Anno | 2013 |
Genere | Documentario |
Produzione | Francia |
Durata | 56 minuti |
Regia di | Esther Hoffenberg |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento martedì 4 novembre 2014
L'omosessualità, l'aborto, il fatto di essere una "bastarda": Violette Leduc affronta i tabù degli anni Cinquanta senza alcuna ipocrisia.
CONSIGLIATO N.D.
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"Se si comincia un'autobiografia, bisogna andare fino in fondo» afferma Violette Leduc. L'omosessualità, l'aborto, il fatto di essere una "bastarda": Violette Leduc affronta i tabù degli anni Cinquanta senza alcuna ipocrisia. La sua sincerità intrepida le vale l'ammirazione e il sostegno di Simone de Beauvoir e circa cinquant'anni dopo il successo di pubblico de "La bastarda", i suoi libri seducono ancora per la loro forza e libertà. Esther Hoffenberg torna nei luoghi in cui Leduc ha vissuto e lavorato, a Parigi e a Faucon, per creare il ritratto di una scrittrice in grande anticipo sulla propria epoca. Un inno alla libertà e alla magia della parola.