Due Ore ancora - D.o.a.

Frank Bigelow è un commercialista che, durante un periodo di vacanza, viene avvelenato con una bevanda per la quale non c'è antidoto. Trascorrerà le ultime ore della sua vita nella ricerca di chi l'ha assassinato e con quale movente.

Rudolph Maté è un valido professionista del cinema che si avvale di un copione che avrà in futuro dei remake.

Matè era nato a Cracovia e aveva studiato a Budapest per poi divenire direttore della fotografia su set di prestigio come La passione di Giovanna d'Arco di Dreyer lavorando poi con Fritz Lang, William Wyler, King Vidor, Alfred Hitchcock solo per citarne alcuni. Questo tipo di esperienza gli sarà utile nel momento in cui decide di passare alla regia.

D.O.A. è il suo quarto film dietro la macchina da presa e la sua abilità si può rilevare in particolare nelle scene in esterno in cui colloca il suo protagonista in mezzo alla folla, impegnato in una corsa contro il tempo che gli resta da vivere. Il gioco è intrigante sin dai titoli di testa sostenuti, come tutto il film, dalla colonna sonora di un maestro come Dimitri Tiomkin abilissimo nel creare situazioni di tensione uditiva.

Frank Bigelow irrompe in un posto di polizia per raccontare di avere poco da vivere riassumendo in flashback quanto gli è accaduto. Se un rilievo si può fare alla sceneggiatura è quello di avere dato troppo spazio alla infinitamente gelosa e petulante fidanzata Paula sempre pronta a recriminare nei confronti di un uomo che inizialmente sembra meritare i suoi sospetti. Giunto a San Francisco lo vediamo infatti tentato di approcciare tutte le belle donne che incontra ma poi, con Codice Hays imperante, resistere alla tentazione nei confronti di chi si presenta come disponibile.

La camera lo segue in un percorso con andate e ritorni in luoghi che progressivamente gli disvelano il disegno della trama che lo sta conducendo, incolpevole ed inconsapevole, alla morte. Tra tutti i suoi avversari quello che lascia una traccia nella memoria è Chester, il gangster psicopatico che gode nel veder soffrire e nell'uccidere. È interpretato da Neville Brand che a fine carriera avrà al suo attivo ben 138 film andando da Il quarto uomo a Tora!Tora!Tora! passando per F.B.I. Operazione gatto.

Nel 1969 Eddie Davis realizzerà il primo remake con L'uomo che doveva uccidere il suo assassino seguito nel 1988 dal decisamente più famoso D.O.A.- Cadavere in arrivo con Charlotte Rampling, Meg Ryan e Dennis Quaid. 