Titolo originale | One Chance |
Anno | 2013 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna, USA |
Durata | 103 minuti |
Regia di | David Frankel |
Attori | James Corden, Alexandra Roach, Julie Walters, Colm Meaney, Mackenzie Crook Valeria Bilello, Trystan Gravelle, Sion Tudor Owen, Jemima Rooper, Alex MacQueen, Miriam Lucia, Stanley Townsend, Maria Del Monte (II), Duccio Camerini, Luca Fiamenghi, Giandomenico Cupaiuolo, Stefano Sparapano, Christopher Bull, Ewan Austin, Ieuan Chakrabarti-Adams, Rhys Coxley, Sally Scott, Di Botcher, Morgan Walters, Jason May, Simon Naylor, Ed Gaughan, Grahame Fox, Dan Wilder, Robert Gwyn Davin, Alex O'Neill, Triserial Abgott, Ceri Mears, Philip Howe, Ann Beach, Gareth Gwyn-Jones, Melanie Kilburn, Abigail Hamilton, Lee Mengo, Dafydd Hywel, Helen Griffin, Kylie Watt, Martin Nelson, Simon Coleman, Kathryn Drysdale, Reggie Yates, Asli Bayram, Villa Kula, Airlie Scott, Matthew Ashforde, James Ashton. |
MYmonetro | 2,72 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 29 aprile 2016
One Chance - L'opera della mia vita è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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CONSIGLIATO SÌ
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Paul Potts fin da bambino ha maturato una passione per il canto lirico che, insieme al suo aspetto fisico, lo ha reso bersaglio del bullismo dei coetanei. Questo però non è bastato per farlo desistere e, nonostante i numerosi ostacoli che ha trovato sul suo cammino, è arrivato a vincere la prima stagione di "Britain's Got Talent" e ad incidere il suo primo cd che ha venduto oltre due milioni di copie.
David Frankel se ne intende di complicazioni che insorgono nella vita delle persone e della loro possibile soluzione. Ce lo ha dimostrato con Il diavolo veste Prada e, a seguire, con Io & Marley così come sa in quale modo trattare i 'tipi strani' (vedasi in proposito Un anno da leoni). La biografia di Paul Potts si presentava quindi come un soggetto ideale per la sua vena creativa. Un venditore di telefoni cellulari, in una cittadina in cui l'attività lavorativa ruota attorno a una fonderia, tanto convinto della propria voce quanto insicuro sul piano dell'autostima che arriva alla notorietà non solo nazionale: cosa volere di più? Frankel si è messo all'opera e ha saputo toccare tutti i tasti giusti per suscitare partecipazione e anche (perché negarlo?) un po' di pathos emotivo.
Ha però fallito su due versanti. Su un piano strettamente cinematografico si è fatto soverchiare da almeno due modelli, non a caso made in Britain: Billy Elliott e, ancor prima, Full Monty. Gli elementi di base vengono riproposti come copia conforme: l'ambiente operaio, il genitore ostile, i coetanei che dileggiano, il personaggio che comprende e sostiene e via elencando. Nessuno dubita che nella vera vita di Potts si siano susseguite le stesse vicissitudini e le stesse occasioni ed opportunità. Quello che lascia perplessi è che vengano raccontate in forma fiabesca, con in aggiunta quel tanto di stereotipo sull'Italia che ci propone a Venezia una nonna napoletana verace e un bacio in Piazza San Marco e con una struttura narrativa che, presupponendo come è ovvio, la consapevolezza da parte dello spettatore dell'happy end, finisce con il privilegiare più che l"one chance" (come da titolo del primo cd di Potts) l'"one direction" del vissero felici e contenti.