Theeb

Film 2014 | Drammatico 100 min.

Regia di Naji Abu Nowar. Un film con Jacir Eid, Hassan Mutlag, Hussein Salameh, Marji Audeh, Jack Fox. Cast completo Genere Drammatico - Giordania, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Gran Bretagna, 2014, durata 100 minuti. - MYmonetro 2,91 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento sabato 6 settembre 2014

Con l'arrivo di un ufficiale dell'esercito britannico, le vite di Theeb e del fratello maggiore Hussein cambiano improvvisamente. Hussein parte con l'inglese mentre Theeb - rimasto da solo - dovrà imparare a comportarsi da uomo adulto. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 2 candidature e vinto un premio ai BAFTA, Al Box Office Usa Theeb ha incassato 239 mila dollari .

Consigliato sì!
2,91/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 2,82
CONSIGLIATO SÌ
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Cinema
Trailer
Un piccolo grande film che allarga i confini della nostra coscienza.
Recensione di Marzia Gandolfi
sabato 6 settembre 2014
Recensione di Marzia Gandolfi
sabato 6 settembre 2014

Deserto di Wadi Rum, 1916. Theeb è un ragazzino beduino di pochi anni e di grande curiosità. Orfano di padre, è cresciuto da Hussein, il fratello maggiore, che lo inizia alla caccia e ai principi della vita nomade. Le sue giornate, scandite da esplorazioni e momenti ludici, sono interrotte dall'arrivo di un ufficiale inglese che chiede rifugio e aiuto per raggiungere un antico pozzo lungo la strada battuta dai pellegrini diretti alla Mecca. La legge dei beduini, che accoglie e protegge i propri ospiti, 'ordina' a Hussein di condurre l'ufficiale a destinazione. Theeb, intrigato dallo straniero e dalla scatola 'magica' che porta con sé, decide di seguirli di nascosto. Scoperto molto presto, ma troppo tardi per riportarlo all'accampamento nomade, Theeb intraprenderà un viaggio avventuroso al termine del quale niente per lui sarà più lo stesso.
Opera prima di Naji Abu Nowar, Theeb è il viaggio di formazione di un giovane beduino attraverso il deserto e dentro la Storia. Ambientato nel 1916, dove infuria la Prima Guerra Mondiale, Theeb accompagna un ragazzino verso la maturità e svolge insieme la trasformazione di una civiltà antica. Perché la guerra entra nella vita nomade e scandita di chi 'abita le tende' e ne sconvolge le tradizioni, le regole e gli equilibri. Il progresso ha il profilo biondo di un ufficiale inglese e lo sbuffo sferragliante di un treno, che taglia il deserto e ne interrompe l'infinitezza. In quel deserto si muove il piccolo Theeb, ignaro del mondo e degli uomini che lo abitano facendo il bene e troppo spesso il male. Nel Centenario della Grande Guerra, il film di Naji Abu Nowar 'apre' il fronte mediorientale e ci racconta attraverso lo sguardo di un bambino gli accadimenti e gli sconvolgimenti profondi accaduti. I confini imposti artificialmente dalle potenze coloniali, il sostegno tedesco ai movimenti islamici radicali in chiave anti-britannica e anti-francese, il collasso dell'Impero Ottomano e l'incapacità di trovare entità governative altrettanto stabili, sono tutte conseguenze dirette della Prima Guerra Mondiale, conseguenze che il giovane regista giordano lascia emergere dalle immagini e riemergere dai pozzi, i due pozzi tra cui si muovono beduini, stranieri, pellegrini e predoni. Qualcuno alla ricerca di Dio, qualcun altro di ricchezza, di potere, di conoscenza.
Theeb è un piccolo (produttivamente) grande film che allarga i confini della nostra coscienza. Se da sempre raccontiamo il Primo Conflitto Bellico come una guerra civile europea, di rado consideriamo che condusse alla fine dell'Impero Ottomano e fu l'origine della destabilizzazione cronica che da un secolo scuote gli ex paesi coloniali. Territori spartiti tra Francia e Inghilterra senza tener conto delle realtà locali, tralasciando le religioni, ignorando le tradizioni etniche e le divisioni tribali antiche di millenni. In questa cornice, suggerita dal carattere brusco dell'ufficiale inglese, dalla passività di quello arabo, dal trasformismo del predone sopravvissuto, dall'impetuosità dei ribelli lanciati contro il treno, dalla saggezza di Hussein e dei suoi padri, il regista svolge la 'primavera araba' di Theeb che, abdicati fanciullezza e principio di piacere, seguirà i valori e le norme della cultura a cui appartiene. Adulto nel tempo di una traversata, adesso cavalca il dromedario e la vita.

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