Femmina

Il film narra la storia (un pò forzata) di una bella donna trascurata dal marito che ritrova la passione incontrando un bel giovane prestante: storia clandestina, una figlia di mezzo, il tentativo di uccidere il marito che però fa parte dei servizi segreti. Il lavoro di G. Ferlito risulta noioso e privo di pathos, le sequenze allentate, una sceneggiatura da fiction anni settanta e l'inespr [...] Vai alla recensione »

Durante i ruggenti anni 60 ed i violenti 70, si era sviluppato un sottogenere con milfone in calore, oppure frigide, dato che con il marito non avevano alcun raporto soddisfacente. Perlopiù borghesi, bone, eleganti, colte, ma sottotraccia era una nuova donna che pur non essendo femminista, rivendicava la sua sessualità, la parità con i mariti etc.

In Femmina (titolo detestabile) di Giuseppe Ferlito, debuttante siciliano quarantaquattrenne con esperienze didattiche e di cortometraggi, Monica Guerritore è una bella donna sposata non tanto giovane, madre di una bambina, in apparenza appagata da una vita benestante senza amore opaca e monotona, rassegnata a un marito assente, distratto, autoritario e maleducato.