Manchester by the Sea

Film 2016 | Drammatico, +16 135 min.

Regia di Kenneth Lonergan. Un film Da vedere 2016 con Casey Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler, Lucas Hedges, Gretchen Mol. Cast completo Genere Drammatico, - USA, 2016, durata 135 minuti. Uscita cinema giovedì 16 febbraio 2017 distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,85 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 27 febbraio 2017

Un idraulico di Boston è obbligato a tornare a casa a Manchester quando apprende la notizia della morte del fratello. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto 2 Premi Oscar, 5 candidature a Golden Globes, 6 candidature e vinto 2 BAFTA, 1 candidatura a Cesar, 5 candidature e vinto 2 London Critics, 8 candidature e vinto 3 Critics Choice Award, 4 candidature a SAG Awards, 5 candidature e vinto un premio ai Spirit Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Manchester by the Sea ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 1,7 milioni di euro e 456 mila euro nel primo weekend.

Passaggio in TV
sabato 23 novembre 2024 ore 1,00 su SKYCINEMADRAMA

Manchester by the Sea è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD e Blu-Ray su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato assolutamente sì!
3,85/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 4,10
PUBBLICO 3,28
CONSIGLIATO SÌ
Un film emozionante e stilisticamente maturo. Lonergan si fa duro, senza perdere la tenerezza.
Recensione di Marianna Cappi
lunedì 17 ottobre 2016
Recensione di Marianna Cappi
lunedì 17 ottobre 2016

Lee Chandler conduce una vita solitaria in un seminterrato di Boston, tormentato dal suo tragico passato. Quando suo fratello Joe muore, è costretto a tornare nella cittadina d'origine, sulla costa, e scopre di essere stato nominato tutore del nipote Patrick, il figlio adolescente di Joe. Mentre cerca di capire cosa fare con lui, e si occupa delle pratiche per la sepoltura, rientra in contatto con l'ex moglie Randy e con la vecchia comunità da cui era fuggito. Allontanare il ricordo della tragedia diventa sempre più difficile.

Ambientato sulle coste settentrionali del Massachusetts, dove la natura ha la meglio sull'uomo, per l'ampiezza e la profondità delle sue acque e per l'inospitalità e la rigidità delle sue temperature invernali, Manchester by the sea è il rovescio drammatico di You can count on me: Lonergan si è fatto duro e maturo, senza perdere la tenerezza.

Non più la malinconia, ma la tragedia massima, il destino irreparabile, e la vita che, testarda, domanda comunque di essere vissuta, attraverso la gioventù di Patrick e la sua fame di esperienza, di calore umano, che incrinano il ghiaccio del dramma come piccole crepe a forma di sorriso.

È una maturità stilistica vera, quella del nuovo Lonergan, tangibile in ogni scelta di dialogo, stacco di montaggio, attacco musicale, e responsabile del respiro autentico e contemporaneamente quasi letterario del film. D'altronde, la parola - la sua insufficienza e la sua estrema, umanissima necessità- sono parte fondamentale dell'impasto di Manchester by the sea. È il silenzio di Lee, nella prima parte, a costruire il suo personaggio: un'assenza di espressione verbale che lascia il posto solo episodicamente alla fuoriuscita di un turpiloquio che è furia repressa, disperazione compressa sotto vuoto. La vicinanza col ragazzo, alla quale Lee non può e non si vuole sottrarre, lo costringe a ritrovare lentamente la pratica del dialogo, ad uscire dal proprio sepolcro ambulante per mettersi nuovamente in relazione con qualcuno.
L'incontro cruciale con Randy, e le parole di lei, bucheranno la protezione facendo saltare la tesa copertura. Ma Lonergan non è mai sbrigativo, mantiene saldo fino in fondo il passo del film e non apre mai del tutto, nemmeno in coda, all'ipotesi del superamento definitivo. Con grandissima finezza, accenna solo al fatto che qualcosa possa ripartire nella vita di Lee, qualcosa di diverso, che affonda solo una parte di radice nel passato, ma va verso un'altra direzione, cominciando in curva e leggermente in salita. Come il gioco con la pallina di Patrick, che parte in maniera stentata, che Lee vorrebbe subito lasciar perdere, ma che pian piano, proprio su quella curva leggermente in salita, comincia invece a funzionare.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 19 marzo 2017
Writer58

Dalle recensioni lette, mi aspettavo un film cupo e freddo, dominato da colori grigi e smorti. Invece, "Manchester by the sea", terzo lungometraggio di Lonergan, è un'opera dai colori chiari e dagli ampi spazi, ambientata sulla costa del Massachussets, non lontano da Boston. E' inverno, la temperatura è gelida, ma il cielo diffonde una luce smorzata che si riflette sulla [...] Vai alla recensione »

sabato 4 febbraio 2017
Eugenio

Manchester by the sea, ultima fatica diKenneth Lonergan candidata all’Oscar convince e conquista con un dramma scavato nelle luci e ombre di un passato mai destinato a divenire presente, fatto di solitudine, di un dolore che non riesce a trovare requie, di un paesaggio funzionale allo scopo, grigio che ricorda tanto il  Mare del Nord ma che ci colloca in una piccola comunità costiera [...] Vai alla recensione »

domenica 7 maggio 2017
ADELIO

 “E il navigar mi è dolce in questo mare...” così si apre il film gettando lo spettatore immediatamente in una dimensione spazio-temporale che non esiste, la dimensione della coscienza cioè di un mare grigio, piatto senza confini tutto da vivere, tutto da esplorare e delimitare. Siamo dunque nel viaggio dentro l’uomo, la sua tragedia e il dolore che ne discende [...] Vai alla recensione »

sabato 18 febbraio 2017
Ashtray_Bliss

Manchester by the Sea è un film cupo e grigio, dove regna il dolore e la rassegnatezza ad esso degli individui, dove pochi e singolari spiragli di luce e felicità non rappresentano che dei momenti fugaci, dei bagliori pronti a svanire l'attimo dopo. In questo contesto di disperazione e grigiume, sia interiore che esteriore dato dalla fotografia naturale del posto (che si sposa [...] Vai alla recensione »

domenica 26 marzo 2017
samanta

Ho visto alcuni giorni fa Manchester Sea che tra l'altro è dato in pochissime sale e non ho avuto un'impressione molto positiva, intendiamoci rispetto a Moonlight è un capolavoro, ma non mi sembra che meriti una particolare attenzione. Innanzitutto la trama:  Lee Chandler (Casey Affleck) vive a Boston in un seminterrato fa il custode in un gruppo di condomini, le sue incombenze [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 giugno 2017
nino raffa

 Che la vita non sia lineare è un classico: Edipo, per una banalissima precedenza stradale, innesca una tale catena di tragedie che ancora se ne parla. Piccoli accadimenti hanno una sproporzione catastrofica che offende il nostro senso di giustizia, in uno degli aspetti più irragionevoli del mondo. Lee Chandler abita con la famiglia in una cittadina sulla costa del Massachusetts; [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 febbraio 2017
Zarar

C’è in questo film spiazzante l’atmosfera dei racconti di Elizabeth Strout: un paesaggio (il Maine della Strout, il Massachusetts di Lonergan) dai toni chiari e freddi, un mare gelido e spazzato dal vento, un ambiente di piccola città molto americano, dove consuetudini e riti e codici di comportamento sembrano organizzati per  controllare, mediare, rimuovere qualsiasi [...] Vai alla recensione »

martedì 21 febbraio 2017
robertalamonica

Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan è come un quadro di Edward Hopper. L'arte è     l'unione di due grandi elementi: realismo e grande irrealtà, scriveva Nietzsche. E in questo meraviglioso, intimo film ci sono tutti gli elementi che caratterizzano le opere del pittore americano. Hopper dipinge la solitudine di luoghi che dovrebbero essere affollati.

martedì 22 settembre 2020
BrunoPepi

 Alla sua terza opera il regista ci conduce dentro la difficile recente vita del protagonista, immersa nella solitudine di un seminterrato di Boston, succube dei suoi tristi ricordi e di un presente forse ancora più accorato. Anche il grigio paesaggio di questa piccola comunità costiera di provincia del Massachusetts, viene come a ricalcare il dramma che il protagonista si porta [...] Vai alla recensione »

domenica 19 febbraio 2017
vanessa zarastro

Un film che tratta decisamente la sfera del “maschile”. È descritto il modo di star male maschile in un mondo quasi primitivo, nordico, attraverso l’assenza di dialogo e di apertura nei confronti degli altri e dove è importante l’immagine dell’uomo forte. Il “maschio” non dimostra il suo dolore, non piange, non si lamenta, ma attraverso la [...] Vai alla recensione »

sabato 18 febbraio 2017
Maurizio.Meres

Splendido film,questo è vero cinema in un montaggio che rasenta la perfezione cinematografica,il dramma perché questo è,mette lo spettatore difronte ad una realtà essenziale,un modo di vita statico ripetitivo senza nulla che possa entusiasmare chi vive in quel tipo di ambiente,ma soltanto una logica esistenziale di sopravvivenza,in una onesta semplicità,la vita che [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2017
Giampi

Difficile restare seduto per rimanere a guardare questo film. Molto più facile andarsene via a respirare, all'aria aperta. Mi manca un po' il respiro. Sento una cappa di negatività su di me. Mi incavolo sempre di più. Ma resto seduto di fronte a tanta sofferenza. Perdere tre bambine nellincendio incendio della propria casa per andare a prendere da bere.

giovedì 18 maggio 2017
Liuk

Manchester By the Sea racconta la storia di un uomo che perde tutto, casa, figli, moglie, fratello, padre, lavoro nel giro di pochi anni. L'uomo non si riprenderà mai, non riuscirà a ricostruire nulla di quanto perduto, vivendo in un limbo gelido senza emozione. Casey Affleck prende l'oscar, Michelle Williams qualche premio minore nonostante reciti circa 5 minuti.

sabato 25 febbraio 2017
Cristian

Con 6 candidature agli imminenti Oscar 2017, Manchester by the sea di Kenneth Lonergan (Conta su di me,; Margaret) darà senz’altro del filo da torcere ad altri film più gettonati in quanto opera costruita con minuzia e attenzione particolare alla caratterizzazione dei personaggi, ognuno con una propria e ben definita complessità.

mercoledì 26 aprile 2017
enzo70

Kenneth Lonergan racconta una storia intima e drammatica; e lo fa con intelligenza. Lee Chandler, un ottimo Casey Affleck vive a Boston, lontano dalla sua città natale, Manchester e da una tragedia che man mano riaffiora. Ed è un altro grande dolore, la perdita del fratello cardiopatico che lo nomina tutore del figlio l’occasione per riprendere contatti con il suo passato.

martedì 18 aprile 2017
paolorol

Interpretazione direi facile per Casey Affleck, di quelle che un Oscar te lo tirano dietro, poco ci manca che non te ne diano due. Non ho visto altri suoi film ma in questo il fratello di suo fratello di certo non fa scintille. Qualcuno correrà in sua difesa dicendo che il premio se l'è più che meritato perchè il personaggio che ha dovuto interpretare è cosí: [...] Vai alla recensione »

sabato 18 febbraio 2017
ElPaneZ

 Manchester by the sea. Conosciamo Lonergan, un regista speciale, con uno stile tutto suo che ci fa immedesimare completamente nei personaggi scavando nella propria psicologia. Quando andrete al cinema non andate con l’aspettativa di vedere un dramma qualunque, ma con l’aspettativa di vedere un film che si prende tempo per caratterizzare i personaggi con riprese lente e primi piani [...] Vai alla recensione »

domenica 5 marzo 2017
Soleilmoon

Dopo aver appreso la tragedia, il film diventa irrimediabilmente lento e un pò noioso. Il personaggio principale è antipatico, a tratti odioso, perchè lui non si redime dal tormento esistenziale, non ascolta nessuno di quelli che vogliono aiutarlo. Capisco che questo è l'intento del regista, mostrarci un uomo costretto a vivere con i sensi di colpa e nella depressione, [...] Vai alla recensione »

sabato 25 febbraio 2017
Andrea1974

Non si riesce a seppellire il padre, troppo gelato è il terreno; non si riesce a rielaborare il lutto di un padre, troppo immenso il senso di colpa, il vuoto, inutili le parole, si chiede solo di non essere visti, di non essere più toccati, ma dimenticati; non riesce a dare risposta la pacca sulla spalla dell'amico o del coach, non riesce ad essere significativa la fede, nè [...] Vai alla recensione »

sabato 18 febbraio 2017
Alex62

Ci sono attrici del panorama attuale che evocano direttamente il ricordo di altre, magari più titolate ed illustri, del passato; ma c'è n'è un ristretto numero, non riesco a superare nella conta le dita delle mie due mani, che appartiene all'Olimpo. È un luogo etereo, impervio, è una vetta inespugnabile, l'Olimpo delle migliori attrici di tutti i tempi: [...] Vai alla recensione »

sabato 18 febbraio 2017
DeborahM

Lee Chandler (Casey Affleck), idraulico di Boston, conduce una vita alquanto difficile, dolorosa e sofferente, una vita troppo opprimente. Affronta tutto con aria di sufficienza, la sua mente è tormentata da un passato troppo crudo e straziante e ciò non gli permette di vivere al meglio. Durante le uscite è avvicinato da belle donne che, però, non attirano la sua attenzione, [...] Vai alla recensione »

martedì 21 marzo 2017
Stefano Pariani

Lee Chandler (Casey Affleck) lavora a Boston come custode e factotum di un palazzo, è sempre disponibile per qualsiasi servizio di manodopera, lavora bene ed è di poche parole. Vive in un piccolissimo monolocale, non ha amici e non ha una vita sociale, se si esclude qualche bevuta solitaria al pub. In seguito alla morte del fratello maggiore, deve tornare per qualche giorno al paese d’origine, una [...] Vai alla recensione »

domenica 12 marzo 2017
loland10

“Manchester by the Sea” (id., 2016) è il terzo lungometraggio del regista-sceneggiatore newyorkese Kenneth Lonergan. Un film corposamente nullo, un film altamente sottrattivo, un film di dramma nascosto. Una storia di dolore intimo e infimo che nessuno riesce a scalfire: ogni volto, ogni luogo, ogni inquadratura, ogni notte e ogni via non vogliono prenderne una parte ma tutto il [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 febbraio 2017
angelo umana

 Joe Chandler, l’attore è un Chandler per davvero, Kyle, pescatore 45enne sofferente di cuore, muore a Manchester by the sea nel Massachusetts e lascia il figlio adolescente Patrick: aveva pensato a tutto Joe, nel testamento aveva previsto che suo fratello Lee tornasse da Boston e facesse da tutore al figlio minorenne. Aveva nelle sue volontà riunito due deprivati dei loro [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2017
amgiad

Il dolore di una perdita cambia la vita specialmente se la colpa di ciò che l' ha causato è dentro di se. Gli altri continuano una vita normale e i ragazzi superano meglio i lutti con la voglia di vivere, di fare, di amare. Ed è giusto che sia così. Per il personaggio principale non sembra possibile superare il ricordo della sua colpa e delle vite che ha perduto.

mercoledì 14 novembre 2018
cinephilo

C'è chi di fronte alla durezza della vita piange, si dispera, grida. C'è chi perde il senno e chi il sonno, c'è il temerario che si rialza e rimette tutto in ordine. Poi c'è chi rimane in silenzio, chi perde non le emozioni bensi' la capacità di emozionarsi. E' il caso di Lee Chandler, il protagonista della pellicola targata Kenneth Lonergan. [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 aprile 2017
williamd

Lee Chandler vive da solo in un monolocale a Boston, dove lavora come custode. Uno stato di profonda apatia caratterizza la sua personalità che evita ogni minimo contatto umano. La notizia della morte di suo fratello Joe lo costringe a tornare a Manchester-by-the-sea, la sua città natale, da cui si era allontanato per cercare di sfuggire al suo agonizzante dolore spirituale.

giovedì 16 marzo 2017
valeverte

Ci sono molti modi in cui una persona tenta di sopravvivere e di sotterrare per quanto possibile il proprio passato, ma prima o poi è inevitabile un ritorno. Lee, ex marito, ex padre, che si rifugia nel suo guscio di solitudine, viene scaraventato di nuovo nel suo passato, costretto in un posto che ormai odia, e non riesce più a chiamare casa.

giovedì 23 febbraio 2017
Francesca

 Lee è un tuttofare solitario che vive a Boston dove si è rifugiato per cercare di dimenticare una tremenda tragedia. La morte del fratello Joe, però, lo costringe a tornare a Manchester, una cittadina sul mare dove è cresciuto, per fare da tutore al nipote Patrick.  Qui incontra anche l’ex moglie Randy e si trova a dover affrontare i vecchi fantasmi del [...] Vai alla recensione »

martedì 21 febbraio 2017
fabriziog

 “Manchester by the sea” di Kenneth Lonergan, candidato a sei nomination agli Oscar 2017 e vincitore di due Bafta, è la traduzione in linguaggio cinematografico di molta letteratura psichiatrica sulla elaborazione della morte, a partire dal bel libro “Il lutto” di Antonio Onofri e Cecilia La Rosa (Giovanni Fioriti editore).

martedì 21 febbraio 2017
Flyanto

"Manchester by the Sea" presenta il dramma profondo di un uomo che, colpito da una gandissima tragedia familiare,  non riesce a superarla essendone, anzi,  sempre turbato dall'indelebile ricordo. Il protagonista (Casey Affleck) vive ormai solitario ed assai scontroso nella città di Boston come custode e uomo tuttofare in un complesso di quattro edifici.

martedì 21 febbraio 2017
FabioFeli

Lee Chandler (Casey Affleck) spala la neve caduta a Boston tra condomini di anonime palazzine a mattoni rossi che ricordano le città operaie britanniche. Con impegno ostinato libera tubazioni intasate restando in silenzio e con lo sguardo perso; una riparazione complicata lo dispone di cattivo umore come le parole della signora della middle class proprietaria dell’appartamento: si sente provocato e [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2017
Vincenzo Ambriola

Lee vive a Boston, nell'ammezzato di un condominio. Uomo triste, solo, un po' violento ma preciso nel suo lavoro di tuttofare. Un giorno di inverno deve tornare a Manchester by the sea, cittadina sul mare in cui è nato ed è vissuto per tanti anni. La storia inizia in questo momento e continua lentamente fino all'estate. I dettagli della vita di Lee ci sono presentati in flashback, [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2017
fsromait

È  notorio l’area territoriale di Boston essere quella degli USA dove, storicamente, si è concentrata, e probabilmente ancora si concentra (pur se tale affermazione, ai denigratori di ogni aspetto del mondo americano, potrà apparire comunque fallace), buona parte dell'intellighenzia statunitense: me lo disse, tanti anni fa, anche una collega americana, a torto o [...] Vai alla recensione »

domenica 5 marzo 2017
astromelia

trovo casey affleck un'attore monocorde ,le sue interpretazioni  risultano sempre inespressive,in tutti i suoi film ha sempre la stessa faccia,un pò come il fratello, cioè ti può cascare il mondo addosso ma tu non ti scansi,la cosa che meriterebbe l'oscar più di moonlight è la sceneggiatura che regge per tutto il film,le scenografie anche quelle naturali,anche [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 marzo 2017
Geagia

Non ve lo perdete. È uno di quei film che ti resta dentro. La storia di quest'uomo che vuole restare ai margini, che vuole pagare qualcosa e si ficca nelle situazioni peggiori pur di scontare la sua colpa. Casey Affleck è perfetto, noi lo guardiamo e non capiamo cosa gli passa per la testa, ma vediamo disagio e dolore. Quando scopri cosa è successo alla sua vita la compassione [...] Vai alla recensione »

martedì 28 febbraio 2017
FabioFeli

Lee Chandler (Casey Affleck) spala la neve caduta a Boston tra condomini di anonime palazzine a mattoni rossi che ricordano le città operaie britanniche. Con impegno ostinato libera tubazioni intasate restando in silenzio e con lo sguardo perso; una riparazione complicata lo dispone di cattivo umore come le parole della signora della middle class proprietaria dell’appartamento: si sente [...] Vai alla recensione »

domenica 19 febbraio 2017
Flaw54

Film profondamente malinconico e di una tristezza a momenti insopportabile. Lento, silenzioso dominato dal colore grigio del cielo e del mare riflette il dramma indopportabile del protagonista un Casey Afflek bene in parte, anche se accompagnato  da un doppiaggio discutibile. La monotonia e la ripetitività  dei gesti e delle situazioni riflettono l' incapacità e anche l'impos [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 febbraio 2017
ANTONIO RUGGIERO

Il commento di un PENSIONATO AL CINEMA Se andate a vedere Manchester by the Sea, fate attenzione alla scena iniziale, quando ancora scorrono i titoli di testa. C'è una barca da pesca che solca il mare, con a bordo tre esseri viventi, appartenenti alla specie Homo Sapiens. Tre maschi, due adulti ed un ragazzino. Il capo-branco guida la barca, il cucciolo è suo figlio.

giovedì 23 febbraio 2017
maumauroma

IL Destino non ha certo fatto sconti a Lee Chandler per gli errori che ha commesso. Una vita un po' da spiantato, un matrimonio e una famiglia trascurata, abbondanti bevute di birra al pub, continue battute di pesca sulla bella barca di famiglia a largo  di Manchester, sulla costa a nord est degli Stati Uniti,  in compagnia del fratello Joe e del nipotino Patrick , ma soprattutto [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 aprile 2017
tom51

mi aspettavo di più, film esageratamente cupo il cui protagonista vive sensi di colpa che lo rendono insopportabile al mondo che lo circonda, una colonna sonora che accentua la noia provocata da una ripetitività di situazioni senza senso....se davvero si sentiva il peso della colpa (come del resto era) poteva tranquillamente suicidarsi, come aveva provato a fare inizialmente.

venerdì 13 novembre 2020
Andrea S.

Manchester by the sea: fenomenologia di una tragedia e di un dolore insuperabile. La sopravvivenza atona di un un uomo che ha smesso di vivere e si trascina come un guscio vuoto. Casey Affleck è perfetto, interpretazione implosiva, di riduzioni e contenimenti. Molti lo scopriranno ora, ma bastava vedere un gran film passato in sordina come "Gone baby gone".

mercoledì 24 maggio 2017
Cyrus70

Ottima recitazione, storia interessante, ma ritmi di lentezza insostenibile. Mezz'ora in meno avrebbe aiutato

domenica 26 marzo 2017
pinkopallo

Bellissima colonna sonora.. le riprese.. e poi dopo? Solo la storia narrativa che non mi ha lasciato niente nell'anima... esistono altri modi di raccontare le tragedie personali. Film "narrato" della la storia de Lee, niente di più. Sono uscito fuori dalla sala ed all'indomani melo sono già dimenticato. Tutto qui.

domenica 10 settembre 2017
gurdjieff

Sono sconcertato. Un film simile ha vinto dei premi? Storia banalissima, recitazione indecente, montaggio scadente.  Trama noiosa. Non ho parole.

lunedì 20 febbraio 2017
g_andrini

E' piuttosto elegante anche se tratta di problemi tradizionali della giovinezza e più in generale della vita. Non è facile da capire fino in fondo, ma si lascia guardare.

domenica 19 febbraio 2017
Mariagraziadean

noioso lento triste. Ridondante. Racconta con pretesti banali il dolore che non porta a nulla. Dall'inizio alla fine solo una tristezza dietro l'altra. qualche bella foto da cartolina furba e qualche musica di sottofondo. non mi fiderò più della critica . sconsigliato vivamente. 

venerdì 26 gennaio 2024
Francesca Barducci

Il protagonista, dopo la perdita dei tre figli, morti a causa di una sua distrazione, cerca di dimenticare ciò che dimenticare non può. La sua nuova vita a Boston, a un'ora e mezzo dalla sua città natale, evidenzia la ricerca dell'essenziale: poche parole, quelle che servono, un monolocale arredato al minimo, in mezzo alla gente ma da solo, rapporti sì ma solo di [...] Vai alla recensione »

lunedì 24 aprile 2023
Corrado

 Film lungo, lento, dolente ... avvincente. Ti conquista poco a poco. E quando ti prende, ti prende allo stomaco, ti fa male. Racconta il dolore, la solitudine, il rimorso, la rabbia, la disperazione di un uomo, senza mai trascendere: con il silenzio delle parole e con l’intensità dei volti. È un dramma che urla dentro e che deve fare i conti con la vita che continua.

lunedì 16 luglio 2018
Ennio

Un lungo, ma mai pesante, ritratto delle conseguenze che una tragedia può avere su una persona apparentemente normale, con qualche fragilità perdonabile come far casino con gli amici a notte tarda e bere un tantino troppo. Ma quando da questa fragilità nasce una tragedia immane, allora la colpa si impossessa del protagonista rendendolo atono, arido, incapace [...] Vai alla recensione »

FOCUS
FOCUS
venerdì 10 febbraio 2017
Paola Casella

È quasi impossibile, per chiunque abbia una memoria cinematografica abbastanza lunga, non paragonare Manchester by the Sea, scritto e diretto da Kenneth Lonergan, a Gente comune, il dramma diretto da Robert Redford nel 1980 e basato sul best seller omonimo di Judith Guest.

Le somiglianze sono molte, a partire dal tema del lutto come forza distruttrice all'interno della famiglia, per proseguire con l'intensità emotiva del racconto e il tono sommesso e straziante delle interpretazioni.

"Some films you watch, others you feel", era lo slogan sulla locandina di Gente comune, e anche questa caratteristica accomuna i due drammi, che richiedono una partecipazione emotiva viscerale non limitata allo sguardo ma estesa a tutti e cinque i sensi. Ci sono però anche molte differenze fra i due film, ed è su queste che vale la pena soffermarsi perché aiutano a capire come siano cambiati gli Stati Uniti dai primi anni Ottanta ad oggi.

Frasi
- Tutti i miei amici sono qui, ho due fidanzate e suono in una band. Tu fai il custode a Quincy! Che diavolo ti importa dove vivi?
Una frase di Patrick (Lucas Hedges)
dal film Manchester by the Sea - a cura di MYmovies.it
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RECENSIONI DELLA CRITICA
lunedì 13 febbraio 2017
Marco Scognamiglio
Il Venerdì di Repubblica

Lee Chandler vorrebbe scomparire. Si è messo ai margini della vita, in una stanzetta alla periferia di Boston. Per sbarcare il lunario fa lavoretti da idraulico, non parla con nessuno, la sera si ubriaca nei bar e alza le mani contro chiunque lo fissi un po' più a lungo del dovuto. Cinquanta chilometri a nord, su una baia sepolta dalla neve, la cittadina di Manchester by the Sea ospita quella che un [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2017
Roberto Nepoti
La Repubblica

C'è una metafora centrale, bella e triste in Manchester by the sea, il dramma prodotto dagli studi Amazon e candidato a sei premi Oscar (tra cui miglior film, regia, attore protagonista, sceneggiatura originale). Il cadavere di un uomo deve essere conservato in una cella frigorifera, attendendo il disgelo perché sia possibile scavare il terreno dove depositare la bara.

Valerio Caprara
Il Mattino

Guardando con lo spirito giusto «Manchester by the Sea», giustamente plurinominato agli Oscar, è facile valutare il baratro che corre tra un film triste e commovente e un altro ricattatorio e strappalacrime (il riferimento a «Collateral Beauty» è voluto). Acclarato che il termine melodramma serve per fornire un orientamento al pubblico, ma certo non per mettere una pietra su contenuti, stili e valori, [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2017
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Insidiosa sfida con la disponibilità dello spettatore scrivere una sceneggiatura e girare il film sul lutto dei genitori. Letteratura, teatro e cinema hanno performato nei millenni profondi risultati e presuntuose esibizioni, da Sofocle a Philip Forest, da "Beautiful" alla cosiddetta tv del dolore. Immagini e parole passano alla selezione di memoria e istinto: stai raccontando senza barare? Prodotto [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2017
Maurizio Acerbi
Il Giornale

Lo scorso novembre, il National Board of Review, importante associazione americana di cinefili (quelli che se ne intendono, verrebbe da aggiungere), ha premiato Manchester by the Sea come miglior film del 2016. Meglio, per dire, di La La Land, annunciato trionfatore agli ormai imminenti Oscar. Un premio che, però, di solito, non porta bene. come viatico, per la notte delle statuette, visto che negli [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2017
Cristina Piccino
Il Manifesto

Melò familiare e al maschile con due fratelli, il maggiore dal cuore matto per una malattia congenita, persona splendida e amatissima dall'intera comunità di Manchester, che muore lasciando solo il figlio adolescente, Patrick detto Patty (Lucas Hedge). La madre del ragazzo è andata via da tempo, per questo nel testamento l'uomo ha nominato tutore del ragazzo suo fratello minore, Lee (Casey Affleck), [...] Vai alla recensione »

Natalino Bruzzone
Il Secolo XIX

Frammenti complessi della cognizione del dolore. Giorno dopo giorno. Nulla sarà più come prima quando il destino si riduce all'elaborazione dei lutti, mentre la vita preme ancora per approdare ad una normalità, ormai impossibile, di un tempo (quasi felice). È cinema da melò, algido come la bellezza del suo paesaggio sotto zero, irsuto e ispido come la solitudine del protagonista, che ricrea, con magistrale [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2017
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Considera l'aragosta. Parola del compianto David Foster Wallace, e vale anche per il regista Kenneth Lonergan, con un'aggiunta: considera il panino con l'aragosta. È raro trovare note di regia, che al netto di sprezzature arbasiniane o diversioni hipster, parlino di cibo anziché di cinema, ma Lonergan fa golosa eccezione: "Il mio ristorante preferito era il Clam Box, a Ipsvvich, che prepara il miglior [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2017
Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Sembra incredibile che un cinema ricco e vario come quello americano nasconda autori "maledetti" come Kenneth Lonergan, commediografo e sceneggiatore (anche per Scorsese) prima che regista, 54 anni e appena tre film al suo attivo. Uno solo dei quali, Conta su di me, 2000, con Mark Ruffalo e Laura Linney, uscito in Italia. Eppure è così: ed è bello sapere che dopo l'estenuante battaglia legale che nel [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2017
Alessandra Levantesi
La Stampa

Esordendo nella regia con Conta su di me, il drammaturgo e sceneggiatore Kenneth Lonergan si era subito assicurato due nomination. Le cose sono andate ancora meglio con Manchester by the Sea, film in gara per sei Oscar che conferma la vena intimista-minimalista dell'autore newyorchese, l'interesse per i travagliati interni familiari. Qui nel paesaggio invernale della cittadina del titolo - siamo [...] Vai alla recensione »

NEWS
INFINITY
martedì 17 luglio 2018
 

Lee Chandler conduce una vita solitaria in un seminterrato di Boston, tormentato dal suo tragico passato. Quando suo fratello Joe muore, è costretto a tornare nella cittadina d'origine, sulla costa, e scopre di essere stato nominato tutore del nipote [...]

TROVASTREAMING
venerdì 29 settembre 2017
 

Dall'adrenalina di Fast & Furious 8 al dramma umano di Manchester by the Sea, dal film d'animazione Sing al grande classico con Audrey Hepburn Sabrina. Alcuni tra i titoli più interessanti della storia del cinema sono disponibili fino al 31 ottobre [...]

HOMEVIDEO
mercoledì 21 giugno 2017
Andreina Di Sanzo

Lee Chandler (Casey Affleck) è un solitario lavoratore di una famiglia modesta, ormai lontano dai suoi cari conduce una vita nel seminterrato a Boston, con i fantasmi del suo passato. Alla morte di suo fratello maggiore John è costretto a tornare nella [...]

GALLERY
lunedì 13 febbraio 2017
 

La La Land trionfa agli 'Oscar britannici' del cinema, ottenendo i premi più prestigiosi. Il musical hollywoodiano, che aveva ottenuto 11 nomination, ha ricevuto il premio per il Miglior Film, Miglior Regista (Damien Chazelle), attrice protagonista (Emma [...]

winner
miglior attore
Premio Oscar
2017
winner
miglior scenegg.ra originale
Premio Oscar
2017
winner
miglior attore
BAFTA
2017
winner
miglior scenegg.ra originale
BAFTA
2017
winner
miglior attore
London Critics
2017
winner
miglior scenegg.ra
London Critics
2017
winner
miglior giovane interprete
Critics Choice Award
2017
winner
miglior attore
Critics Choice Award
2017
winner
miglior scenegg.ra originale
Critics Choice Award
2017
winner
miglior attore
Spirit Awards
2017
winner
film dell'anno
AFI Awards
2017
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