Titolo originale | Ghostbusters: Afterlife |
Anno | 2021 |
Genere | Azione, |
Produzione | USA |
Durata | 124 minuti |
Regia di | Jason Reitman |
Attori | Finn Wolfhard, Carrie Coon, Mckenna Grace, Annie Potts, Paul Rudd Bill Murray, Dan Aykroyd, Sigourney Weaver, Ernie Hudson, Celeste O'Connor, Logan Kim, Bob Gunton, J.K. Simmons, Shawn Seward, Billy Bryk, Sydney Mae Diaz, Hannah Duke, Bokeem Woodbine, Paulina Alexis, Marlon Kazadi, Chiara Petersen, Danielle Kennedy, Artoun Nazareth, Crystal Roseborough, Dusan Rokvic, Emma Portner, Stella Aykroyd, Kim Faires, Josh Gad, Shohreh Aghdashloo. |
Uscita | giovedì 18 novembre 2021 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,21 su 22 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 15 novembre 2021
Un nuovo capitolo del franchise diretto da Jason Reitman, figlio del regista Ivan Reitman. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, 1 candidatura a ADG Awards, In Italia al Box Office Ghostbusters - Legacy ha incassato 2,5 milioni di euro .
Passaggio in TV
domenica 24 novembre 2024 ore 21,30 su TV8
CONSIGLIATO SÌ
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Due notizie raggiungono quasi contemporaneamente Trevor, Phoebe e la loro mamma: la morte del nonno che non hanno mai conosciuto e l'ingiunzione di sfratto. Caricare in macchina tutto ciò che hanno e trasferirsi nella vecchia fattoria del nonno sembra dunque l'unica opzione possibile. Sperduta nel bel mezzo del nulla, in una zona quotidianamente scossa da inspiegabili terremoti, la nuova casa, come ogni vecchia magione che si rispetti, pullula di segreti: strani rilevatori di energia, nascondigli nel pavimento, e una curiosa automobile, coperta di polvere, targata Ecto-1.
Le ragioni della riproposta del cult di Ivan Reitman alla generazione di Stranger Things affondano com'è ovvio nella sfera economica e in una complessa rete di previsioni a tanti zeri, ma ciò non ci impedisce di reagire da romantici e vedere in quest'operazione la salutare costruzione di un ponte tra generazioni, che si può percorrere in entrambi i sensi di marcia, dal classico del 1984 ad oggi oppure all'indietro, per andare a disseppellire un antico tesoro sepolto, intercettando vere e proprie apparizioni, fantasmatiche e sorprendenti.
D'altronde Ghostbusters: Legacy è anche questo: un passaggio di testimone da padre a figlio, in sede di regia, e un viaggio del secondo nel tempo del primo, attraverso un lavoro sulle fonti - le VHS, le clip incorporate da YouTube, col riposizionamento semantico che comporta - che entrano organicamente a far parte della materia del film, in uno scambio tra analogico e digitale che è presente in tutto il testo e nel sottotesto tematico, e si traduce visivamente in un'estetica steampunk, che combina anacronistico e contemporaneo.
Un ritorno ben giocato, dunque, perché presentato come un'esperienza nella quale scoperta e riscoperta convivono felicemente, per pubblici diversi, grazie anche alle giuste intuizioni di scrittura, che guardano a classici più recenti come "Spiderwick" (il trasferimento nella magione diroccata dovuto ai problemi di famiglia e in particolare alla latitanza della figura paterna) o anche "Jumanji", citato nella scena del Walmart, per il ruolo degli oggetti che consentono la transizione e per il modo in cui gli elementi originari, pur rimanendo gli stessi (tornano infatti Gozer, il Mastro di Chiavi, il Guardia di Porta, ma anche Ivo Shandor e l'omino di Marshmallow), dimostrano di poter sopportare felicemente sempre nuove incarnazioni.
Ogni generazione, insomma, può avere i suoi Ghostbusters, ci dice il film di Jason Reitman, perché il mondo ne avrà sempre bisogno. Ieri erano Peter, Ray, Egon e Winston, oggi sono la giovanissima Phoebe, che adora la scienza, suo fratello Finn "Trevor" Wolfhard, che di soprannaturale ha già sentito parlare altrove, alle prese con il Sottosopra, e la bella Lucky e il simpatico Podcast, i cui file audio serviranno forse un giorno come fonti storiche orali in una nuova avventura.
La cosa più difficile da credere è che i protagonisti di oggi abbraccino il mistero e il pericolo con tanta scioltezza, disabituati come sono (stati) a sporcarsi le mani e a non aver paura. Perché le generazioni cambiano anche sotto quest'aspetto, e non si può non cogliere l'ironia con la quale il professor Grooberson di Paul Rudd intrattiene i suoi piccoli studenti con le visioni di "Cujo" e Chucky, reperti di un tempo in cui i ragazzi se ne cibavano a merenda, oggi improponibili ad un pubblico di quell'età, se non sotto forma di inside joke.
Trent'anni dopo gli eventi narrati in Ghostbusters 2, Callie Spengler si trasferisce con i due figli Trevor e Phoebe (nipoti di Egon) in campagna, presso la cittadina di Summerville, dove nonno Egon ha lasciato loro la proprietà di una fattoria semidiroccata. Qui, i due ragazzi scoprono man mano il legame che li unisce al nonno e quindi a tutta la squadra di Acchiappafantasmi di cui il dr. Spengler faceva parte, formata ovviamente anche dai dottori Venkman, Stantz e Zeddermore. Contestualmente, sembra che ci sia una certa agitazione sotto terra, proprio al di sotto di Summerville, che ogni giorno sperimenta scosse di assestamento e tremolii nonostante non sia costruita sopra una faglia sismica. Aiutati anche da un loro insegnante di scuola, il professor Grooberson, Trevor e Phoebe iniziano a indagare su questo mistero che, forse, non è del tutto scollegato dalla professione del loro celebre nonno.
Per la regia di Jason Reitman, figlio di quell'Ivan che firmò i primi due - indimenticabili - capitoli degli anni 80, tornano per la terza volta su schermo i Ghostbusters originali tranne il compianto Harold Ramis, scomparso nel 2014.
Il film è quindi un vero e proprio sequel più che un reboot o uno spinoff, perfettamente in continuità con la storia raccontata nei primi due film di cui, anzi, alcuni attori presenti in questa nuova produzione si sono dichiarati fan assoluti (come lo stesso Reitman, che al netto del coinvolgimento famigliare con il franchise, ha assicurato di adorare il mondo di Ghostbusters quanto chiunque sia cresciuto negli anni 80).
Il regista ha anche dichiarato che questo film gioco forza non farà menzione del Ghostbusters girato nel 2016, il reboot al femminile diretto da Paul Feig.
Riprendono quindi dopo trent'anni i rispettivi ruoli Bill Murray, Dan Aykroyd ed Ernie Hudson ma sono parte integrante della rimpatriata anche Sigourney Weaver e Annie Potts (è la segretaria Janine, personaggio amatissimo dai fan del franchise). I veterani, però, fungono da rinforzo ai nuovi protagonisti di questo terzo/quarto (se si conta anche il film del 2016) capitolo della serie perché in realtà i ruoli principali - quelli dei due fratelli Spengler Trevor e Callie - sono ricoperti da Finn Wolfhard e Mckenna Grace. Nelle vesti della loro madre Phoebe troviamo Carrie Coon e infine c'è Paul Rudd nella parte del prof. Grooberson.
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“Ghostbusters: Legacy” è un film di tante toccanti eredità, il “legacy” del titolo italiano, dei suoi registi, da Ivan a Jason Reitman, alla sua anima generazionale, nel presentarsi cioè dagli spettatori dei primi due episodi negli anni ’80 agli adolescenti del 2021. La pellicola continua (vale come sequel ma anche come un reboot, oltre [...] Vai alla recensione »
Ghostbusters Legacy è impostato come un lungo teen movie: i ragazzi scoprono la casa, trovano cose, prendono coscienza, eccetera. Un teen come tanti. Quando appare il primo ghostbuster gli applausi in sala sono anche di liberazione: dopo oltre un’ora di coming of age dei nuovi acchiappafantasmi. Poi certo, torna Gozer il gozeriano, il Mastro di Chiavi e il Guardia di Porta.
Egon Spengler è morto nella sua spartana tenuta di campagna. La figlia Callie, in difficoltà economiche e con due figli al seguito, è costretta ad abbandonare l'appartamento di città per trasferirsi proprio a Summerville, nella modesta abitazione ereditata da un padre che quasi non ha conosciuto. Madre e figli iniziano una nuova vita nella desolata cittadina, famosa [...] Vai alla recensione »
La 12enne "nerd" Phoebe, insieme al fratello Travor e alla madre, vengono sfrattati di casa perché inadempienti con il proprietario. E così, sono costretti a trasferirsi in una casa di campagna del nonno, a Summerville, un piccolo paesino dove la noia regna sovrana. La casa è alquanto fatiscente, mentre del proprietario si ricorda solo che fosse un tipo solitario, chiamato "zappaterra".
Bellissima prova cinematografica e tanto, tanto rispetto per le pellicole precedenti. A me questa "eredità" è piaciuta molto e la trovo molto coerente con tutto, tanto da pensare veramente a dei "sequel" nuovi, ma che nulla possono togliere ai precedenti episodi. I ragazzi, nuova linfa vitale per la serie, le vecchie glorie, ben inserite e possibilmente utilizzabili [...] Vai alla recensione »
"Ghoistbusters. Legacy"(Jason Reitman, soggetto "classico"di Dan Ayroyd e HArold Ramis, screenplay di Jason Reitmna e Gil Kenan, 2021)recupera i personaggi classici, i"vecchi"Ghostusters degli anni 1989 e racconta una storia di una nuova"invasione di fantasmi", con la debita reaqzione di becchi e nuovi(solo in seguito dei vecchi)GHostbusters, appiunto.,&nb [...] Vai alla recensione »
Dopo il pessimo reboot al femminile del 2016,un film che si ricollega ai 2 originali diventando di fatto un terzo sequel che recupera parecchie caratteristiche del capostipite(dalle musiche alle creature a Gozer con lo stesso look androgino,e c'è anche la celebre battuta "Who you're gonna call?").Co-sceneggiato dal regista e co-prodotto dal padre Ivan Reitman(scomparso l'anno [...] Vai alla recensione »
Terzo capitolo della saga, questo sequel (...che qui vedo apprezzato ma anche da alcuni criticato) a me non dispiace. Premetto che negli ultimi anni ho avuto modo di criticare molte sceneggiature e molti sceneggiatori per bislacche idee che avevano avuto, forse con l'intenzione di sorprendere a tutti i costi, ma che invece apparivano (ai miei occhi) come forzature o storie senza capo nè [...] Vai alla recensione »
Come seguire le mode e farne un film pessimo, ecco la dimostrazione. Quando un film che ha incantato milioni di persone diventa una storiella dà teenager. Mal realizzato con storia di base copia e incolla dal passato. Livello grafico assolutamente basso con effetti speciali che rasentano la mediocrità. Unica nota positiva l'aver non cambiato l'aspetto dei nostri cattivi.
Come seguire le mode e farne un film pessimo, ecco la dimostrazione. Quando un film che ha incantato milioni di persone diventa una storiella dà teenager. Mal realizzato con storia di base copia e incolla dal passato. Livello grafico assolutamente basso con effetti speciali che rasentano la mediocrità. Unica nota positiva l'aver non cambiato l'aspetto dei nostri cattivi.
Come seguire le mode e farne un film pessimo, ecco la dimostrazione. Quando un film che ha incantato milioni di persone diventa una storiella dà teenager. Mal realizzato con storia di base copia e incolla dal passato. Livello grafico assolutamente basso con effetti speciali che rasentano la mediocrità. Unica nota positiva l'aver non cambiato l'aspetto dei nostri cattivi.
Tralasciando ( ma anche no ) i soliti protagonisti bambini che fanno cose impossibili per la loro età, ma anche tutto il resto è mediocre e la trama ripetitiva. Certo, è bello rivedere alla fine i vecchi protagonisti, ma non basta certamente a risollevare un film mediocre, solo per bambini.
Molto più di tante altre minestre riscaldate che negli ultimi anni hanno cercato invano di riproporre e spolverare vecchi miti cinematografici di generazioni ormai brizzolate. Mentre quasi sempre si sente solo un sapore sciapo di minestra stantia riscaldata, questa opera di Reitman trova brillantezza, mistero e ironia per regalare divertimento e proporre un cast di giovani "strani ragazzi" [...] Vai alla recensione »
Manca tutto. Manca l'ironia, manca la novità, mancano gli attori. Hanno riesumato i vecchi, alla fine, ma risultano patetici. E' diventato un film per bambini, chefine ingloriosa per un film che ha fatto divertire generazioni.
Manca tutto. Manca l'ironia, manca la novità, mancano gli attori. Hanno riesumato i vecchi, alla fine, ma risultano patetici. E' diventato un film per bambini, chefine ingloriosa per un film che ha fatto divertire generazioni.
E per ragazzini, spero almeno che vi abbiano pagato bene.
Film fatto in modo garbato...cast azzeccato....camei dei vecchi coerenti e commoventi....non le cagate fatte con il ghostbusters al femminile. Il riavvio c'è stato...ora avanti con il numero 4...
Sono Maria. Sono solo. appena trasferito. noioso nei fine settimana in inverno. Voglio incontrarti. scrivimi sul sito bit.ly/3kXVZfW
“Ghostbusters: legacy” (Ghostbusters: Afterlife, 2021) è il nono lungometraggio del regista canadese Jason Reitman. È finalmente arrivato il vintage tanto atteso. O meglio di cui da tempo si vociferava un seguito, un remake o un rebot. Alla fine un termine vale l’altro. Dal 1884 al 2021 sembra passata un’eternità.
“Ray quando qualcuno ti chiede se sei un Dio, tu gli devi dire di sì!”. È questa una delle battute più famose del cinema, quella che Ernie Hudson rivolge a Dan Aykroyd in Ghostbusters, il film sugli Acchiappafantasmi diretto da Ivan Reitman nel 1984. Per Wiston, Ray avrebbe dovuto dare una risposta diversa, una di quelle che però non vengono in mente quando una divinità sumera del 6000 a.C, Gozer il Gozeriano, ti domanda se sei un Dio. Ma se nella vita non si può modificare il passato e cambiare le proprie risposte, nel cinema invece questo è possibile. Non lo dimostrano forse gli ultimi anni di reebot, sequel e remake che affollano i nostri schermi? Film che omaggiano e rileggono le immagini che sono state. Ghostbusters - Legacy - disponibile in streaming su Chili - entra a pieno titolo a far parte di questa ondata, trattandosi di un vero e proprio sequel di Ghostbusters II, questa volta messo in scena da Jason Reitman, figlio del regista che agli Acchiappafantasmi ha dato i natali.
Pronti per le sale il 10 luglio del 2020, a causa della pandemia i protagonisti di questo terzo film, Callie e i suoi due figli Phoebe e Trevor, sono arrivati sul grande schermo il 18 novembre del 2021. Dopo esser rimasti senza un soldo i tre si trasferiscono nella desolata Summerville, in una macabra fattoria persa nel nulla, unica eredità del padre di Callie, nonno dei ragazzi. Ed è lì che la piccola amante della scienza Phoebe trova uno strano oggetto sotto il letto. Oggetto che al corso estivo scolastico desta l'entusiasmo del professor Grooberson: quell'aggeggio gli sembra una copia perfetta di quelli con cui gli Acchiappafantasmi negli anni 80 avevano salvato New York, assediata dagli spiriti.
Grooberson è sconvolto del fatto che Phoebe non sa chi siano gli Acchiappafantasmi e gli mostra un video su Youtube, che altro non è che una scena del film del 1984, palesando così l'operazione “nostalgica” sottintesa a questa corsa al reebot, al remake e al sequel. E al revival anche, andandosi Ghostbusters - Legacy a inserire in pieno nella tendenza che da Stranger Things in poi ha caratterizzato una parte delle nostre recenti visioni, e cioè il grande amore per gli eighties. Non a caso ad interpretare Trevor c'è Finn Wolfhard, il Mike di Stranger Things. Inoltre, da dove potrebbe essere uscito Podcast, nuovo amico di Phoebe, se non da I Goonies di Richard Donner?
E dai suoi predecessori Ghostbusters - Legacy riprende anche una certa poliedricità di generi, ed oltre ad essere un film fantastico e d'avventura è in gran parte soprattutto una commedia, ricalcando quei toni comici (qui condotti da Paul Rudd nei panni di Grooberson) a cui Reitman padre diede la precedenza in scrittura, scegliendo il suo cast da quel bacino inesauribile di risate che fu e tutt'ora è il Saturday Night Live. Doveva esserci infatti accanto a Dan Aykroyd anche John Belushi, star insieme a lui del SNL, morto però poco prima dell'inizio delle riprese del film. Ed è storia nota che Slimer, il fantasma verde ghiottone, fu un omaggio voluto da Dan Aykroyd e Harold Ramis al Belushi di Animal House. Così, per far rivivere un amico morto troppo in fretta. Perché c'era allora e c'è oggi, un grande amore per il cinema e per i suoi superpoteri, come quello di sconfiggere l'intransigenza della morte. Ma anche la possibilità di rileggere il vecchio con gli occhi del nuovo.
E così dopo il Ghostbusters tutto al femminile di Paul Feig, anche Reitman figlio sceglie una protagonista donna, portando avanti un discorso cardine nella Hollywood di oggi. Ma rimanendo anche fedele alla sua cifra stilistica fin dai tempi di Juno, e cioè scegliere personaggi femminili potenti e anticonformisti. Perché è anche questa la forza di Ghostbusters - Legacy e del cinema tutto: far vedere come il tempo scorre e come, dai padri ai figli, tutto cambia pur rimanendo uguale.
Il dubbio che si pone davanti alla visione di Ghostbusters: Legacy (ma il titolo originale recita Afterlife), più se considerarlo un Ghostbusters 3 o un reboot dell'originale, è il seguente: si può rifondare un mito? Perché questo è il punto dell'opera di Jason Reitman, figlio di Ivan Reitman regista del film del 1984, che esegue un passaggio di testimone famigliare, sia dentro che fuori dallo schermo. [...] Vai alla recensione »
Non ho mai amato Ghostbusters (1984), né da bambino, né da ragazzo né da adulto. Certo, ne ho subito l'impatto, come tutti quelli della mia generazione: ho cantato la canzone di Ray Parker Jr., biascicando il testo alla meno peggio, ho giocato al mediocre tie in della Activision su C64, ho comprato qualche gadget e ho anche cercato di ri-vederlo ogni tanto per capire come mai non mi fosse mai piaciuto. [...] Vai alla recensione »
Si respira un po' di tutto tra gli ariosi movimenti di macchina di Ghostbusters: Legacy (aka Ghostbusters: Afterlife), dagli echi spielberghiani che negli anni Ottanta\Novanta accompagnavano gran parte delle pellicole per ragazzi all'afflato nostalgico calcolato al millesimo, in perfetto stile Stranger Things, serie-evento che ha modellato le sorti dell'immaginario anni Ottanta e che è inevitabilmente [...] Vai alla recensione »
Ghostbusters: Legacy, ora al cinema, è la rispettosa evoluzione di un brand cinematografico. Non diventerà di certo un cult per le nuove generazioni, né appagherà la sete dei vecchi fan di una grottesca anarchia oramai non replicabile, ha però il merito di far dimenticare il disastroso passo falso del 2016 (il remake al femminile con star comiche americane), ma soprattutto di accontentare un pubblico [...] Vai alla recensione »
"Ghostbusters" (1984) è stato un film chiave per il cinema fantastico contemporaneo. E sono tanti anni che i veri appassionati aspettavano il tanto chiacchierato terzo capitolo. Una lunga attesa che oggi, però, viene ripagata da un film spettacolare, sorprendente, commuovente: "Ghostbusters: Legacy" è la dimostrazione pratica di come sia ancora possibile, a Hollywood, coniugare le esigenze di mercato [...] Vai alla recensione »
Sapendo esattamente cosa vuole il pubblico e dispensandolo in grande quantità, Ghostbusters: legacy riesce a essere contemporaneamente pieno di sorprese e totalmente non sorprendente. Scorpacciate di richiami, imbullonati in una trama utile quanto familiare, sono messe insieme da Jason Reitman, figlio di Ivan, regista degli originali, con un certo sentimento.
L'attaccamento della cultura pop contemporanea per qualunque cianfrusaglia con un minimo di spendibilità venuta fuori dagli anni '80 ha qualcosa di inspiegabile, e al tempo stesso perversamente commovente. Nostalgia o puro e semplice feticismo? Bisogna riconoscere a Ghostbusters: Legacy, che inaugura Alice nella Città ed. 2021, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, in sala ci [...] Vai alla recensione »
Arrivati nella fattoria di una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire, complici alcune misteriose scosse telluriche, strani rilevatori di energia, nascondigli nel pavimento e un eccentrico veicolo targato Echo-1, la loro connessione con i celebri acchiappafantasmi di un tempo e le segrete eredità lasciate dal nonno. Diretto da Jason Reitman, figlio di Ivan, che tra il [...] Vai alla recensione »
Era una operazione decisamente a rischio, ma questo terzo capitolo degli acchiappa-fantasmi ha la capacità di pescare dall'agiografia anni Ottanta, con atmosfere alla Stranger Things, riuscendo a confezionare anche una storia familiare, moderna, che incontra i gusti di tutti. Callie e i suoi due figli, Phoebe (Mckenna Grace applausi) e Trevor finiscono a Summerville, nella casa paterna.
Quando Callie Spengler, madre single sfrattata con due figli piccoli, si trasferisce nella sonnolenta e campagnola Summerville, Oklahoma, tutto può pensare tranne che scatenare una nuova avventura dei Ghostbusters, quattro signori vestiti di grigio ed armati di fucili ai protoni nucleari che nel 1984 salvarono New York da un' invasione del dio sumero Gozer il Gozeriano.
"E chi chiamerai?": per dirla con le parole di Jason Reitman, già regista di Juno, Thank You for Smoking e Tra le nuvole, immaginate che i vostri genitori vengano a trovarvi al lavoro tutti i giorni, seguendo ogni vostra mossa ed elargendo consigli e critiche su tutto ciò che fate. Non stupisce allora che il nuovo Ghostbusters: Legacy, più che un seguito, sia un continuo, e a volte anche commosso, [...] Vai alla recensione »
Ci sarà sicuramente una parte di critica - mi pare di vederla, mi pare di sentirla - che Ghostbusters: Legacy lo prende con due dita appena, guardandolo con disgusto, come si trattasse di un rifiuto maleodorante. I motivi? I soliti: la Hollywood contemporanea brutta e cattiva, la mercificazione della nostalgia, il confronto impari con l'originale, si stava meglio quando si stava peggio.
Buon sangue non mente! Jason Reitman raccoglie il testimone, e porta avanti l'eredità di suo padre Ivan Reitman, regista dei due Ghostbusters (1984, 1989), cult imprescindibili, pietre miliari del genere, che hanno "formato"generazioni, e regala un film che nessuno forse si aspettava: divertente, fresco, commovente (!), un omaggio per vecchi fan e al tempo stesso capace di forgiare nuovi appassionati [...] Vai alla recensione »
Ritorno al futuro, letteralmente, degli anni 80 e di chi, come il regista Jason Reitman, il set del primo Ghostbusters - Acchiappafantasmi lo ha conosciuto in braccio al padre Ivan, cineasta libero e svitato. Ma l'operazione - perché ovviamente, pecunia non olet, anche di questo si tratta - è molto meno nostalgica e vintage, e quindi programmatica, di quelle di moda oggi - sì, parliamo di Stranger [...] Vai alla recensione »
«If there's something strange/In your neighborhood/Who you gonna call?...». La musica che ti aspetti (il pezzo tormentone di Ray Parker Jr.) arriva solo alla fine, ma tutta l'opera è densa dello spirito originale rivisto e aggiornato, in una sorta di suggestiva contemporaneità iper vintage. Tra i film più potenti, ritmati e divertenti visti alla Festa del Cinema di Roma fino a oggi - siamo ancora [...] Vai alla recensione »
Ricapitolando: Ghostbusters - Acchiapafantasmi (Ghostbusters, 1984) di Ivan Reitman è stato uno dei maggiori incassi degli anni Ottanta ed è divenuto ben presto una pietra miliare dei cult movies; Ghostbusters II - Acchiappafantasmi II (Ghostbusters II, 1989), sempre diretto da Reitman, fu un seguito molto atteso ma inferiore, principalmente a livello d'incasso, al primo capitolo, benché sia rimasta [...] Vai alla recensione »
Forse un giorno bisognerà approfondire su cosa hanno lasciato gli anni '80, perchè Ghostbusters: Legacy ne è totalmente immerso. Può essere un altro prolungamento cinematografico di Stranger Things dove entrano in gioco non solo i film ma anche l'immaginario. Gli Eighties ricompaiono come spettri dall'aldilà, afterlife appunto, dove il vero fantasma, senza fare nessuno spoiler, è la figura e il corpo [...] Vai alla recensione »
Dopo il cult del 1984, il sequel non così esaltante del 1989 e il dimenticabilissimo reboot femminino del 2016, Ghostbusters torna in auge, con titolo non negoziabile: Afterlife. Eppure, la trascendenza non abita qui, almeno qui in Italia, giacché il ritorno al futuro diretto da Jason Reitman, prodotto dal padre Ivan già dietro alla macchina da presa dell'originale, da Trieste in giù si chiama Legacy, [...] Vai alla recensione »
Vai a sapere se sarà l'inizio di un nuovo ciclo incentrato sugli "acchiappafantasmi". Il regista Jason Reitman, figlio di quell'Ivan che girò i primi due episodi nel 1984 e nel 1989, se lo augura, e certo questo "Ghostbusters: Legacy" che inaugura domani, 14 ottobre, la sezione "Alice nella città" nel quadro della Festa di Roma, lascia ben sperare, facendo dimenticare la loffia versione tutta in chiave [...] Vai alla recensione »
Dopo il non particolarmente riuscito reboot al femminile, cinque anni fa, del Ghostbusters (2016) diretto da Paul Feig con un team di donne acchiappafantasmi, (Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones), è la volta degli adolescenti che ci consegnano un film piacevole e divertente, dall'impianto simpaticamente vintage e il retrogusto un po' spielberghiano.