Gone With the Bullets

Film 2014 | Azione

Regia di Wen Jiang. Un film Da vedere 2014 con Zhang Wen, Zhiwen Wang, Huang Hung, Harrison Liu, Ying Na. Cast completo Titolo originale: Yi bu zhi yao. Genere Azione - Cina, USA, Hong Kong, 2014, - MYmonetro 3,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 7 marzo 2016

Un vero caso di cronaca mai risolto completamente che ebbe luogo a Shanghai negli anni '20 è ricostruito tra realtà e finzione per dire più di quello che i fatti non rivelino. Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto 3 Asian Film Awards,

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Consigliato sì!
3,50/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Portentoso e barocco, tra verità e falsità Jiang Wen riesce a dire l'indicibile con l'alibi dello spettacolo.
Recensione di Gabriele Niola
venerdì 13 febbraio 2015
Recensione di Gabriele Niola
venerdì 13 febbraio 2015

Shanghai, anni '20, un concorso di bellezza, in realtà organizzato per riciclare il denaro del figlio di un signore della guerra, si trasforma in un caso di cronaca con al centro un poliziotto e un ex-nobiluomo di professione truffatore. A vincere non è una delle favorite, con non pochi dubbi di correttezza, ma quando questa viene trovata deceduta ad essere incolpato è Ma Zouri, il grande truffatore. Scappato in lungo e in largo, diventa la vittima di propaganda, intorno a lui si organizzano spettacoli e addirittura il primo film della storia del cinema cinese. La sua innocenza non è chiara nemmeno ad egli stesso ma intanto guadagna l'alleanza con un'altra figlia del potente signore della guerra. Non potrà far altro che fuggire fino all'inevitabile fine.
C'è qualcosa di magico e arrogante nel cinema di Jiang Wen, attore ma anche regista della sesta generazione cinese, emerso quasi subito grazie alla partecipazione a Sorgo rosso e Keep Cool di Zhang Yimou e poi negli anni successivi fattosi principale portabandiera di una corrente del quale è il solo interprete, fatta di film selvaggi e barocchi, nei quali i generi sono affiancati tra di loro come in una serie di sketch ma con la capacità di sfruttare questo collage per raccontare storie piene di misteri, buchi e poche luci che indicano la via allo spettatore. Sembra di essere di fronte al massimo del disimpegno ma c'è sempre qualcosa che non va in ogni inquadratura. Nei film di Jiang Wen infatti ci si deve perdere, confusi tra i numeri musicali, gli effetti speciali, il grandissimo ritmo e le risate, trasportati lontano dalla trama principale, nelle mille deviazioni, attirati dalle molte distrazioni che così abilmente architetta per lasciare che rimanga una base enigmatica sul fondo di ogni opera, un senso di disequilibrio, un'inquietudine trascinata in ogni scena riguardo ciò che vediamo e da cui siamo continuamente distratti.
Caos e spettacolo ai massimi livelli, la lezione di John Woo sull'epica tragica degli eroi leggendari mista al senso dell'entertainment hollywoodiano, impugnati da una persona piena di senso dell'umorismo ma anche con un senso civico e morale di ferro.
Delle tante maniere in cui è possibile muoversi all'interno di un sistema di regole governative, tra costrizioni, paletti e obblighi, quello con cui Jiang Wen si muove nell'industria del cinema cinese realizzando film che hanno a che fare con fatti, eventi e situazioni scomode della storia del proprio paese non si era mai visto prima. Caricando all'eccesso film dall'incredibile fattura tecnica, dà vita ad un circo di movimenti falsi e reali (digitale e analogico) che gli consentono di arrivare, grazie alla distrazione di massa, là dove qualunque governo autoritario non consentirebbe.
Gone with the bullets è capace di iniziare rimettendo in scena l'attacco di Il padrino contaminato d'ironia, proseguire con un numero musicale irriconducibile a qualunque esempio passato (se non ad un Baz Luhrmann sotto steroidi) e poi macinare scene e sentimenti tra l'irrealismo fumettoso di Sin City e spaventosi attimi di sincerità in computer grafica.
Chi ha ucciso Wanyan? Perchè fu un caso importante? Cosa portò quella storia vera ad essere il primo film cinese mai prodotto e cosa ha a tutto ciò a che vedere con questo film? Jiang Wen ovviamente non lo dirà, perchè nonostante racconti cronaca e mito di quell'avvenimento per circa due ore (con una passione contagiosa per l'invenzione grossolana e l'esagerazione) ad interessargli è altro, cioè i piccoli dettagli stonati, la crudeltà estrema del contesto, le decisioni degli ufficiali e il potere esercitato sul protagonista "portato via dalle pallottole". L'ufficiale di polizia che balla con il protagonista sul palco e poi ne deve decidere le sorti, il signore della guerra che tiene lo stesso figlio in una rete e lo libera a colpi di pistola, le medesime trovate che nel cinema ironico e postmoderno sarebbero uno scherzo, qui suonano preoccupanti.

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