Titolo originale | Space Jam: A New Legacy |
Anno | 2021 |
Genere | Animazione, Avventura, Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 115 minuti |
Regia di | Malcolm D. Lee |
Attori | LeBron James, Don Cheadle, Khris Davis, Sonequa Martin-Green, Cedric Joe Jeff Bergman, Eric Bauza, Greice Santo, Martin Klebba, Julyah Rose, Kath Soucie, Xosha Roquemore, Gabriel Iglesias, J. Michael Tatum, Jalyn Hall, Wood Harris, Gerald 'Slink' Johnson, Sarah Silverman, Steven Yeun, Lil Rel Howery, Michael B. Jordan, Zendaya, Bob Bergen, Fred Tatasciore, Rosario Dawson, Justin Roiland, Ceyair J Wright, Harper Leigh Alexander, Stephen Kankole, Jordan Thomas, Sue Bird, Anthony Davis (III), Draymond Green, Damian Lillard, Klay Thompson, Nneka Ogwumike, Diana Taurasi, A'ja Wilson, Randy Mims, Ernie Johnson (II), Candi Milo, Kimberly Brooks. |
Uscita | giovedì 23 settembre 2021 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,33 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 22 settembre 2021
LeBron James e i Looney Tunes insieme al cinema e sul campo da basket per sconfiggere la cattivissima Goon Squad e un perfido algoritmo. In Italia al Box Office Space Jam - New Legends ha incassato 3,1 milioni di euro .
CONSIGLIATO NÌ
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LeBron James, campione di pallacanestro che da ragazzino fu in grado di abbandonare la passione per i videogiochi per concentrarsi sul gioco dal vero, sogna un futuro da sportivi per i figli Darius e Dominic. Mentre con il primo le cose vanno come sperato, con il secondo LeBron è costretto a infinite discussioni, per via del desiderio di Dom di diventare progettista di videogiochi. Durante un incontro con i capi della Warner Bros., Dom chiede informazioni sui server degli studios e attira l'attenzione di uno di questi, Al-G Rhythm. Malvagio e indipendente, Al-G risucchia LeBron e il figlio in un universo parallelo composto da film, cartoni e serie della Warner e costringe il campione a giocare con i Looney Tunes contro la Goon Squad, squadra composta dai cloni computerizzati di alcuni fortissimi giocatori di basket.
25 anni dopo il primo Space Jam, LeBron James prende il posto di Michael Jordan e scende sul parquet più assurdo e comico del cinema americano per vivere un'avventura che saccheggia l'intero archivio della Warner.
Nel 1996 un'operazione di merchandising come Space Jam serviva alla Warner per avvicinare i giovani dell'epoca alle creature più famose del proprio repertorio animato e per prendere una fetta di appassionati di basket, in quegli anni galvanizzati dal ritorno sui campi di Michael Jordan e disposti a prendere in giro la sua disastrosa avventura nel baseball professionistico.
Mutatis mutandis, nel 2021 al posto di Jordan c'è un altro grandissimo del basket americano, LeBron James, e una nuova esigenza del sistema hollywoodiano - non solo della Warner - che da tempo è interessato più a sfruttare gli immensi archivi di film, storie e personaggi (in una logica da catalogo in streaming, chiaramente) che a realizzare prodotti originali.
E se un paio d'anni fa un'operazione perfettamente in linea con questa tendenza come Ready Player One, distribuito dalla Warner, aveva avuto bisogno di un gigante come Spielberg per accaparrarsi i diritti dei film da riprodurre, per Space Jam - New Legends non si sono dovuti nemmeno scomodare troppe squadre di avvocati. A questo giro, infatti, la partita si giocava in casa e il regista Malcolm D. Lee e il suo plotone di sceneggiatori hanno avuto carta bianca sul catalogo da sfogliare e riesumare in cartone animato: Hanna & Barbera, Il Trono di Spade, i supereroi della DC Comics, il Signore degli anelli, Matrix, It, Il mago di Oz, Casablanca, Arancia meccanica, Mad Max: Fury Road, addirittura Che fine ha fatto Baby Jane?...
Non c'era insomma limite creativo per gli autori di Space Jam - New Legends, a parte l'autocondanna della stessa Hollywood a museificare il proprio immaginario, senza essere in grado di creane uno nuovo. Pure le scene iniziali ambientate negli anni '90, per dire, sono girate con la tipica luce biancastra e gli obiettivi deformanti dell'epoca, a riprova di una stupefacente consapevolezza tecnica alla quale non corrisponde, però, un'altrettanto felice ispirazione.
Il film in questione è decisamente superiore al suo antenato, è più curato, più dinamico, più avanti - e non potrebbe essere altrimenti - nell'integrazione fra figure dal vero e figure animate. A cominciare però dallo stesso LeBron, inevitabilmente più abituato di Jordan a stare davanti a un obiettivo, il film è troppo compiaciuto della propria autoironia: fa di un algoritmo con il volto e la voce di Don Cheadle il cattivo per antonomasia, prende in giro gli sportivi che diventano attori, dipinge il proprio stesso obiettivo (quello cioè di trasformare LeBron James in un cartone da integrare al resto dei Looney Tunes) come lo scenario distopico da scongiurare, come il suo predecessore chiama nella parte dei cattivissimi alcune stare della NBA (Anthony Davis, Damian Lillard, Draymond Green...) e della WNBA, la lega professionistica di pallacanestro femminile (Diana Taurasi e Nneka Ogwumike).
La trasparenza del digitale che intrappola LeBron e il figlio diventa così la perfetta sintesi di Space Jam - New Legends, un film inesistente che chiama a raccolta nomi, titoli e personaggi della storia della Warner per una autocelebrazione divertita e innegabilmente divertente, che toglie però ai Looney Tunes la loro caratteristica più bella, quella cioè di distruggere e reinventare tutto ciò che gli capita a tiro.
SPACE JAM - NEW LEGENDS disponibile in DVD o BluRay |
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Come rovinare un film cult? Citazionismo e script tra il ridicolo e l'irritante
Questo è il secondo della serie space jam ma lo possiamo racchiudere in: -effetti speciali -pubblicità nike -autocelebrazione fIlm della WB -poca storia e confusa sconsigliato. Son tornato a casa a riguardare il primo
Film oggettivamente imbarazzante; non c'è un singolo aspetto della "pellicola" che non sia ridicolo con punte di vero grottesco (involontario).
Che lo abbiate visto o meno, il primo capitolo di Space Jam è diventato, col tempo, un vero e proprio cult della nostra infanzia. Un film dalla scrittura altalenante, ma con al suo interno elementi divertenti e avvincenti. Traghettato dalla figura iconica di Michael Jordan, il film diretto ai tempi da Joe Pytka con alla sceneggiatura Leo Benvenuti, ha saputo conquistare una fascia giovane, facendola [...] Vai alla recensione »
LeBron James, il piu` grande giocatore di basket del mondo, non riesce a trasmettere la sua passione al figlio, che al contrario e` un piccolo genio dell'informatica e ha addirittura sviluppato un videogioco cestistico tutto suo. Quando LeBron rifiuta di fare da testimonial all'universo Warner, l'Intelligenza Artificiale del mondo digitale WB risucchia lui e il ragazzo nei propri server.
«Shoot the ball, Sam, shoot the baaaall!!!» grida Daffy a Sam il Pirata. E ovviamente parte una raffica di pallottole sparate sul pallone da basket dal pirata con i baffoni rossi... Per chi è stato ragazzo nel 1996, il ritorno di Space Jam è un po' come una madeleine proustiana, ma all'americanissimo gusto marshmallow. Un ritorno al puro divertimento cartoonesco e un po' infantile, a volte troppo. Vai alla recensione »
L' animazione mischiata con gli attori in carne e ossa ne ha fatta di strada, da "Chi ha incastrato Roger Rabbit" di Robert Zemeckis, anno 1988. Passi avanti tecnici, perché per il resto siamo a "braghettone": il pittore Daniele da Volterra che fu chiamato a ricoprire, con pannicelli o foglie di fico, le vergogne che Michelangelo aveva dipinto sulla Cappella Sistina.
Se lo si considera alla stregua di un carosello pubblicitario, allora Space Jam 2 reclamizza perfettamente l' universo Warner. Diverso è trattarlo come un film, con una trama che è pretesto per far convivere quanto sopra con le peripezie (si fa per dire) di LeBron James, decisamente meglio come cestista che nella versione attore. Si naviga a vista, nella noia, fino alla classica fatidica partita di [...] Vai alla recensione »
A 15 anni da Space Jam , questo seguito mette al centro, al posto di Michael Jordan, il campione LeBron James. La prima parte del film lo vede alle prese col figlio che ha la vocazione del programmatore di videogiochi: e quando il bambino viene imprigionato nei server della Warner da un malvagio algoritmo, per riprenderselo deve mettere su una squadra nel mondo virtuale, insieme ai personaggi dei Looney [...] Vai alla recensione »
È stato affidato a Malcolm D. Lee l'arduo compito di realizzare il sequel di una pietra miliare della cultura pop anni '90 come Space Jam. Era il 1996 quando i trentenni di oggi, allora bambini, assistettero all'uscita del film, a tecnica mista, che affiancava i personaggi dei Looney Tunes alla legenda del basket Michael Jordan. Quest'ultimo aiutava Bugs Bunny e compagni a battere a suon di canestri [...] Vai alla recensione »
Lola Bunny che alza l'alley-oop per la torreggiante schiacciata di Lebron James e che durante il volo del suo compagno (umano) schiaccia l'occhio alla camera allargando le braccia e pavoneggiandosi per la potenza che sta per abbattersi sul povero ferro del canestro era diventata subito l'immagine iconica del trailer di lancio di Space Jam: New Legends, di Malcolm D.
Venticinque anni dopo l'uscita del primo film, arriva finalmente in sala il sequel del famoso cult Space Jam. La pellicola del 1996, che vedeva protagonista la leggenda del basket Michael Jordan, è divenuto un lungometraggio storico, amato dai bambini delle generazioni a cavallo degli anni Novante e Duemila, e viene costantemente riproposto sulle reti televisive nazionali almeno una volta l'anno.
Prima o poi bisognerà (psic)analizzare la foga dei colossi multimediali hollywoodiani di costruire film vetrina dei propri franchise a 360°, tra esibizione infantile e machismo ipertiroideo, dove, più di ogni cosa, conta averli grandi e grossi. Nel resuscitare il culto (irrobustitosi nel tempo: il pubblico accorse in massa, ma la critica lo bocciò) del seminale Space Jam, film a tecnica mista anni [...] Vai alla recensione »