Anno | 2014 |
Genere | Musicale |
Produzione | Francia |
Durata | 83 minuti |
Regia di | Pascal Tessaud |
Attori | Kt Gorique, Rafal Uchiwa, Jalil Naciri, Liliane Rovère, Véronique Ruggia Blade Mc, Despee Gonzalez, Babali Show, Manon Leroy, Inaya, Houaby, Sarah Guemguem, Zirko, Akram, Bouzid Laiourate, Jean-Paul Bathany, Nes Pounta, Poops, Evil Shiro, Ali Mekloud. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 9 settembre 2014
Il regista fa parte del movimento "New Vibe" che sostiene gli artisti che vivono nella periferia di Parigi.
CONSIGLIATO SÌ
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Coralie, 22 anni svizzera con ascendenti afro, arriva in Francia con il desiderio di sfondare nel mondo del rap. Il suo passato non è dei migliori: orfana di madre ha un padre che non la comprende. Trova un appartamento in subaffitto da una signora anziana e collabora con un centro sociale. Qui incontra Yazir che organizza seminari sul rap con lo scopo di far emergere dei talenti che si distacchino dal filone commerciale e possano esprimere ciò che provano interiormente. Coralie incontra Issa, che ha pochi anni più di lei. Con lui inizia un rapporto difficile mentre prosegue la ricerca di un proprio stile.
Pascal Tessaud ha origini che un tempo si sarebbero definite proletarie ed è diventato regista da autodidatta. È quindi la persona giusta per raccontare le speranze e gli ostacoli che costellano la vita di chi sente di avere le qualità per dedicarsi ad un'attività artistica senza poter contare su scorciatoie (e senza cercarle). Trova in questo film un valido supporto in KT Gorique, svizzera nella realtà, e vincitrice del contest rap End of the Weak. La giovane rappeuse gli offre una carica di energia mista a una dolcezza nello sguardo che danno luogo ad un mix decisamente efficace. Brooklyn, che per coltivare il suo sogno non esita a fare i lavori più umili, non vuole fare compromessi né con gli altri né con se stessa. È pronta a pagare per le proprie scelte e, grazie al suo personaggio, Tessaud riesce anche a sviluppare una riflessione sulle degenerazioni di un modo di unire musica e canto che, nato dal basso, si è visto attrarre rapidamente nelle spire del guadagno facile che ha progressivamente spento quella rabbia, quel senso di rivolta contro l'ingiustizia e il razzismo che ne costituivano l'essenza più intima.
Le esibizioni a cui assistiamo (una in particolare è stata ripresa dal vero nel corso di un concerto al Parc de la Villette) consentono anche a chi non conosce questo tipo di performance di percepirne la forza comunicativa e liberatoria.