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Ultimo aggiornamento venerdì 10 aprile 2020
Una commedia surreale in cui Dio è un vero e proprio personaggio che vive a Bruxelles. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, 1 candidatura a Golden Globes, 2 candidature e vinto un premio ai European Film Awards, 1 candidatura a Cesar, Il film è stato premiato a Biografilm Festival, In Italia al Box Office Dio esiste e vive a Bruxelles ha incassato 1,6 milioni di euro .
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Dio esiste e vive a Bruxelles con una moglie timorosa e una figlia ribelle. Il figlio, più celebre di lui, è fuggito molti anni prima per conoscere gli uomini più da vicino, morire per loro e lasciare testimonianza e testamento ai suoi dodici apostoli. Egoista e bisbetico, Dio governa il mondo da un personal computer facendo letteralmente il bello e il cattivo tempo sugli uomini. Ostacolato da Ea, decisa a seguire le orme del fratello e a fuggire il 'suo regno', la bambina si 'confronta' con JC (Jesus Christ) ed evade dall'oblò della lavatrice. Espulsa dentro una lavanderia self-service infila la via del mondo, recluta sei apostoli e si prepara a combattere l'ira di Dio, a cui ha manomesso il computer e di cui ha denunciato il sadismo, spedendo agli uomini via sms la data del loro decesso.
Sei anni dopo Mr. Nobody, che gettava un dubbio sul punto di vista assunto dal film (è quello di un bambino che anticipa un vecchio o quello di un vecchio che (in)segue il bambino che è stato?), Jaco Van Dormael ci mostra il punto di vista onnipotente di chi governa il mondo e il destino degli uomini. Rispolverando la voce off (e infantile) di Toto le héros, il regista belga realizza una commedia surreale e inconcludente in cui riconosciamo comunque il suo sguardo singolare e visionario. Perché Le Tout Nouveau Testament, dentro un prologo esilarante, dichiara l'impianto e getta le premesse di un discorso che poi dimentica di svolgere, limitandosi a esiliare Dio in Uzbekistan e a supplirlo con una dea svampita che decora il cielo con cornici digitali. Ordinato secondo i libri che compongono la Bibbia (Genesi, Esodo, Levitico etc) e apprestato a rispondere a una domanda esistenziale (che cosa fareste se conosceste in anticipo la data della vostra dipartita?), Le Tout Nouveau Testament finisce per perdersi in un bicchiere d'acqua e in un impegno evidentemente troppo ambizioso. Il dispositivo, appena collaudato nell'incipit, non riesce a correggere le fragilità congenite e a sostenere l'intenzione 'rivoluzionaria' di partenza, ripiegando su una serie di ritratti e personaggi dismessi che lasciano tutto e intraprendono un viaggio in un mondo sconosciuto, dove ritroveranno naturalmente quello che hanno perso. Tutti tranne dio, interpretato da Benoït Poelvoorde con nervosa immedesimazione, che finirà per condannarsi, disegnando un percorso in forma di deriva. Il problema col cinema di Van Dormael è che tutto quello che lo rende spettacolare e sorprendente, l'umorismo, l'oniricità, il lirismo, le sospensioni, le metafore, le incursioni nel fantastico, i folgoranti intermezzi, finisce quasi sempre per annullarne la profondità e la sostanza anche quando a reggere i destini del mondo (e del film) ci sono attori efficaci e imprevedibili come Benoît Poelvoorde e Yolande Moreau. Diffusa di una saggezza popolare e naïf e stordita da effetti digitali, la nuova commedia di Van Dormael è un incrocio singolare tra Il favoloso mondo di Amélie e Una settimana da Dio, a cui si aggiunge una colonna sonora composta da 'brani facili' e più adatti ad accompagnare intervalli pubblicitari. Furbo e didascalico, Le Tout Nouveau Testament galleggia su un immaginario di riporto che oscilla tra la legge di Dio e quella di Murphy, tra sentenza e motto, tra autocitazione e citazione ammiccante, su tutte quella 'bestiale' che innamora Catherine Deneuve di un gorilla, omaggio evidente a Max amore mio di Nagisa Oshima. Nondimeno, come tutti i film di Van Dormael, Le Tout Nouveau Testament muove al riso e al pianto e ha gli strumenti emozionali per diventare oggetto di inesauribile passione, fosse solo per quel dio 'umano troppo umano' che osserva il mondo in cattività e dentro un'orizzontalità assunta come asse espressivo della messa in scena. Una splendida operazione di 'abbassamento' che purtroppo non riesce a innalzarsi oltre l'universo artificiale che Van Dormael dispiega davanti ai nostri occhi. Amen.
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Film dissacrante è stato detto. Tutt'altro. Quello di Jaco Van Dormael propone una coraggiosa idea di sacro. E lo fa con la forza del pioniere esperto, costruendo attraverso la narrazione cinematografica un pensiero fuori dagli schemi e però (o proprio per questo) robusto. The Brand New Testament è davvero un Nuovo Testamento, rivolto a coloro che sono pronti a un clamoroso [...] Vai alla recensione »
"Dio si annoiava, per questo creò Bruxelles". Questo film mi ha stimolato la voglia di recensire. La frase quotata mi ha fatto ridere fragorosamente, ha creato una sorta di empatia, di identificazione emotiva con la pellicola. L'opera di Van Dormael inizia come una commedia corrosiva e dissacrante e si sviluppa come un apologo poetico sul senso e la qualità della vita.
L'attesa dopo Mr nobody (2009) è stata lunga, ma il tempo vola ed ecco che oggi è uscito: "Dio esiste e vive a Bruxelles". Ancora una volta i protagonisti del suo film non conoscono, non sanno, ignorano e ce lo dimostrano. Ce lo dimostrano dandoci la loro visione della realtà, talvolta così strampalata e assurda ai nostri occhi, da regalarci un sorriso e giustificando il genere del film: commedia. Il [...] Vai alla recensione »
DIO ESISTE E VIVE a BRUXELLES-Rec.di Maria Cristina NASCOSI SANDRI Grande accoglienza da parte del pubblico italiano per Dio esiste e vive a Bruxelles, la nuova commedia di Jaco Van Dormael (Toto le héros-Un eroe di fine millennio, Mr.Nobody), ora finalmente in sala.Presentato in anteprima nazionale, dopo Cannes, al Biografilm Fest di Bologna,a giugno scorso,è uscito ufficialmente il 26 novembre per [...] Vai alla recensione »
Il film Le Tout Nouveau Testament (titolo originale) del belga Jaco van Dormael ha in sé tutti gli elementi per ottenere il successo che nel 2001 ebbe Il favoloso mondo di Amélie. Dio esiste e vive a Bruxelles è una fiaba dei nostri tempi che parla della gente, delle persone, delle solitudini, dei loro desideri e dei loro difetti.
Bel film,laico e dissacrante,ma mai blasfemo anzi intriso di una pagana e pacata religiosita'. Il Dio che convive in un maldestro omaccione di Bruxelles violento e malmostoso, controlla il mondo attraverso un computer,distribuendo a piacimento con un semplice clic calamita',catastrofi,malattie,morte. Vive nel suo modesto appartamento sottomettendo ai propri voleri moglie e figlioletta,memore [...] Vai alla recensione »
Innegabilmente è uno dei prodotti più originali dell'ultimo decennio. Ed in fondo la figura di questo Dio un po crudele si sposa con la certezza che siamo destinati a morire. Funziona molto meno tutta la faccenda del nuovo "Nuovo Testamento" anche se i nuovi apostoli sono abbastanza frizzanti e particolari. Anche la prole,JS ed EA fa la stessa fine,divertenti ma senza [...] Vai alla recensione »
Jaco Van Dormael propone un vangelo apocrifo; anzi una bibbia; se del figlio di Dio ne hanno scritto tanti, pochi autori si sono occupati dell’autorevole padre. E, invece, in questo film, molto particolare, Dio esercita il suo mestiere di fabbro del mondo su un vecchio pc, da una polverosa stanza in una delle tante periferie della capitale belga.
Operzione vergognosa. Naturalmente loro vi diranno che si tratta di un pensiero innovativo su dio. Un dio che vive come tutti noi. Anzi molto peggio. Isolato all'ultimo piano di un grattacielo dalle finestre sporche. Cattivo, iracondo, crudele, tirannico, puerile, amorale. L'incarnazione di tutte le peggiori qualità umane. A potenza, sta a zero: fa tutto attraverso un computer (che evidenteme [...] Vai alla recensione »
Uno dei problemi più ardui della filosofia e, soprattutto, della teologia, è dato dall'esistenza del Male, che colpisce alla cieca, spesso risparmiando i “malvagi”. Chi crede nel caso, e quindi all'assurdo che domina l'esistenza, se ne fa, forse, una ragione più facilmente. Maggiori difficoltà ha chi crede in un Ente superiore e alla sua Provvidenza.
"Dio Esiste e Vive a Bruxelles" è una commedia surreale che asserisce che Dio effettivamente esiste e risiede con la propria famiglia nella città di Bruxelles. Qui, egli dirige e dispone dell'esistenza di tutti gli esseri umani e il ritratto che ne viene fuori non è però quello di un Dio buono e misericordioso, bensì di un individuo egoista, assai [...] Vai alla recensione »
Geniale, è stato il primo aggettivo a cui ho pensato. Un Dio terribilmente crudele che non teme di affermare che la vita dell'uomo é una sofferenza costante e che bastano pochi istanti di felicità/gioia, che gli concede di tanto in tanto, per fargli credere il contrario. Un Dio che si fa uomo attraverso la sua nascita figurata in cui l'oblò della lavatrice [...] Vai alla recensione »
"Cosa faresti della tua vita se sapessi esattamente quanto ti resta da vivere?" - messaggio ricevuto oggi. Mittente: Dio in persona. Bizzarro, dissacrante, atipico, inaspettato, coraggioso. Il nuovo film di Jaco Van Dormael, regista belga già autore di "Mr.Nobody" e "L'ottavo giorno", parte da un assunto interessante: Dio esiste e vive a Bruxelles.
Una fantasiosa commedia, laica, iconoclastica, sulla personalità di Dio, il suo stile di vita, la sua attività portata avanti nel chiuso di un modesto appartamento di Bruxelles. Non c'é mai blasfemia neppure nella divina valutazione negativa dell' azione di 2000 anni fa del figlio, sceso utopicamente sulla Terra per redimere l'Uomo.
Il film “Dio esiste e vive a Bruxelles” sembra nascondere una domanda: e se non esistesse? o fosse fermato, sabotato, sostituito,? Film visionario e a tratti grottesco, la sua forza dissacrante è leggera e ironica ma riesce a costruire un mondo in cui la follia che pervade la nostra esistenza si carica di creatività e diviene capace di dare un nuovo senso, profano e instabile, alla vita.
Per il belga van dormael, rwgista di toto le heros -opera comunque di pregio- quei tempi appaiono lontani. e non solo cronologicamente, purtroppo. Dio, che abita a Bruxelles, viene raffigurato come un vecchio, fumatore, che controlla gli esseri umani con atteggiamento astioso. Ha una figlia simil Amelie Poulain, che punta a raddrizzare i torti- magari provocati dal padre stesso.
DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES (BELG, FR, LUX, 2015) diretto da JACO VAN DORMAEL. Interpretato da BENOîT POELVOORDE, PILI GROYNE, YOLANDE MOREAU, CATHERINE DENEUVE, FRANçOIS DAMIENS, LAURA VERLINDEN, SERGE LARIVIèRE, DAVID MURGIA, JOHAN LEYSEN, PASCAL DUSQUENNE, DIDIER DE NECK, MARCO LORENZINI, ROMAIN GELIN Dio è un ometto antipatico e odioso che vive a Bruxelles, e [...] Vai alla recensione »
Il regista, Jaco Van Dormael si conferma il re delle stramberie con questo nuovo testamento che fa ridere senza alcun retrogusto moralistico Dio esiste, vive a Bruxelles chiuso in casa , in vestaglia, con la timorosa moglie e l'irrequieta figlia Ea che non ne può più dell'angherie del padre. Dio è un'antipatica canaglia, un [...] Vai alla recensione »
Dio esiste e vive a Bruxelles ma è un Dio cattivo che fin dalla creazione ha deciso di farne succedere di tutti i colori agli uomini con le sue bizzarre leggi. La figlia Ea decide di ribellarsi e, dopo aver mandato un sms in cui annuncia a tutti gli esseri umani la propria data di morte, decide di trovarsi dei nuovi apostoli e scrivere un nuovo Nuovo Testamento.
"Dio esiste e vive a Bruxelles" parte da un presupposto, un'idea tanto semplice quanto geniale: cosa succederebbe se conoscessimo la data della nostra morte? Interrogativi e dubbi amletici si susseguono in questa commedia di Jaco Van Dormael, non blasfema (come il titolo presupporrebbe) ma ironica e laica. Tutto comincia quando Eea (secondogenita di Dio nella storia) stanca dei soprusi che il padre [...] Vai alla recensione »
Ho letto rapidamente tutti i giudizi cercandone almeno uno che abbia rilevato un "retro significato", cioè il parallelismo tra il dio di Bruxelles e quello dell'Antico Testamento. Ma, già, tutti conoscono la Bibbia però pochi l'hanno letta! E quei pochi l'hanno letta col paraocchi della fede. A me pare che il "retro significato" di questo film sia [...] Vai alla recensione »
Io e questo film ci siamo conosciuti grazie a mio fratello, che aveva registrato il film tramite Sky On Demand. Definendolo come un "trip", mio fratello mi convinse a guardare il film, anche se non ne sapevo praticamente nulla. Passati i 113 minuti di film, ovviamente, non avevo capito il film al volo. Poi, lo riguardai una seconda volta. Il film mi ha riservato qualche sorpresa all'inizio [...] Vai alla recensione »
Sarà perchè sono un fan di Giacomo Leopardi e mi ricordo molto bene "Il Giovane Meraviglioso" che ho visto poco più di un anno fa, ma la prima scena che mi viene in mente ripensando a quella del film che ho appena visto è quella in cui dio prende a cinghiate sua figlia rea di essere entrata senza permesso nel suo studio e poi la accusa di "averlo ridotto [...] Vai alla recensione »
Nel più celebre aforisma de La Gaia Scienza, Friedrich Nietzsche annuncia al mondo: “Dio è morto!” Gli consiglieremo di comprare un paio d’occhiali e guardarsi il film di Van Dormael. Dio vive in canottiera e vestaglia bisunta. Al comando di un computer, con un superalcolico sulla scrivania. Il sostantivo più scialbo che frullerebbe in mente è “blasf [...] Vai alla recensione »
A dispetto da quanto scritto nella recensione ufficiale su MyMovie dal sito stesso, io credo che il film sia geniale e lasci gli spettatori con sentimenti positivi ed emozioni leggere fino alla fine. Quando il film raggiunge lo scopo di lasciarti un segno dentro, dopo due ore di proiezione praticamente volate, ha raggiunto il suo scopo. Meglio ancora se le riflessioni che ti porti a casa sono positive/costr [...] Vai alla recensione »
Ho ritrovato in questo film la dolcezza surreale di Toto le heros. Una favola onirica ed emozionale in cui ciascuno può cogliere aspetti differenti e persolnalmente congeniali. Anche alla luce degli ultimi atroci eventi internazionali, l'ho letta come un invito a godere della bellezza e della leggerezza della vita, a pensare con la propria testa e a non temere di seguire le proprie emozioni [...] Vai alla recensione »
La religione ha inventato la paura di Dio per meglio dominare le persone e mantenere posizioni di potere acquisite. Si forma allora l'immagine di un Dio nemico del piacere, avversario della vita, come quello descritto nel film di Jaco Van Darmel, interpretato da un magnifico Benoît Poelvoorde, asserragliato nel suo studio/bunker con il suo computer a creare regole dispettose con l’unico scopo di rendere [...] Vai alla recensione »
Non è facile fare "commedie" cinematografiche e di buona qualità, questa è una di quelle, divertente , ironico, le domande sono quelle di sempre come i temi trattati, pone e trova risposte, chi siamo, il destino, cosa vogliamo e perchè, dove andiamo, il libero arbitrio, o forse no, e soprattutto abbiamo sufficiente benzina per farlo, con il giusto umorismo [...] Vai alla recensione »
Un film davvero poetico nel modo in cui il regista ha saputo mettere in scena le piccolezze della nostra quotidianità, del nostro piccolo io. Il tema della morte viene assunto come pretesto per una profonda riflessione sulla nostra responsabilità nel dare senso ad ogni attimo della nostra vita. Le finestre oniriche che il regista apre con sapiente ironia portano lo spettatore sempre ad un passo più [...] Vai alla recensione »
Il film ha il difetto di non essere adatto né per gli adulti (pur avendo in sé contenuti amari), né per i bambini (pur avendo in sé momenti comici e trovate scenografiche da cartoon). Scene di sesso (anche se non mostrato) che non sono adatte ai bambini, e idee poco solide che non vanno bene per gli adulti (i 6 apostoli che riscrivono il testamento con storie di ordinaria [...] Vai alla recensione »
Un Dio singolare ( Benoit Poelvoorde) vive a Bruxelles, tappato in una casa senza porte sull'esterno, stizzoso e maligno, stretto nella sua vestaglia, con una moglie dolce e silenziosa (Yolande Moreau ) e la figlia Ea (Pill Groyne) che mal sopporta la reclusione e trova conforto solo nei colloqui con la statuina del fratello Gesù. Come un grigio impiegato il Nostro gestisce l'universo [...] Vai alla recensione »
Film cui non manca molto per essere eccellente. La storia di un dio molto umano sotto certi aspetti, soprattutto quelli negativi, è di per sé molto originale, così come originale risulta essere la sorella di Gesù Cristo che ambisce ad essere come lui e a scagliarsi contro il volere paterno e la sua meschinità. Un film che tratta appunto di questo, della dispettosa cattiveria di un dio che si diverte [...] Vai alla recensione »
In un piccolo appartamento di Bruxelles Dio vive con la moglie, casalinga, e la figlia Ea. Utilizzando un semplice PC, Dio crea l'universo e le leggi che lo governano. Essendo sadico, gode nel far soffrire gli uomini. Maltrattata in tutti i suoi dieci anni di vita, Ea decide di fuggire e di scrivere il Nuovo Testamento 2.0 per il quale ha bisogno di altri sei apostoli.
Il film del regista belga è sicuramente , parlando di Dio, fuori dagli schemi ed è irriverente , divertente , fiabesco e grottesco ; pensiamo se quello che si racconta fosse solo anche la centesima parte della inconoscibile verità . Non so se la pellicola possa avere derive di ateismo (parliamo di una commedia) , in ogni caso mi sembra difficile non pensare che [...] Vai alla recensione »
In realta’ Dio siamo noi essere umani, cattivi e cinici, e Jaco Van Dormael ce lo spiega in modo surreale e visionario e con effetti visivi strepitosi, per poi sussurrarci che sara’ la donna a far sorridere l’umanita’, a farle tirare un sospiro di sollievo. Il film e’ tra il banale e l’artistico, e quindi puo’ essere tutto o niente, io sto in mezzo, con la “o”.
Una trama eccellente con le potenzialità di creare un meraviglioso film comico e dissacrante, purtroppo utilizzata per creare il solito prodotto surreale e pseudocolto, ricco di musica classica e citazioni, ma povero di verve ed enterteinment.
avevo molte aspettative su questo film, a parte il ricordo di toto les hero, visto molti anni fa, anche la trama letta su mymovie poteva essere spunto per una storia fuori dall'ordinario, quindi vado al cinema e me lo vedo. beh che dire minuto dopo minuto (e quanto dura) cresce in me la delusione per questo lavoro buonista e inconcludente, la trovata comica del dio alcolizzato e cattivo si esaurisce [...] Vai alla recensione »
Commedia melodrammatica demenziale, ricca di allusioni, doppi sensi, si ride poco in sala, però strappa un sorrisi e fa riflettere
In questo film, uscito –successivamente- anche in Italia, il regista di “Toto le hèros” presenta Dio come un vecchio iracondo, desideroso di punire sadicamente gli esseri umani . In base alle conoscenze di chi scrive, saremmodalle parti del Dio ebraico, non di quello cristiano. Ma siamo lontanucci da “A Serious Man”, curioso [...] Vai alla recensione »
Poetico e divertente. Cosa si cerca di più da un film?
un dio piccolo e cattivo una figlia dolce e una mamma svampita, stralunato film ma non sgradevole bravi gli attori ma certamente non lo riguarderei ma non lo sconsiglierei
iL FILM è UNA SORPRESA! godibilissimo, ironico, sognante e visionario, e per nulla banale (forse un pò il finale), ma davvero ti lascia sazio per la sua freschezza. Ottimi gli attori. Da vedere
Una produzione franco-belga che merita un encomio. Questo film dedicato alla mitologia cristiana è permeato di un delicatissimo surrealismo e di una soffice ironia. La protagonista è la sorellina di Gesù (JC), la quale si propone di porre rimedio alla deliberata crudeltà del padre (Dio) nei confronti dell'umanità.
sembrerà paradossale,ma questo film si meriterebbe la nomination all'oscar,semplice scorrevole geniale, con effetti speciali,tutto di un'ammirevole satira demenziale,van dormael mi aveva stupito con mr. nobody interpretato da jared leto,film mai uscito in italia un vero peccato,molto bello,ma anche in questo mi ha sorpreso benevolmente...
Quando mi fu consigliata la visione di questo film mi si disse non leggere nulla non chiedere nulla vai e poi ne parliamo, il consiglio fu di quelli veri se avessi avuto una qualche info preliminare mi sarei forse perso qualcosa. Sintetizzando è stato uno dei piu' bei film mai visti. Bella l'idea , dissacrante stupefacente ironico e sorprendente.
Film da grandi pretese ma di scarsissimo risultato. Veramente mediocre, da non rivedere. Una presunzione di originalità fondata sul vuoto. Si salva solo qualche flash e qualche battuta. Altro che Il magico mondo di Amelie, film al quale qualcuno lo ha associato, quello sì un capolavoro. Avevo deciso di andarlo a vedere visto il punteggio su mymovies, che però questa volta, a differenza della maggior [...] Vai alla recensione »
Un film che promette divertimento e regala tristezza e disillusione a piene mani, messo in scena da chi purtroppo non sa proprio niente di Dio. Numerose le scene che hanno lasciato gli adolescenti in sala imbarazzati.
Confesso che quassù, dove sono da quasi quattro secoli e mezzo, non ho perso il vizio di arrabbiarmi. Feci troppo esercizio in questo senso, con Giulio II, che metteva il naso dovunque mentre lavoravo alla Cappella Sistina. La scusa era "io ti pago, ne ho tutto il diritto." Arrivavamo a metterci le mani addosso, in realtà lui le metteva a me, era il Papa, non potevo permettermi. Ma quante volte lo avrei fatto.
Secondo Jaco Van Dormael che firma Dio esiste e vive a Bruxelles, (titolo originale Le tout nouveau testament) Dio è un burlone cattivo che ha deciso, con applicazione implacabile e crudele, di farci soffrire. Salvo concederci, di tanto in tanto, qualche momento di pausa. La cifra è naturalmente grottesca, ma l'ambizione è molto grande, lo è tanto che va a snaturare, a svilire quella parte brillante, diciamo così, che qua e là emerge nei dialoghi e nella storia.
Una famiglia divina come quella descritta da Jaco Van Dormael è certamente tra le più bizzarre e anticonformiste che ci sia capitato di vedere, rispetto alla tradizione iconografica e narrativa della religione. Ma non l'unica. Per qualche motivo, il cinema si è sentito incaricato - specie nella modernità - di rappresentare l'irrappresentabile, ovvero la divinità, anche nei modi più ironici e sarcastici.
Dio esiste, abita a Bruxelles e ha il volto di Benoît Poelvoorde. Attore belga e clown febbrile, ha una personalità che bascula tra mostruosità comica e vulnerabilità infantile. Questa reversibilità perfetta, l'attitudine fuori norma, la furia compulsiva che trascina tutto al suo passaggio, sono la sua forza e corroborano ogni film che interpreta. Uomo ordinario o straordinario, amante folle o punkabbestia, Bruto o assassino, Poelvoorde può essere tutto e può recitare tutto.
"Dio esiste e vive a Bruxelles", dice il film di Jaco van Dormael. Il belga che sorprese quasi venticinque anni fa con la sua opera prima "Totò le héros" dove un uomo triste e frustrato è tanto convinto di essere stato scambiato alla nascita con un altro, che ha invece vissuto una vita piena di soddisfazioni, da decidersi, ormai vecchi entrambi, a farlo fuori per vendetta.
Dio esiste e vive a Bnixelles. È un bastardo spregevole con sua moglie e sua figlia». Parola di Ea la figlia di Dio. Ecco una commedia per famiglie; il nuovo film di Jaco Van Dormael Dio esiste e vive a Bruxelles (in uscita il 26 novembre). Non lo sapete? Le famiglie si divertono così, nella speranza che sappiano quando smettere di ridere e che, in realtà, stanno ridendo d'altro.
Strepitosa commedia surreale in sei atti del belga Jaco Van Dormael, un talento quasi sempre in letargo. Immagina che Dio sia un tipo arrogante e manesco che a Bruxelles tiranneggia moglie e figlia. Finché la ragazzina si ribella, manomette il pc di papà, mettendo in subbuglio la città. Uno spasso continuo, in cui entra anche la Deneuve, costretta dal perfido copione a tenersi per amante un enorme [...] Vai alla recensione »
Nel Vangelo alternativo di Van Dormael, Dio è un ometto sadico che vive a Bruxelles, ha una moglie con pochi neuroni, un figlio grande scappato di casa e una figlia preadolescente che lo detesta. Quest'ultima cercherà di rimediare alle ingiustizie compiute dal padre, fuggendo a sua volta e svelando a tutti gli esseri umani la loro data di morte. LA DENEUVE E IL GORILLA - La Signora del cinema francese [...] Vai alla recensione »
[...] Questo film, almeno in terra cattolica, più provocatorio che mai, oltre che straordinariamente vivace, inventivo e disperato: un Dio così cattivo nno s'era mai visto e persino il prete della Chiesa dell'accoglienza lo prende a pugni, tanto gli risulta insopportabile. Meno male che ci restano la moglie e la figlia, da lui tormentate e infine ribelli.
Se Bruxelles dai recenti fatti di cronaca risalta come sede di covi di terroristi collegati all'isis, questo film intelligente, surreale, divertente ci riconcilia con la capitale belga. Grazie alle doti speciali del regista Jaco van Dormael e dell'attore protagonista Benoit Poelvoorde. Un film autenticamente europeo, scaturito dallo spirito acuto, dal senso critico e dalla cultura che il nostro vecchio [...] Vai alla recensione »
L'sms arriva all'improvviso. Non si capisce bene chi lo mandi, ma il messaggio è chiaro e definitivo: comunica con precisione assoluta data e ora della vostra morte. Come reagireste a una simile notizia? Come usereste il poco (o tanto) tempo che vi resta? The Brand New Testament ruota tutto attorno a questo interrogativo. E lo fa immaginando che l'autrice della sulfurea beffa sia una ragazzina di una [...] Vai alla recensione »
Necessaria premessa. La Bruxelles di questi giorni, infestata dai terroristi, non c'entra nulla. Il film è stato girato un anno fa e la prima mondiale l'ha avuta al festival di Cannes lo scorso maggio. Neanche nella rassegna principale.Infilato nella «Quinzaine des Realisateurs» ha avuto commenti entusiastici («Paranoia allo stato puro» ci disse un collega che trova il tempo di infilarsi nelle «Quinzaines») [...] Vai alla recensione »
Piccola premessa teologica: non è detto che lassù qualcuno ci ami, anzi. Così almeno la pensa Jaco Van Dormael, il talentuoso regista belga di Toto le héros e L'ottavo giorno, che a 58 anni ha fatto solo 4 film ma ogni volta sorprende. Restando comunicativo e popolare, che non sempre per fortuna significa corrivo. L'assunto di Dio esiste e vive a Bruxelles (ovvero Le tout nouveau testament) è semplice: [...] Vai alla recensione »
Dio esiste, vive a Bruxelles, ed è anche un'antipatica canaglia. Ha le fattezze improbabili e oblique di Benoit Poelvoorde (Emotivi anonimi), e a dispetto della nomea di suprema divinità è un uomo crudele, meschino e arrogante che bistratta la pavida moglie (Yolande Moreau, Louise-Michel) e l'irrequita figlia Ea (Pili Gyne). Quest'ultima, intenzionata a imitare la fuga del fratello maggiore Gesù, manomette [...] Vai alla recensione »
Nella città europea per eccellenza e più allarmata del periodo vive anche dio. Che invece di proteggerla, si nasconde (dall'isis?) in un attico da dove in pantofole e vestaglia si diverte a punire il genere umano. Suo figlio Jesus Christ, detto JC, da tempo si è autoesiliato sulla terra mentre sua madre nonché moglie di Dio è un'inerme casalinga. Ma JC ha una sorellina ribelle che fugge dalla divina [...] Vai alla recensione »
Con l'idea che dio sia un vecchio belga stizzoso che si diverte a veder soffrire le sue creature, il regista Jaco Van Dormael si conferma il re della stramberia filosofica cinematografica. Questo "nuovissimo testamento" (è il titolo originale del film) non delude affatto: fa ridere di gusto, senza alcun retrogusto moralistico. Con l'eccezione di Catherine Deneuve, pertetta nel ruolo di uno degli apostoli, [...] Vai alla recensione »