In fondo al bosco

Film 2015 | Noir, V.M. 14 90 min.

Regia di Stefano Lodovichi. Un film con Filippo Nigro, Camilla Filippi, Teo Caprio, Giovanni Vettorazzo, Stefano Detassis. Cast completo Genere Noir, - Italia, 2015, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 19 novembre 2015 distribuito da Notorious Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 2,89 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 20 novembre 2015

Un bambino di 4 anni scompare durante una festa. Viene ritrovato anni dopo, ma la madre non è convinta della sua identità. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office In fondo al bosco ha incassato 282 mila euro .

Consigliato sì!
2,89/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 3,28
CONSIGLIATO SÌ
Al suo secondo lungometraggio, Stefano Lodovichi firma un thriller che raccoglie il precipitato di molta cronaca nera italiana recente.
Recensione di Paola Casella
lunedì 16 novembre 2015
Recensione di Paola Casella
lunedì 16 novembre 2015

Linda e Manuel hanno perso il figlio Tommi durante la festa dei Krampus, una celebrazione che si tiene ogni anno nella Val di Fassa: gli abitanti di Croce di Fassa sfilano travestiti da diavoli, quei diavoli che, leggenda vuole, vengono a rapire i bambini cattivi. Cinque anni più tardi la polizia trova un bambino che corrisponde alla descrizione di Tommi e che all'esame del Dna risulta corrispondere perfettamente al makeup genetico del figlio di Linda e Manuel. Ma Linda stenta a riconoscere in quel bambino taciturno e scostante il proprio bambino perduto, e anche il nonno di Tommi coltiva dubbi sull'identità di chi in paese è già stato bollato come un piccolo demonio.
In fondo al bosco, secondo lungometraggio di Stefano Lodovichi e "sfida produttiva" di Sky Italia, è un thriller che raccoglie il precipitato di molta cronaca nera italiana recente, dal delitto di Cogne a quello di Perugia, dalle sette sataniche al rapimento di Tommy Onofri. È un'ottima idea mettere a frutto quanto fa ormai parte dell'immaginario collettivo contemporaneo ed elevarlo dalla bassa lega delle ricostruzioni da salotto televisivo alla dignità cinematografica. E Lodovichi ha una buona capacità di narrare per immagini, utilizzando opportunamente il panorama delle valli trentine e il coté horror di certe tradizioni (peraltro non nuovo al cinema di genere italiano che ha già fatto leva sul lato oscuro del nordest, da La casa dalle finestre che ridono a Il mistero di Lovecraft). Anche la direzione degli attori funziona, ottenendo dal cast interpretazioni credibili pur secondo i codici estremi del genere. Infine è giusta l'intuizione di raccontare una famiglia disfunzionale incastonata in un mondo tagliato con l'accetta attraverso un thriller, mostrando come certe comunità siano intrinsecamente violente nella loro incapacità di comprendere, o anche solo di accogliere, il disagio esistenziale e la malattia mentale.
Tutto funzionerebbe in modo ottimale se la sceneggiatura non fosse percorsa da una deriva misogina (con tanto di battuta giustizialista finale) che riporta al recente Hungry Hearts per la descrizione fortemente stereotipata del personaggio femminile principale. Senza nulla togliere alle sorprese del finale, Linda è del tutto inconsapevole, ostinatamente autolesionista e masochista nel rapporto con tutti i maschi che la circondano. Come in Hungry Hearts, l'unico asse etico portante sembra essere quello padre-figlio, al punto che In fondo al bosco ritrova la sua originalità solo quando pone al pubblico le domande più interessanti relative alla natura del legame paterno: quanto conta il richiamo del sangue nella genitorialità maschile? E cosa fa di un uomo un padre?

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IN FONDO AL BOSCO disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 1 dicembre 2015
Routh

Delusa, molto, e mi spiace. Ero andata al cinema credendo mi sarei trovata di fronte a un film thriller perlomeno interessante. Invece, dopo una scena iniziale molto dinamica e ben girata, ho assistito a una successione di luoghi comuni narrativi, colpi di scena da telefilm, personaggi monodimensionali. Fino a un maldestro tentativo finale di twist che, invece di sorprendere, sottolineava ancora di [...] Vai alla recensione »

mercoledì 16 marzo 2016
elgatoloco

"In fondo al bosco"è film che "promette bene", collocandosi a metà tra thriller psicologico e"horror" ma, dovrei dirlo subito, Argento e/o i Bava(Mario e anche Lamberto)sono  lontani anni luce. A parte lo spunto iniziale, etno-antropologico, ossia il Krampus(il 5 dicembre, in Val di Fassa, ma anche nel Sudtirolo di lingua prevalentemente tedesco), [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 gennaio 2018
Ennio

Il cinema italiano ha bisogno di questi film, che spaziano nelle realtà locali poco conosciute facendoci entrare almeno un pò in un mondi diversi da quelli solitamente visti delle grandi produzioni, delle grandi città, dei grandi soliti noti attori e registi, dei grandi soliti temi etici ben-pensati. L'ambientazione paesana mi ha ricordato quella degli ottimi film [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 novembre 2019
Kronos

Non entrerà nella storia del thriller all'italiana, ma se le aspettative non  sono eccessive il film risulta assolutamente potabile. Molto interessante l'incipit, ricco di mistero e inquietudine, decorosa la parte mediana (nonostante palesi derive di stampo televisivo) e in crescendo il segmento conclusivo, sceneggiato con intelligenza e una certa imprevedibilità.

venerdì 27 novembre 2015
doraPa

Ho scelto di vederlo anche se avevo qualche remora considerato che è vietato ai minori di 14 anni e io non volevo certo assistere agli eccessi che spesso film di genere si concedono. Invece niente eccessi niente sangue una suspence giallesca che ti tiene inchiodata alla sedia fino ai colpi di scena. Mi ha veramente colpito questo film non si esprimere esattamente se è per la partecipazione [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 novembre 2015
shareef

Incuriosita dall'azzardo di sky di provarci con il cinema dopo i successi televisivi, ieri sera sono andata a vedere questo film. E ne sono stata pienamente soddisfatta. Finalmente qualcosa di nuovo nel cinema italiano che da tanto, troppo (con le dovute e autorevoli eccezioni, vedi Garrone) tempo, non propone sui maxischermi qualcosa di simile: un thriller psicologico, angosciante e criptico [...] Vai alla recensione »

lunedì 23 novembre 2015
ralphscott

Notevole. Un giallo italiano,e già questo è un evento,che nulla ha da invidiare ai prodotti di importazione,anzi si colloca sopra la media. Clima inquietante,personaggi tormentati e trasfigurati,una storia credibile - sebbene originale - e di estrema attualità (rimando ad una confessione clamorosa nei tg di questi ultimi giorni,senza dire di più).

martedì 24 novembre 2015
ridomax

Ho visto un film che mi ha appassionato. Non solo un thriller ma un noir familiare emozionante e drammatico. Un film particolare che evita i meccanismi soliti del film di genere cercando nel dramma il coinvolgimento emotivo riuscendo ad emozionarmi. Presenza forte del film è Filippo Nigro che secondo me riesce a trasferire il dramma senza eccessi ma con semplice incisività risultando [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 novembre 2015
shareef

Incuriosita dall'azzardo di sky di provarci con il cinema dopo i successi televisivi, ieri sera sono andata a vedere questo film. E ne sono stata pienamente soddisfatta. Finalmente qualcosa di nuovo nel cinema italiano che da tanto, troppo (con le dovute e autorevoli eccezioni, vedi Garrone) tempo, non propone sui maxischermi qualcosa di simile: un thriller psicologico, angosciante e criptico fino [...] Vai alla recensione »

sabato 21 novembre 2015
Nickbear

Un film imperdibile perchè segna la nascita di un genere che in Italia è sempre mancato. Non credo esistano precedenti film che trattano un argomento di cronaca quotidiana dando uno sguardo così attento alle emozioni di una famiglia travolta da una tragedia così grande. La sparizione all'improvviso di un figlio e la gogna mediatica sono il punto da cui parte la storia, un inizio al cardiopalma che [...] Vai alla recensione »

sabato 12 dicembre 2015
noa83

Sarete d’accordo con me che prima di scrivere cose tipo “la prima volta del cinema italiano” bisognerebbe perlomeno accertarsi di conoscerlo, il cinema italiano. A me sembrava di vedere un film tv di canale 5, se non fosse che i personaggi televisivi presenti erano tutti Sky. Un film di buona fattura, quindi, ma di cinematografico mi è sembrato avesse poco.

venerdì 11 dicembre 2015
noa83

non contesto il fatto che possa esserle piaciuto il film (anche se il flop al botteghino forse dimostra che non è piaciuto a molti), ma il fatto che scriva un titolo così roboante per un film che mi è sembrato francamente modesto, e che parli di "qualcosa di diverso nel cinema italiano" quando di diverso mi sembra abbia poco.

lunedì 2 dicembre 2019
roberto

Mi è piaciuto. Molto buono sotto tutti i punti di vista: regia, recitazione, storia raccontata con i tempi giusti, insomma accattivante. Eccezionale la fotografia, non solo grazie alla spettacolarità dell'ambientazione, ma soprattutto per i momenti "di transizione": scelta dei soggetti, inquadrature, luci, insomma davvero notevole! Unica nota del tutto stonata la canzone [...] Vai alla recensione »

sabato 2 dicembre 2017
Sellerone

Bella storia, bravi attori, ottimi paesaggi, insomma mi è piaciuto. Purtroppo è italiano e quindi pesta poco in giro, concludendo, vien voglia di fare un giro in montagna quando c'è la neve e facendo attenzione a non farsi cogliere dal Krampus altrimenti... Lo rivedrò se capita, non lo compro perchè fà troppo freddo.

venerdì 10 aprile 2020
Vepra81

L'idea del film non era male. Chi ha scritto il soggetto aveva una buona idea in testa. Peccato che poi tra soggetto e montaggio si è perso qualcosa. Un film che va avanti ed indietro nel tempo spesso senza rendersene conto. Un bambino trovato a caso senza dare una storia o senza dara una parvenza verosimile. Belli i posti dove è stato girato, ma per il resto si rasenta la sufficienza. [...] Vai alla recensione »

domenica 22 novembre 2015
EzraPax

Sono andata a vedere questo film per caso in un multisala di notte e pensavo di addormentarmi invece assolutamente no. Mi ha presa dall'inziio alla fine (forse l'inizio è un po' lento ma molto angosciante). Poi i conti tornano solo all'ultimissimo, come in un thriller di quelli americani (come Il caso Thomas Crawford). Sicuramente si nota che è un film italiano, non è [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 novembre 2015
mnanni

un giallo difficile da sbrogliare con più colpi di scena! il film ha toni drammatici e momenti di grande tensione ma mantiene sempre eleganza e non scade mai nel prevedibile. un film da cinema vero con diversi ingredienti e gran finale. bello.

mercoledì 25 novembre 2015
luca 1972

Mi ha emozionato parecchio film di qualità . Attori strepitosi. peccato sia rimasto fuori dai circuiti grossi e poco sponsorizzato. triller bellissimo bellissime le musiche e le atmosfere. Consigliatissimo.

domenica 13 marzo 2016
Dragon

Dalle campagne pubblicitarie che hanno accompagnato questo film, mi aspettavo un'opera almeno discreta. Invece, sono rimasto profondamente deluso da un film che fatica a prendere ritmo, non riesce a coinvolgere lo spettatore, e che peraltro è infarcito di scene che paiono essere scollegate dagli eventi della trama, quasi fossero (insignificanti) esercizi di stile.

sabato 2 aprile 2016
uppercut

Se questa è la lungimiranza produttiva di Sky siamo a posto... In fondo al bosco è un prodotto ben fatto e insieme inguardabile. Questo succede quando tutta l'attenzione è spesa sulla color correction, le focali corte, il sound design. Immagini e colonna sonora? Apprezzabili. Dialoghi? snodi narrativi? credibilità dei personaggi? Meno di zero.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Paolo D'Agostini
La Repubblica

È un tipico spunto da film horror quello di In fondo al bosco di Stefano Lodovichi, al suo secondo film. Anche se la classificazione non piace al regista, che preferisce considerarlo un thriller. In una valle alpina c'è la consuetudine, ogni notte del 5 dicembre, di celebrare un rito collettivo. Ci si maschera tutti da diavoli e ogni eccesso è consentito.

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