questa pellicola...
maccio............
Consigliatissimo. Una divertente parodia con una morale esplicita. Il falso che la TV mette in scena diventa reale. Naturalmente gli interessi prevalgono...di qualsiasi natura! Tanto pelo sullo stomaco e non solo. Grande San Geppato !
al di là dello smarrimento e della noia con cui ho visto il primo tempo e parte del secondo ( alla fine non ho retto e sono andato via disgustato) , spero che certi film non vengano più prodotti. è vero che tanto una cosa , pur brutta, avrà un pubblico ma sarebbe ora di fare un pò di selezione. la comicità di capatonda ( perchè chiamarla comicità [...] Vai alla recensione »
C'era la comicità demenziale e forse non c'è più (per tremenda concorrenza da parte della realtà che una volta era romanzesca e adesso vira verso gli sketch 'vieni avanti cretino"). E' rimasto Maccio Capatonda - all'anagrafe Marcello Macchia- con la sua squadretta. Il cronista di nera Salvo Errori in eterno collegamento dalle scene del crimine. Il senatore Andrenove, che ripete a pappagallo le frasi [...] Vai alla recensione »
Finalmente una commedia italiana dove si ride. Anche se il simpatico attore-regista Maccio Capatonda esagera nell'acccumulo di battute e gag. Per riportare i turisti nella disabitata Acitrullo, il sindaco ha un'idea geniale: spacciare per omicidio la morte accidentale di una ricca contessa. Ed ecco accorrere la polizia e la troupe di «Chi l'acciso», oltre a frotte di curiosi.
«Io sono il braccio e tu la mente, come faccio a lanciare coltelli con la mente?» e il sindaco di Acitrullo (Capatonda occhi fuori dalle orbite), sbatte la testa nel vuoto convincendo il vice, demente più di lui (un Ballerina attonito), a montare l'assassinio della già-morta contessa per attirare la troupe di "Chi l'acciso?" e la conduttrice star (Ferilli sexy bon).
Uno strano omicidio sconvolge Acitrullo, paesino di sedici anime nell'entroterra abruzzese: il sindaco Piero Peluria (Maccio), assistito dal fratello Marino (Herbert Ballerina), cerca disperatamente di far uscire il borgo dall'anonimato, e forse il famigerato programma tv '"Chi l'acciso" condotto da Donatella Spruzzone (Ferilli) fa al caso suo. Seconda regia dopo Italiano medio (2015) di Capatonda, [...] Vai alla recensione »