Anno | 2015 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Bosnia-Herzegovina |
Durata | 88 minuti |
Regia di | Giovanni Virgilio |
Attori | Francesca di Maggio, Federica De Benedittis, Carmen Giardina, Isabel Russinova, Alessio Vassallo Ignazio Barcellona. |
Uscita | giovedì 22 ottobre 2015 |
Distribuzione | ASAP Cinema Network |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,09 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 26 ottobre 2015
La colonna sonora vede la partecipazione di Erica Mou con la canzone "La Bugia Bianca", scritta appositamente per il film.
CONSIGLIATO SÌ
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La vita di Veronika è scandita da ritmi regolari e rassicuranti. Le sue giornate si susseguono tra università e lezioni di violoncello, la sua grande passione. Vive in un piccolo borgo della Serbia dove tutti si conoscono e in cui raramente succede qualcosa di particolare. Quella della ragazza è però solo una pace apparente, fatta di omissioni e verità scomode, dove aleggia il fantasma terribile della guerra di Bosnia Erzegovina di 20 anni prima. Sarà l'arrivo di una ricercatrice che all'epoca si era attivata per mantenere desta l'attenzione sugli stupri etnici (ora considerati crimini contro l'umanità) a riaprire ferite dell'animo che qualcuno voleva dimenticare.
Non mancano dei punti deboli in questo film davvero indipendente. A partire da alcuni accenti regionali che compaiono all'improvviso quando per convenzione si vorrebbe che una vicenda ambientata in Bosnia Erzegovina vedesse dialoghi con un italiano perfetto. Per seguire poi con una colonna sonora originale sicuramente di qualità ma distribuita a piene mani fino a quello che in inglese si definisce 'goof': un pullman bosniaco le cui scritte interne sono in italiano. Questo però non intacca il senso complessivo di un'operazione rischiosa in cui hanno trovato difficoltà registi con alle spalle una carriera decisamente più ampia di quella di Giovanni Virgilio. Basti pensare ad Angelina Jolie ( Nella terra del sangue e del miele) o a Sergio Castellitto (Venuto al mondo) per comprendere come la tragica storia di quella guerra sia difficile da leggere da parte di chi non appartiene a quelle terre martoriate.
Ma è proprio l'essersi assunto questo rischio che attribuisce valore a un'opera in cui si sente la sincerità del desiderio di riportare al centro dell'attenzione gli orrori che videro migliaia di donne vittime di stupri e torture. È importante anche perché le cronache dei nostri giorni ci informano che in questa terza guerra mondiale frammentata (definizione di Papa Francesco) sono ancora loro quelle che pagano il prezzo più alto anche se ad altre latitudini e in diversi contesti culturali. Le bugie bianche, le verità nascoste, il non detto non sempre tornano a vantaggio di chi si vorrebbe proteggere perché quando poi la verità emerge il danno può essere ancora più elevato. Un passato così carico di violenza efferata non può essere cancellato dalla memoria collettiva per finire con l'essere conservato nei rimorsi o nelle angosce segrete dei singoli. Virgilio ne è convinto e la vicenda che porta sullo schermo, passando attraverso le storie di donne giovani e meno giovani, diventa testimonianza sincera da parte di chi non vuole dimenticare per cercare di opporre un argine di civiltà al ripetersi di questi orrori.
Dò 5 stelle da spettatrice ma soprattutto da donna. Ho visto l'anteprima del film a Catania quest'estate. Per fare un grande film ci vuole sempre una grande intuizione, ed è ciò che prima di tutto rende speciale questo film secondo me. L'intreccio nell'intreccio non lascia spazio a stereotipi, a frasi fatte, alle "solite" tematiche. I due temi si scoprono e scorrono all'unisono: il male di una guerra [...] Vai alla recensione »
Ho assistito a inizio settembre all'anteprima della pellicola, avvenuta presso il Cinema Corsaro di Catania. Il film è stato stupendo! Sì, “stupendo” del senso puro e proprio della parola: perché mi ha stupito. Non è facile trattare e svolgere un tema come quello dello stupro etnico e delle adozioni. Un tema che, a dirla con tutta onestà, non conoscevo affatto.
Ho visto questo film spinto dalla curiosità e dal grande movimento che si era creato sui social network. Benché si parlasse di un film fatto da giovani con grandi sforzi tra tante difficoltà, posso dire di aver visto un film sociale di buona qualità, che affronta il tema della guerra in Bosnia in maniera diversa rispetto a quanto fatto in altri film tipo "venuto al [...] Vai alla recensione »
Ottimo film, ben fatto, trama che colpisce per i dettagli storici che emozionano e toccano le sensibilità di tutti. Un messaggio finale determinato e risoluto, che induce alla riflessione sugli atteggiamenti e i comportamenti che certe condizioni di vita impongono, non soltanto riferendosi al contesto della guerra narrata e alle circostanze ignobili di intere famiglie distrutte, ma anche agli [...] Vai alla recensione »
Ho visto il lungometraggio e mi è piaciuto molto. I punti salienti del film sicuramente sono stati gli eventi della guerra bosniaca e la non rilevazione dellaadozione della ragazza. Socialmente il film è da divulgare sia ai giovani che agli altri, perché la verità, al momento giusto, si deve rivelare per evitare eventuali incomprensioni.
...perchè aldilà di tutto credo che parlare di certi argomenti è sempre un bene. E' l'unico modo per cercare di evitare che quelle cose orribili - non così lontane nel tempo e nello spazio da noi - accadano di nuovo. Il fatto che lo abbiano fatto dei giovani attraverso altri giovani è bello. Ho visto il film per caso e ne sono stata felice.
Difficile per un Regista cosi giovane affrontre questo tema,affronta una tematica poco conosciuta non con poche difficoltà, leggere sbavature ma nel complesso un buon film da vedere e sostenere, ottime le musiche che si mescolano in maniera efficace alla trama del film che inizia lento ma che esplode nel finale.
Che stranezza, un film italiano ambientato nella Bosnia d'oggi. Dove sono ancora evidenti le tracce della guerra civile che nel 92 sconvolse l'allora Jugoslavia. Protagonista la giovane Veronika, che studia all'università e va a lezione di violoncello. Vive con i genitori, una madre possessiva e un padre senza personalità. Quasi per caso la ragazza scopre una dolorosa verità che spunta dal passato. [...] Vai alla recensione »
Un piccolo film indipendente torna sul dramma degli stupri etnici in Bosnia. Opera prima di Giovanni Virgilio la bugia bianca è quella con cui Maia (una eredibile Isabel Russinova) cerca di coprire la verità alla figlia Veronika, per cui ha creato una vita ovattata ira lezioni di musica e studio. Il film racconta la Bosnia di oggi nell'ottica dei giovani, uguali ai loro coetanei di tutto il mondo, [...] Vai alla recensione »