Titolo originale | Romeo and Juliet |
Anno | 2014 |
Genere | Musicale, |
Produzione | USA |
Durata | 135 minuti |
Regia di | David Leveaux |
Attori | Orlando Bloom, Condola Rashad, Donté Bonner, Christian Camargo, Brent Carver Chuck Cooper, Justin Guarini, Corey Hawkins, Joe Carroll, Davit Gharibyan, Don Guillory, Jayne Houdyshell, Sheria Irving, Maurice Jones, Conrad Kemp, Eric Loscheider, Geoffrey Owens, Spencer Plachy, Roslyn Ruff, Tracy Sallows, Thomas Schall, Carolyn Michelle Smith, David Van Tieghem, Tahirah Whittington, Nance Williamson. |
Uscita | lunedì 28 luglio 2014 |
Distribuzione | Microcinema |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento martedì 25 novembre 2014
CONSIGLIATO SÌ
|
Il teatro al cinema funziona? È la domanda chiave davanti alla rappresentazione filmata di uno dei capolavori di William Shakespeare, Romeo e Giulietta, messo in scena a Broadway da David Leveaux nel 2013 con protagonisti un divo del cinema, Orlando Bloom, e una star emergente della televisione, Condola Rashad, figlia di quella Phylicia Rashad moglie di Bill Cosby ne I Robinson.
Perché Leveaux è un regista teatrale che ha deciso di riprendere il suo spettacolo senza alterarlo ai fini della trasposizione cinematografica se non nel montaggio, velocissimo per rendere meno statica l'azione teatrale, e nelle tecniche di ripresa che consentono, ad esempio, l'introduzione del campo e controcampo nei dialoghi.
L'esperimento è interessante, e radicalmente diverso dai due più celebri adattamenti cinematografici di Romeo e Giulietta, quello di Franco Zeffirelli del lontano 1968 e quello di Baz Luhrmann del 1996, il Romeo + Juliet con Leonardo DiCaprio e Claire Danes: perché quelli erano cinema, e questo è teatro al cinema. Il paragone più coerente sarebbe con West Side Story, che non solo trasponeva un musical al cinema conservandone molti elementi teatrali, ma raffigurava Montecchi e Capuleti come gang rivali di etnie diverse. Nel Romeo e Giulietta diretto da Leveaux infatti i Montecchi sono bianchi e i Capuleti neri, e la loro rivalità, pur senza eccessive sottolineature, è anche razziale.
Forse il principale elemento di modernità è la Giulietta afroamericana interpretata da Condola Rashad come una bambola snodabile che coglie fino in fondo tutti i toni (tragi)comici della vicenda: basta guardarla nella scena del balcone (qui un transennato in mezzo al palcoscenico) dove la giovane attrice esprime una comicità fisica da film muto, o da clown circense.
Il linguaggio - giacché la distribuzione italiana ha voluto mantenere l'inglese del bardo sottotitolato - è molto fedele al testo originale, ma si concede qualche tocco contemporaneo, soprattutto nei dialoghi fra i "vitelloni" che circondano Romeo. In particolare Mercuzio (Christian Camargo) sembra un Russel Brand in modalità lasciva, e intercala ai versi shakespeariani toni da bullo del quartiere.
L'unico tallone d'Achille è proprio Orlando Bloom, il nome di richiamo della locandina, sia perché i primi piani rivelano la sua età anagrafica poco adatta al teenager Romeo (nonostante l'entrata in scena in moto, con i jeans sdruciti e le Dr. Martens rosso sangue), sia perché la sua recitazione, vista sul grande schermo, appare rigidamente teatrale. Al contrario Condola Rashad regge benissimo i primi piani, e le sue fattezze buffe e piene di grazia si traducono perfettamente in cinema.