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Ultimo aggiornamento martedì 25 aprile 2017
Argomenti: Fast and Furious Auto da corsa
Vin Diesel torna ancora una volta protagonista di Fast & Furious 8 insieme a Dwayne Johnson. In Italia al Box Office Fast & Furious 8 ha incassato 14,7 milioni di euro .
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Dom e Letty, felicemente sposati, si godono la meritata luna di miele a Cuba, tra corse a rotta di collo e propositi di allargare la famiglia. Finché Dom non viene avvicinato da una misteriosa e affascinante donna: questa si rivelerà una pericolosa terrorista, con in mano informazioni sufficienti per obbligare Dom a lavorare per lei. E quindi, fatalmente, a lavorare contro la propria "famiglia" allargata.
Inutile auspicare un impossibile ritorno alla semplicità degli inizi della serie. Altrettanto vano ipotizzare un'evoluzione sorprendente della stessa. Esaurito il pathos legato alla scomparsa di Paul Walker e alla difficoltà narrativa ed emotiva di gestire la sua dipartita e ricostruire il franchise dalle fondamenta, a Fast & Furious 8 viene assegnato solo il compito di perpetuare, di rendere la serie codificata e potenzialmente infinita.
Non a caso da corsa di strada che era si avvicina sempre più a 007 o alle sue filiazioni, tra terroristi sovranazionali (tra Spectre e Cypher il passo è breve) e agenzie di controspionaggio, con tanto di MI5 in prima linea. Ma si sente il bisogno di un altro 007? Per di più costellato di battutine da pausa caffè e caratterizzazioni sub-caricaturali di eroi e cattivi (una Charlize Theron nei panni dell'infallibile, ma assai poco credibile, hacker)? Persino il più adrenalinico, testosteronico e privo di pretese artistiche tra i franchise ha bisogno di stabilire una complicità con lo spettatore, che permetta a quest'ultimo di spegnere l'allarme legato alla soglia del verosimile e accettare di stare al gioco. In Fast & Furious 8 questo (fondamentale) passaggio non accade.
Non è solo una questione di essere più grande e più rumoroso - cosa che indubbiamente l'ottavo episodio della serie è, tra code di auto senza pilota che diventano un'arma e duelli tra veicoli su quattro ruote e sottomarini nucleari. Ciò che ha reso speciali le vicende di Dominic Toretto e soci è principalmente una questione di spirito e di passione. Ed è lo sguardo a tradire Letty/Michelle Rodriguez o Dom/Vin Diesel e la vacuità dei loro personaggi, come se il gioco in questione fosse durato troppo. Risultano così involontariamente comici i momenti in cui Letty deduce dagli occhi di Dom se si tratta di reale tradimento da parte sua oppure no, perché a crederci non sono più né l'uno né l'altro. E così via, tra riappacificazioni frettolose tra arcinemici e legami fraterni intercambiabili di una sceneggiatura sciatta e contradditoria, che pare riscritta all'infinito solo per accontentare le esigenze discordanti di alcuni (forse i litigi sul set tra Dwayne Johnson e Vin Diesel?).
In sostanza a rimanere, dopo la visione di Fast & Furious 8, è troppo poco: sprecati o nulli i personaggi nuovi, in primis Helen Mirren; debordanti e scarsamente coinvolgenti le troppe sequenze action. Si salvano solo un gustoso omaggio a John Woo - la sparatoria con bambino in braccio di Jason Statham, mutuata da Hard Boiled - e l'incipit a Cuba - quintessenza dello spirito della serie, tra corpi di ragazze al sole e motori rombanti - da un naufragio che, se anche non si traducesse in un calo al botteghino, sembra spegnere ogni velleità di incidere nell'immaginario per una serie in crisi di identità.
Film di corse è una definizione che va un po' stretta alla saga di Fast & Furious. Nonostante le macchine siano sempre presenti e tutto, anche ciò che sarebbe più comodo fare a piedi, viene effettuato seduti al volante, la saga non è più un poliziesco ambientato nel mondo delle corse illegali, ma ha ingrandito la sua dimensione fino a giocare in un campionato tutto suo.
Tre film senza un filo conduttore vero e poi, dal quarto in poi, una struttura più riconoscibile e una pianificazione più accurata, Fast & Furious ha preso forma come saga mentre il cinema stava cambiando e si è adeguato in corsa. È partito con dei sequel classici per allargarsi e diventare franchise, cioè un piccolo universo in cui le avventure dei personaggi sono costanti per tono, look e ritmo, a prescindere dal regista. Come una serie televisiva dal costo astronomico.
Eppure, nonostante la loro sovrapresenza, sempre di meno sono le macchine a contare, sempre più sono un elemento decorativo utile a "riconoscere" la serie fin da subito. La filosofia del pilota d'auto fuorilegge diventa quella del grande criminale internazionale, con un rapporto ambivalente nei confronti della legge, che di capitolo in capitolo ha finito per diventare altrettanto "potente", muscolosa ed esagerata quanto i criminali con l'aggiunta di Dwayne Johnson.
E come in una festa ben riuscita a cui tutti desiderano partecipare, la saga ha cominciato ad attirare sempre più attori, aggiungendo in ogni capitolo un nuovo volto tra i villain (pronto ad uscire dalla finestra alla fine del capitolo e rientrare dalla porta dalla parte dei buoni), creando un concetto meta-cinematografico di famiglia.
La "familia" di Dominic Toretto, è una famiglia allargata che comprende i sodali e gli alleati, gli amici e i nemici che diventano amici. Tutti quelli che lavorano con Dominic diventano familia, entrano nel clan, partecipano ai barbecue di fine film e hanno assicurata la protezione nel film successivo. Tra Quei bravi ragazzi e La casa nella prateria, la familia è un concetto che si allarga fino a diventare extrafilmico, come ha dimostrato la morte di Paul Walker. Membro della serie fin dal primo capitolo, aveva legato il suo nome indissolubilmente al franchise e la sua dipartita è stata piantata non solo nel mondo reale ma anche in quello di finzione, con un finale in computer grafica dell'ultimo film, che suggerisce l'ascesa al cielo in auto (da corsa) bianca.
La familia è il mondo produttivo di Fast & Furious, che diventa mondo di finzione, oltre il concetto di famiglia allargata come lo conosciamo nel mondo reale, e finendo per comprendere un cast di star che aderiscono a partecipare ad un film e aderire ad un ampio progetto.
Non è un caso che per il nuovo capitolo, dal cui trailer si evince che Dominic Toretto, il capofamilia, ha tradito tutti alleandosi con una terrorista informatica (Charlize Theron, la nuova aggiunta di peso), ad essere in pericolo non sono tanto le vite dei singoli quanto l'unità della familia. Il voltafaccia inspiegabile lascia tutti sgomenti e come in un melò, o meglio come in una soap opera classica, suggerisce che ci sia qualcosa di più grande dietro, che Toretto sia costretto o abbia un piano più grande che non possa rivelare. Ricatti, piani segreti orditi alle spalle di tutti, trame e sotterfugi, è il melodramma "familiare". Fast & Furious 8 poi, promette di giocare molto anche con i sentimenti più esagerati e debordanti, in piena continuità con l'ascesa iperbolica degli ultimi anni che sembra avergli assicurato un posto d'onore nei botteghini asiatici.
Hollywood ha capito che se vuole conquistare i cuori di tutto il mondo (non solo quello occidentale) deve lavorare ad un livello più basso e istintivo, mettere in scena una società leggermente meno evoluta quanto a parità dei sessi (Jurassic World è emblematico), personaggi definiti con maggiore chiarezza (ogni membro della familia ha una funzione specifica) e interazioni sentimentalmente grossolane e espressioniste. Questo va accoppiato ad un livello di spettacolo superiore a quello cui il cinema americano ci aveva abituato e più vicino agli standard del cinema di Hong Kong e (ora) cinese. Auto che trascinano casseforti in giro per Rio, auto che sfondano la finestra di un grattacielo ed entrano nel palazzo adiacente, auto che fuggono da un aereo che esplode e auto che (nel nuovo film) scappano sul ghiaccio dall'emergere di un sottomarino che le insegue. Tutto fatto realmente nei limiti dell'umano, con quanta meno computer grafica è possibile.
Esplosioni esagerate affiancate ad urla, pianti, tradimenti, svelamenti e clamorosi ritorni dalla morte, tutto il repertorio più naif che il cinema occidentale sembrava essersi lasciato alle spalle torna prepotente per compiacere il pubblico mondiale.
Così, dopo il ritorno di Michelle Rodriguez, i problemi di memoria cancellata e poi recuperata e le morti clamorose, adesso tocca al voltafaccia del più integerrimo dei membri della familia. La sicurezza più incrollabile sembra aver mollato tutti e il volto della legge, Dwayne Johnson, è finito in galera, proprio lui (ma lì incontrerà un vecchio villain pronto a passare dalla parte dei buoni).
Si capisce così solo ora l'ennesima fuoriuscita metacinematografica della serie, ovvero la finta guerra di dichiarazioni tra Vin Diesel e Dwayne Johnson esplosa qualche mese fa. Il primo aveva dato del "rammollito" al secondo (un insulto che è tale solo nel mondo di Fast & Furious), facendo partire una faida di pubbliche relazioni che ora (se proprio ce n'era bisogno) assume un senso maggiore e sarà concluso da un duello su un ring da wrestling, trionfo del vero che si fa falso, luogo in cui candidati alla presidenza e attori, dimostrano la loro vera potenza, in una rissa finta.
Perché la familia e i suoi sentimenti nell'idea di Fast & Furious non si fermano nel film ma vogliono dare l'illusione di essere una rappresentazione spettacolare di quello che esiste davvero.
FAST & FURIOUS 8 disponibile in DVD o BluRay |
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Quando si sceglie una pellicola facente parte di una saga simile non si deve pretendere l'etica ma l'estetica e la grandiosità degli effetti speciali. La spettacolarità delle vicende automobilistiche cerca linfa in virtuosismi esagerati, dedicati ad un pubblico tendenzialmente giovane ed abituato a navigare su internet alla ricerca di video di inseguimenti la cui [...] Vai alla recensione »
Ci risiamo. Dopo soli due anni dal settimo capitolo di una delle saghe più fracassone e longeve della storia del cinema, la Universal sforna l'ennesimo film con protagonisti Vin Diesel e co., stavolta con F. Gary Grey in cabina di regia, anche se oramai è innegabile che, nonostante i numeri agli incassi, vi sia stato un notevole appiattimento a livello tecnico negli ultimi anni che [...] Vai alla recensione »
Tra i litigi di Jason Statham e The Rock, gli isterismi della "Furiosa" Charlize Theron e le auto-zombi che si sfracellano e cadono a mò di pioggia dai palazzi, l'ottavo capitolo di questa longeva saga partita nel 2001 si fa apprezzare, e nonostante la durata che oltrepassa il confine delle due ore, non annoia e offre un divertimento e un intrattenimento non originale ma comunque [...] Vai alla recensione »
La prima cosa che viene da chiedersi guardando questo film è : come si fa a dirigere una cosa del genere? Auto in fiamme, corse, inseguimenti, tamponamenti, carri armati, macchine-zombie, sottomarini, bombe, elicotteri, missili nucleari, motori, esplosioni; set imponenti tra Cuba, Russia, Islanda, Stati Uniti; un covo di grandi nomi come Dwayne Johnson, Jason Stathem, Charliz [...] Vai alla recensione »
Tre stelle per amore del cinema!...film molto fracassone..molto esagerato..poco incisivo nella storia.Nonostante cio'dovrebbe avere un buon successo anche da noi..certo Fast 4-5-6 sono insuperabili!..il 7 che ha superato il miliardo di dollari e' dovuto a fattori che conosciamo..qui ha ragione my movies..nella negativa recensione..ma visto il momento di crisi del ci ema da noi.
La lealtà verso la famiglia al centro di questo controverso ottavo capitolo della saga più furiosa al mondo. Infarcito dal medesimo cast trasudante muscoli e sex appeal, prende vita la consueta folle corsa contro il tempo per la salvezza dell'umanità intera da una letale organizzazione criminale. Dal caliente asfalto cubano al gelo delle lande sovietiche, ben poco rimane [...] Vai alla recensione »
Uno straordinario e ammiccante déjà vu, una ritmata successione filmica di azioni cut and paste! In una frase, il “Fast & Furious 8” di F. Gary Gray, è questo! La sceneggiatura di Chris Morgan costruisce qualcosa di apparentemente nuovo, ma la materia prima è già stata digerita molte volte dagli amanti dell’action-movie.
Passano gli anni ma il franchise Fast & Furious continua ad essere la saga di corse di auto più attesa di sempre. Questo ottavo capitolo è assolutamente coerente con gli eccessi e con le improbabilità dei suoi predecessori, con un Toretto mitizzato e con dei cattivi cattivissimi. Non c'è molto altro dire, chi non ha amato i precedenti non lo guardi mentre gli [...] Vai alla recensione »
Una cagata pazzesca come avrebbe detto fantozzi, io mi sarei rifiutato di partecipare a una stronzata del genere, quasi meglio i film targati asylum..... Che pena...
Che caos, penso che ci sia di tutto, non e il mio genere, molti adolescenti, un film cosi, magari avere un fisico come Dwayne Johnson, la dea dei muscoli quando sono nato guardava in un'altra direzione, mmmmm ora che ci penso anche la dea dei soldi. Uscendo dal cinema sorridevo quando avvicinandomi alle auto di untima generazione queste lampeggiavano si accendeva l'interno il cruscotto [...] Vai alla recensione »
Giocattolone rumorosissimo e divertente. Chi si aspettava qualcosa di diverso ha bisogno di un medico. Per il suo genere ha tutto il meglio che si possa volere: Vin Diesel, Jason Statham, The Rock, macchine tamarre, tizi tamarri, belle donne inquadrate dal ginocchio alla terza vertebra, esplosioni, inseguimenti, ecc... Non ci si annoia, e tutto sommato non si pretende nulla di più.
ma non mio ma dei produttori. ho letto che il fratello di paul walker entra nella grande famiglia di fast and furious nella parte del fratello di o connor. all'insegna del famoso detto " chi muore tace e chi vive si dà pace "
Mediocre film dell'ormai abusato franchise Fast & Furious. Tutto sempre uguale, azione inverosimile, trionfo di effetti speciali, scene e contesti assurdi in una trama ridicola. Ciò che aveva reso interessante il primo film della saga diretto da Rob Cohen nell'ormai lontano 2001 era l'ambientazione nel mondo delle corse clandestine che animavano le notti di LA.
ho scoperto ora che il regista di fast 8 è lo stesso che diresse nel 2003 "italian job" conosce il genre io ho sempre pensato che la serie fast and furious debbano tutto a "point break"e a"italian job"
Film spettacolare con le scene di azione eccezionali così come la fantasia del sceneggiatore a creare situazioni tanto assurde che riescono ad essere emozionanti e divertenti allo stesso tempo. La presenza di Dwyne Johnson porta, in questo capitolo una ventata di ilarità bilanciata dalla durezza di Jason Statham.Nel complesso bello e...Furious!
Ora che Dom (Vin Diesel) e Letty (Michelle Rodriguez) sono sposati, Brian e Mia si sono ritirati dal gioco e il resto della crew è stato esonerato, il team giramondo sembra aver trovato una parvenza di vita normale finché una donna misteriosa (Charlize Theron) inganna Dom e lo obbliga a lavorare per lei tradendo i suoi amici di sempre. Nuove avventure aspettano il team più veloce del mondo nel nuovissimo episodio di uno dei franchise più di successo.
Finalmente disponibile in home video dal 23 agosto in dvd, blu-ray(TM) e 4k ultra hd con Universal Pictures Home Entertainment Italia, Fast & Furious 8 è arricchito con oltre un'ora di divertenti contenuti speciali.
Dalle coste di Cuba alle strade di New York City, fino alle distese ghiacciate del mare artico di Barents, l'affiatato team gira il globo in lungo e in largo per fermare un anarchico che vuole scatenare il caos nel mondo e per riportare a casa l'uomo che li ha resi una famiglia.
Motori ruggenti, azione, acrobazie non mancheranno in questa saga che torna dopo il tributo commovente a Paul Walker in Fast & Furious 7. Ormai la serie di Fast & Furious è diventata sinonimo di cinema e motori, ripercorriamo insieme cinque film che hanno fatto la storia... a quattro ruote!
Difficile ripartire in quarta dopo quel finale struggente del capitolo 7 in cui il coprotagonista della saga appena deceduto Paul Walker veniva salutato dal leader, nonché produttore, Vin Diesel, il quale silenziò i motori per mettere il turbo alle emozioni. Ma lo show deve continuare e anche Deckard Shaw (Jason Statham) vuole proseguire la sua caccia a Dominic Toretto (Diesel) e la sua banda di criminali [...] Vai alla recensione »
Ebbene, ammettiamolo: non sarà un capolavoro, ma giunto all'ottavo numero Fast & Furious funziona ancora alla grande. Anzi nel tempo la saga è migliorata, arricchendosi di motivi pescati qua e là nell'immaginario dell'action-spy movie, dai James Bond ai Mission Impossible, senza altra pretesa che il puro divertimento di una mirabolante caccia al cattivo a bordo di auto di ogni genere e tipo.
Una battuta come "credevi fosse ancora una rissa di strada" mentre da un'auto in corsa tra i ghiacciai piovono missili ci fa sentire più vecchi: come ci si arriva dipende dal fatto che dalle rudimentali corse d'onore e amicizia di 16 anni fa a oggi sotto i ponti sono passati Otto episodi, e velocità e furia ora sono quelli di un Capitan America nei set di 007 con l'action catastrofica di Batman, inseguiment [...] Vai alla recensione »
Testosterone e telenovelas, motori e sentimento. La saga di Fast & Furious riparte alla grande dopo la scomparsa di Paul Walker, dimostrando di avere ancora molto da dire ai suoi numerosi fan che, puntualmente, dal 2001, anno del primo F&F lo seguono con passione quasi calcistica. Intanto, il film colleziona nuove star come Charlize Theron e Helen Mirren, il che implica un lavoro non facile di «distribuzion [...] Vai alla recensione »
Dopo l'apice rappresentato dal settimo capitolo della serie, l'ultimo con Paul Walker, il marchio Fast & Furious, doveva per forza di cose tentare qualcosa di inedito per scongiurare il rischio/tentazione della ripetizione. Alimentato da una retorica di strada che affonda le sue radici nella cultura hip hop, F&F che all'epoca del lontano capostipite diretto da Rob Cohen era ancora ancorato nel solco [...] Vai alla recensione »
L'ottava su gomma di Vin Diesel è stonata, anzi, steccata. Passi l'assenza del compianto Paul Walker, passi la new entry Charlize Theron quale cattiva incongrua e sbiadita, passino le battute simpatiche dell'ipertrofico Dwayne Johnson, ma a mandare fuoristrada il blockbuster sono due ostacoli insormontabili: il rimaneggiamento drammaturgico ed empatico di Vin Diesel, costretto a passare al lato oscuro [...] Vai alla recensione »
I protagonisti dell'ottava avventura della saga giocano alle macchine a scontro oppure si menano di brutto. Che cosa accade negli intermezzi tra le due occupazioni? Niente, perché non ci sono. O mettono a ferro e fuoco tutto quello che incontrano seminando morte e terrore in tutti coloro che sventuratamente li incontrano sulla propria strada alla guida dei loro bolidi truccati, oppure si massacrano [...] Vai alla recensione »