Titolo originale | The Alienist |
Anno | 2018 |
Genere | Azione |
Produzione | USA |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Jakob Verbruggen, James Hawes, Paco Cabezas, Jamie Payne, David Petrarca |
Attori | Daniel Brühl, Luke Evans, Dakota Fanning, Sean Astin, Martin McCreadie, Eugenia Caruso Ezra Fieremans, Matt Lintz, Antonio Magro, Emanuela Postacchini, Matthew Shear, Douglas Smith, David Wilmot, Q'Orianka Kilcher, Ted Levine. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 20 aprile 2018
Il giornalista John Moore collabora con il dottor Laszlo Kreizler per indagare su un serial killer a New York a fine Ottocento. La serie ha ottenuto 2 candidature a Golden Globes, 1 candidatura a CDG Awards, 1 candidatura a ADG Awards,
CONSIGLIATO N.D.
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Nel 1896 alcuni bambini nel giro della prostituzione e vestiti come ragazzine vengono trovati orribilmente uccisi in vari luoghi di New York, tutti in qualche modo sopraelevati. Dev'essere l'operato di uno psicopatico, ma gli studi sugli assassini seriali non sono ancora nemmeno teoria e gli psichiatri, allora chiamati alienisti, sono visti con estremo sospetto. Sarà Theodore Roosevelt, futuro presidente degli Stati Uniti, qui da poco nominato commissario di polizia a New York, a decidere di fidarsi delle idee del dottor Laszlo Kreizler.
"Tutti i nostri protagonisti sono alienati in qualche modo. Sono persone solitarie perché rappresentano nuove idee e la società non le accetta. Quello che lentamente arrivano a capire è che hanno bisogno l'uno dell'altro e così creeranno una sorta di famiglia surrogata".
Luke Evans
Kreizler è un alienista piuttosto eccentrico, con frequentazioni che a molti appaiono discutibili a partire dal fatto che vive con un servitore nero e una nativa americana muta. Inoltre sceglie di ricorrere all'aiuto di una donna che lavora come segretaria in polizia, a una coppia di ebrei che sono all'avanguardia nello studio dei cadaveri e a un uomo della buona società ma dalla condotta relativamente dissoluta. A questo si aggiunge la spiccata difficoltà di Kreizler nel gestire i rapporti con le altre persone, a causa di una eccessiva schiettezza che metterà a dura prova anche la sua collaborazione con Roosevelt.
Tratta dal romanzo omonimo di Caleb Carr, L'alienista è una miniserie di dieci episodi che ha già avuto notevole successo alla sua prima emissione americana, sul canale via cavo TNT, tanto che si parla di un possibile proseguimento - anche perché Carr ha scritto altri due romanzi sullo stesso protagonista. A differenza di altre serie ambientate in questi anni come Ripper Street o Copper che a sua volta si svolgeva a New York, L'alienista vanta una messa in scena sontuosa e un uso molto vario di location suggestive. Cosa che la differenzia anche dal taglio di The Knick di Steven Soderberg, che guardava alla New York del 1900 con uno sguardo più freddamente analitico e moderno e con una colonna sonora anacronistica.
"Credo che abbiamo creato una sorta di macchina del tempo e trasportato il pubblico nelle strade dell'alba di New York, di cui mostriamo anche il decadente sottobosco criminale, portando gli spettatori in posti che nessuno vorrebbe visitare, tra bordelli e ospedali psichiatrici da incubo come quello di Bellevue. Credo che abbiamo aperto porte che non erano mai state aperte prima".
Jakob Verbruggen
Prodotta da Cary Fukunaga, che non ha però diretto alcun episodio, la miniserie è sceneggiata tra gli altri da Hossein Amini (McMafia) e dal grande John Sayles, mentre per la regia del pilot ci si è affidati a Jakob Verbruggen, regista di serie come The Fall e London Spy. E restando dietro la macchina presa troviamo anche il compositore Rubert Gregson-Williams (Wonder Woman, La battaglia di Hacksaw Ridge, The Crown), il direttore della fotografia P.J. Dillon (Il trono di spade, Vikings), la scenografa Mara LePere-Schloop (Django Unchained, True Detective) e il grande costumista Michael Kaplan, che firma gli abiti di produzioni ambiziose dal classico Blade Runner fino alla nuova trilogia di Star Wars.
Non meno prestigioso è poi il cast, con diversi attori che per la prima volta si cimentano in una serie americana di questa durata, a partire dal protagonista Daniel Brühl, attore tedesco tra i più internazionali, recentemente visto su Netflix in The Cloverfield Paradox e in Concorso alla scorsa Berlino con 7 Days in Entebbe di José Padilha. Al suo fianco il gallese Luke Evans (La bella e la bestia), la ex attrice bambina Dakota Fanning (La guerra dei mondi), e poi in parti minori Brian Geraghty (The Hurt Locker) nei panni di Roosevelt, Matthew Shear e Douglas Smith (Big Love) in quelli dei due coroner, Robert Wisdom (The Wire) e Q'Orianka Kilcher (The New World) tra i membri della servitù di Kreizler.
"Penso che in questa serie ci sia molto di interessante per diverse fasce d'età. Credo che le giovani generazioni diano troppe cose per scontate, come i diritti acquisiti, e solo ora stanno discutendo di ineguaglianza, ingiustizia e del movimento delle donne. Quindi penso che una delle linee narrative principali, che ha a che fare con il ruolo della donna, risulterà molto interessante per il pubblico della mia età e gli farà bene vedere che se non ci si fa valere e non si agisce per cambiare le cose, l'inerzia sociale fa in modo che continuino come sempre. Credo ci siamo molti elementi nella serie da cui il pubblico possa imparare qualcosa".
Dakota Fanning
Concedono poi piccole parti, poco più che camei, due grandi come Michael Ironside, qui nei panni del banchiere J.P. Morgan, e Grace Zabriskie (Twin Peaks). A una produzione davvero impeccabile sotto tutti i punti di vista e in più punti profondamente spettacolare, si unisce una storia solida e un'ambientazione di indubbio fascino, tutti elementi che fanno di The Alienist una delle novità di maggior prestigio di questa prima parte del 2018.
New York,1896. Brutali omicidi coinvolgono giovani ragazzi di strada che si prostituiscono con travestimenti da donna. I cadaveri, uccisi in coincidenza in giorni nel quale vengono celebrate ricorrenze cristiane, vengono trovati sempre in posti elevati o con qualcosa che ha a che fare con l'acqua; i cadaveri sono senza occhi e con il ventre lacerato, con organi asportati.
Salve, L'Alienista e' a mio parere un gran bel prodotto. Gli attori principali sono davvero molto bravi:Daniel Bruhl gia' visto in Rush nei panni di Niki Lauda qui conferma il suo talento. Dakota Fanning e' sempre una certezza come attrice, ma non credo ci si potesse aspettare di meno da chi quando era una bambina gareggiava in bravura con Sean Penn in "Mi chiamo Sam"! Bravo [...] Vai alla recensione »