Titolo originale | Como estrellas fugaces |
Anno | 2015 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Anna Di Francisca |
Attori | Predrag 'Miki' Manojlovic, Maribel Verdú, Eduard Fernández, Laia Marull, Ana Caterina Morariu Gloria Muñoz, Serena Grandi, Neri Marcorè, Héctor Alterio, Manuela Mandracchia, Luisa Gavasa, Carmen Mangue, Antonio Resines, Marzia Bordi, Joan Gadea, Massimo De Lorenzo, Héctor Juezas, Carlos Olalla, Leandro Rivera, Jorge Calvo, Rut Bellès, Alex Bellès, Kala Trullenque, Ferran Gadea, Vicente Barrera, Cosimo Cinieri, Orsetta De Rossi, Anabel Martinez Sabuco. |
Uscita | giovedì 8 giugno 2017 |
Distribuzione | Mariposa Cinematografica |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,57 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 2 novembre 2017
Una commedia corale e "terapeutica" che si svolge sullo sfondo di una allegra provincia spagnola. In Italia al Box Office Due uomini, quattro donne e una mucca depressa ha incassato 19,7 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Edoardo è un musicista di successo in crisi esistenziale: ha lasciato il lavoro, la moglie lo ha mollato, vede troppo poco la figlia Alice, ha il colesterolo alto e odia la Chiesa. Per dare una scossa alla sua vita si allontana da Roma per andare a trovare un amico, Emilio, in un paesino del sud della Spagna, dove è costretto ad uscire dalla sua apatia perché il coro della chiesa locale ha bisogno di un nuovo direttore. Edoardo accetta l'incarico solo per fare un favore ad Emilio, e a condizione che non si cantino salmi religiosi ma un "repertorio profano". Del coro fanno parte alcune delle donne più vivaci del paese: la bella divorziata Julia, convinta di non saper fare niente e dover sempre lasciare tutto a metà; l'agente di viaggi Victoria, figlia di un severo generale; l'iperattiva Manuela, che non fa più sesso col marito e compensa con il volontariato a tutto campo; la giovane Marta, figlia di Manuela, astronoma e madre single. A queste quattro donne fanno da contraltare alcuni uomini: il già citato Emilio, innamorato di Victoria; Carlos, ex marito di Julia; e lo stesso Edoardo, suo malgrado coinvolto nelle vicende personali dell'intera comunità iberica. A completare il quadro ci sono la cameriera (apparentemente) muta Irma, l'irrequieta Sara che non può esprimere le sue preferenze omosessuali nel paesino ipercattolico, Pablo, un ragazzo romantico che vorrebbe perdere la verginità, e la mucca Luisa, giù di morale almeno quanto Edoardo.
Quattro donne, due uomini e una mucca depressa è (letteralmente) una commedia corale e una coproduzione italo-spagnola che appartiene a quel cinema europeo garbato e volutamente naif che si lascia vedere volentieri, pur non generando né grandi risate né profonde riflessioni.
Il ricco cast di interpreti, capitanati dall'attore serbo Miki Manojlovic, feticcio di Emir Kusturica, nei panni di Eduardo e da Maribel Verdu, memorabile in Y Tu Mama Tambien, in quelli di Julia. In quota italiana ci sono Neri Marcoré (Carlos), Serena Grandi (Irma), Manuela Mandracchia (Sara) e Ana Caterina Morariu (Marta), ormai italianizzata anche se rumena di nascita. Anna Di Francisca scrive e dirige il suo terzo lungometraggio per il grande schermo con mano leggera ma senza colpi d'ala, limitandosi ad armonizzare il coro polifonico dei suoi attori.
Il pregio principale di Quattro donne, due uomini e una mucca depressa è proprio la sintonia che unisce il cast e rende le interazioni fra i personaggi accattivanti, nonostante i dialoghi eccessivamente semplici. Un po' più di pepe avrebbe giovato a questa favola contemporanea che sembra sospesa nel tempo, e guarda più alla levità inconsistente della commedia spagnola e francese che alla tradizione amara e ironica della commedia all'italiana.
Il film sembra partire col piede giusto ma già dall'inizio si perde in alcuni ritmi blandi che spengono l'energia iniziale che colpisce lo spettatore. Trama che si basa su una serie di coppie-relazioni che si formano nel corso della storia.Pensavo che la presenza di Neri Marcoré avrebbe dato buone aspettative ma per me resta un film a 3 stelle.
Edoardo (Miki Manojlovic, già feticcio di Emir Kusturica), musicista italiano in crisi artistica, affettiva e di più, molla Roma e arriva in Spagna per riabbracciare l'amico Emilio. Nolente o dolente, verrà adottato da una stramba comunità radunata attorno a un coro assai perfettibile: quattro donne, tra cui la fatale Julia di Maribel Verdù (Y tu mama tambien), da cui ripartire, un tot di vecchi per [...] Vai alla recensione »
Come da tradizione è l'arrivo di un outsider in una piccola comunità a mettere in moto gli eventi, in questo caso il meccanismo comico/romantico alla base di Due uomini, quattro donne e una mucca depressa, coproduzione italo-spagnola (nel cast ci sono Neri Marcorè e Serena Grandi) della regista Anna Di Francisca. Il protagonista (Miki Manojlovic) è infatti un compositore divorziato che lascia il caos [...] Vai alla recensione »
Musicista italiano esaurito (Manojlovic, l'attore feticcio di Kusturica) arriva in Spagna per trovare vecchio amico. Verrà accolto da una buffa comunità. Ne fanno parte donne (una per cui perdere la testa), vecchi (c'è un ex generale franchista) e una mucca più depressa del musicista stesso. Il terzo lungometraggio della De Francisca (di lei ricordiamo con amore nel 1996 La bruttina stagionata con [...] Vai alla recensione »
Esce con ritardo e col titolo modificato (prima era Como Estrellas Fugaces) questa commedia sentimentale scritta e diretta dalla milanese Anna Di Francisca. Che inizia a Roma, però si trasferisce subito in un villaggio spagnolo assieme al suo personaggio principale: Edoardo, compositore in crisi esistenziale alla ricerca di riposo dal caos della metropoli.
Edoardo, compositore in crisi, sia di affetti, sia di ispirazione, va in un piccolo paesino della Spagna, ospitato dall'amico fraterno Emilio. Suo malgrado, si ritrova a dirigere il coro locale dove cantano anche quattro donne, ognuna all'inseguimento dei propri sogni. La commedia, a volte melò, altre malinconica, poco divertente, ha il punto di forza nel cast, nel quale fanno parte, in ruoli più piccoli, [...] Vai alla recensione »