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Ultimo aggiornamento lunedì 1 giugno 2020
Sei storie si intrecciano creando suspense e umorismo. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a David di Donatello, ha vinto un premio ai BAFTA, 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Storie pazzesche ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 954 mila euro e 243 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Un uomo decide di vendicarsi di tutti quelli che gli hanno fatto del male riunendoli in un luogo improbabile; un gangster capita per caso nel diner dove lavora la figlia di una delle sue vittime; un diverbio fra automobilisti si trasforma in un massacro grandguignolesco; un ingegnere vessato dalle multe trova il modo di vendicarsi; un incidente automobilistico dà il via ad una gara fra avvoltoi; un matrimonio da favola sfocia in un'escalation di insulti e ricatti.
Storie pazzesche è un buon esempio del lato commerciale (ma non privo di cura registica) del nuovo cinema argentino e riflette sui mostri della modernità lasciandosi dietro un retrogusto amaro. L'imprinting della commedia all'italiana è fortissimo, ma rispetto ai film comici a episodi prodotti in Italia in tempi recenti Storie pazzesche rimane saldamente agganciata alla realtà del paese che racconta, e tanto i dialoghi quanto le svolte narrative mantengono un occhio alla contemporaneità e un orecchio al vero modo di esprimersi della gente.
Lo stile di regia dell'episodio sul matrimonio sembra ispirarsi a Reality di Matteo Garrone, la violenza in chiave satirica piacerebbe invece a Tarantino, e certe volgarità alla nuova commedia yankee del filone Una notte da leoni. Ma Storie pazzesche riesce a trovare una sua identità originale filtrando le varie influenze attraverso una discreta sensibilità autoriale.
L'accento è sulla violenza e la brutalità ferina dei personaggi (di qui i ritratti di animali della giungla che appaiono dietro ai titoli di testa), ma anche sul potere di compressione di una società basata sulla sopraffazione e sulla disparità economica. Prodotto da Pedro Almodovar, Storie pazzesche (che significa storie selvagge), colora di ironia e di spunti polemici ogni situazione, e il cast riunisce il meglio del talento argentino attuale, a cominciare da Ricardo Darin che dà all'ingegnere stanco di subire la giusta sfumatura malinconica.
La colonna sonora, composta e arrangiata da Gustavo Santaolalla, fa da contrappunto tragicomico alle vicende narrate, e non disdegna gli excursus nel pop, da Flashdance a Lady lady lady. Il risultato è un mosaico della contemporaneità dolorosamente realistico anche quando vira verso i toni della farsa, del pulp e del kitch.
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Azzeccata l'uscita di questo film a Natale. Infatti, in un periodo in cui si spendono fiumi di parole, sia nella vita reale, che nel cinema, sull'armonia, la felicità, ovviamente doverose, questo film ha la funzione di un pugno sul naso ,con relativo ritorno alla realtò.Evviva l'uscita di un anti-cinepanettone. Gradevolmente ironico ed esagerato , trova, proprio nell'esagerazio [...] Vai alla recensione »
Il regista Szifron sorprende per la capacità narrativa, incalzante come un abile raccontatore di barzellette, sicuro e con meticolosa attenzione ai particolari, racconta sei storie incredibilmente estreme e allo stesso tempo vere intrise di un umor intelligente .. Già dal primo racconto, il più breve che fa da introduzione, lo spettatore, nel [...] Vai alla recensione »
Ridere per due ore non capita spesso al cinema. Meno ancora di ridere intelligentemente. Il buon Pedro ha prodotto un film straordinario ed il regista si merita le cinque stelle per la sua abilità. Ottima recitazione, ottima la sceneggiatura, ottimo il montaggio. Forse è un peccato che si tratti di un film ad episodi, ma sarebbe stato sicuramente difficile fonderli in un'unica narrazione [...] Vai alla recensione »
"Relatos Salvajes" è un film molto piacevole, divertente e intriso di un misurato umorismo "negro", i cui toni grotteschi non eccedono e non scadono mai nella volgarità. Il regista è abile, narra l'assurdità del reale e rende realistico l'assurdo trovando l'armonia nella dimensione episodica, la quale eliminando la necessità di un filo [...] Vai alla recensione »
Storie. E coincidenze. Tanto incredibili da poter essere vere. O Così strane da apparire reali. Damián Szifrón incide in pellicola una commedia nera costruita su 6 racconti slegati tra loro, tanto assurdi quanto credibili, telecomandati da fatalità capaci di trasformare innocui episodi di vita comune in tragedie. Un emarginato stanco dei continui fallimenti cova dentro [...] Vai alla recensione »
Con la regia di D. Szifron, prodotto da Almodovar, 6 storie che potranno apparire inverosimili ed esasperate. Ma le cronache quotidiane dei nostri tempi, sulla stampa,in TV, online, raccontano STORIE ancora più PAZZESCHE: Sei storie argentine, la prima su un aereo,con la vendetta di un tale Pasternak, è quasi una prefazione, precede i titoli di testa, ma è pur essa [...] Vai alla recensione »
Gli episodi del film, per quanto raccontino storie assai diverse, sono collegati da uno stesso filo, che è quello del rancore e della vendetta: c’è sempre qualcuno che vuol farla pagar cara a qualcun altro, e non è disposto a fare sconti, a costo di andarci personalmente di mezzo. Insomma, costi quel che costi, non si abbuona il torto subito. Già questo sarebbe sufficiente a rendermi il film simpatico [...] Vai alla recensione »
Film diviso in sei parti ognuna delle quali racconta una storia od un episodio in cui sono presentati svariati vizi e cattivi comportamenti degli esseri umani nonchè difetti, mancanze, inadempienze e soprattutto corruzione e violenza della società contemporanea. Questa pellicola ad episodi, prodotta dal regista spagnolo Pedro Almodovar ma girata dall'argentino Damian [...] Vai alla recensione »
“Relatos salvajes” ha un difetto: finisce forse con l’episodio più “debole”, anche se il più movimentato. Ma i difetti finiscono li. Dimostra la buona salute del cinema argentino, assieme a quello brasiliano, e forse colombiano, il migliore di latinoamerica (di fronte poi al prolisso ma pessimo cinema messicano).
Con l'aiuto dato dalla produzione di Almodovar, arriva dall'Argentina questo film dal formato inusuale visto che è costituito da sei episodi di lunghezza crescente che, calcando la mano su di un umorismo nerissimo, raccontano la realtà quotidiana e, soprattutto, gli spettri che si nascondono dietro una facciata di rispettabilità.
Film che mi ha ricordato molto "I mostri" (1963), con Tognazzi e Gassman, ed in generale certe commedie ad episodi tipiche del cinema italiano degli anni '60. Questo però è un film argentino in 6 episodi che sono un po' specchio e satira della società moderna in generale. Il livello degli episodi tuttavia non è uniforme ed andrebbero giudicati separatamente. [...] Vai alla recensione »
Ovviamente a qualche anno dall'uscita,si può tranquillamente affermare che il prodotto finale non è rimasto nella memoria collettiva. Inserire ben sei episodi non è stata una scelta felice in un'opera che si occupa fondamentalmente di ricordarci a quali bassezze può arrivare l'animo umano. Un cinismo non sano e mal dislocato in una sorta di soap opera [...] Vai alla recensione »
Il messaggio ultimo dell'ottimo lavoro di Szfron è che l'umanità contraddice il terzo principio della dinamica: ad ogi azione NON corrisponde una reazione uguale e contraria. Siamo di fronte a sei episodi diversissimi e senza alcun collegamento tra loro, in cui l'essere umano, vessato e compresso dall'incomprensibilità dell'ingiustizia e della discriminazione, [...] Vai alla recensione »
Ogni personaggio è interessante e le storie raccontate sono memorabili. I motivi delle vendette, a volte futili altre meno, spingono gli agenti a commettere azioni che precipitano andando fuori controllo e senza più possibilità di ritorno presto trasformandosi in situazioni assurde e surreali ma logiche conseguenze delle premesse che le hanno generate e del loro evolversi.
Tutto quello che siamo nel profondo dell'essere umano ,questo film evidenzia nelle varie situazioni quello che nasconde la mente umana un meccanismo perfetto finché il controllo riesce a nascondere lussuria,avidità ,vendetta ,cattiveria ,invidia e potere, facendo diventare l'uomo come una bestia ,la realtà che questo film fa emergere se si elimina la parte grottesca e uso comune di tutti i giorni,in [...] Vai alla recensione »
GRANDISSIMO FILM!!! Da adesso terrò sempre d'occhio questo regista! La realtà che diventa grottesca e il grottesco che diventa realtà... Colpisce soprattutto l'episodio dei due automobilisti: come raccontare meglio la violenza e la follia che scorrono sotterranee sotto l'apparenza delle nostre "civiltà"? O la solitudine dell'uomo contemporaneo [...] Vai alla recensione »
Due stelle e mezzo. Film che parla del l'incapacità di tenere a bada la rabbia e le misemozioni per i soprusi, reali o presunti, ricevuti. Scaricare sul prossimo le nostre frustrazioni genera conflitti e faide interminabili, come la storia (ma non questo film) insegna. Qui invece sembra che la vendetta umana assuma un ruolo di giustizia divina, soprattutto nell'episodio di apertura [...] Vai alla recensione »
Purtroppo in questo film non c’è niente di assurdo, né le situazioni raccontate sono improbabili o appartengono solo all’Argentina. In ognuno di noi, quando sottoposto a soprusi reiterati può scattare quel desiderio di vendetta che porta a volte inevitabilmente a diventare carnefici di coloro che ci hanno costretto senza scampo a vivere [...] Vai alla recensione »
Questo film argentino("Relatos salvajes"di Damiàn Szifron, 2014)sembra ispirarsi a quella tradizione"surreale"-"fantastica"(dove il primo aggettivo va usato con molta cautela, chiarendo subito che "surreale"non si identifica con"surrealista", nel senso canonizzato da Breton & Co, con partizioni ed esclusioni molto rigide)che pervade la letteratura [...] Vai alla recensione »
Sei storie pazzesche, ma veramente pazzesche sono lo spunto per Damian Szifron per proporre un film veramente gradevole. In tutte le storie il regista argentino con un tratto stilistico che fa il verso ai grandi registi internazionali, da Fellini a Woody Allen, da Tarantino ad Almodovar e con una perfetta colonna sonora, apre il sipario alla varia (dis)umanità.
Quando la commedia grottesca incontra la tipica ed estrema fisicità del cinema spagnolo il risultato non può che essere micidiale, specialmente se a curare una simile alchimia è un maestro come Pedro Almodovar, produttore accanto alla regia di un giovanissimo (quanto promettente) Damian Szifron. "Storie pazzesche" è un monito, una rappresentazione mimetica della [...] Vai alla recensione »
Non c'è miglior complimento per un film nè criterio più sicuro per stabilirne l'indice di gradimento. Uscito contento da Storie Pazzesche, io tornerei volentieri a riguardarmele. Intendiamoci, ci fu un tempo in cui Relatos Salvajes sarebbe stato liquidato come un lavoretto ben fatto da un giovane promettente. Oggi - come tutto è relativo - c'è [...] Vai alla recensione »
Un rotolio di trolley sul pavimento di un aeroporto ci precipita subito nel distorto mosaico contemporaneo che il regista argentino Damian Szifron ha per noi abilmente architettato. Voliamo dentro un film di due ore come in una versione aggiornata della “Guernica” di Picasso, una progressione cubista di sei episodi, tutti avvinti dal medesimo scottante sentimento: la vendetta.
Una serie di storie scollegate tra di loro fanno riflettere su alcuni intrecci della vita. Guardando il trailer e i primi tre-quattro minuti di film si pensa di essere davanti ad un film comico se non addirittura demenziale tanto che lo spettatore si chiede perplesso perchè Almodovar lo abbia prodotto e perchè sia stato candidato all'Oscar straniero.
Una serie di racconti al limite tra il grottesco e l’assurdo. Una coppia di sposi che proprio nel giorno del matrimonio è costretta ad affrontare un’incredibile crisi, un uomo vittima della burocrazia e di una società di rimozione auto, un diverbio tra automobilisti che finirà in modo tutt’altro che pacifico, un gangster che, casualmente, si trova a cenare [...] Vai alla recensione »
Una piacevole sorpresa del nuovo cinema argentino. Molto del macabro e della violenza che trasuda il film possono trovare radice nelle difficile storia di questo paese e nel doloroso ricordo. Ma gli anni passano e la memoria lascia il posto all' elaborazione. Il giovane regista esaspera situazioni possibili (improbabile solo quella sui titoli di testa) e l' effetto per lo spettatore [...] Vai alla recensione »
Che c’entra Almodòvar con questo film? C’entra due volte, una come co-produttore, l’altra come ispiratore di una certa impostazione narrativa vicina al paradosso ma fortemente legata alla realtà odierna e come maestro di stile e di scrittura. Senza contare l’alternanza di segnali di empatia e fustigazione sociale: sicchè possiamo considerare il regista-autore argentino Damian Szifron come figlio di [...] Vai alla recensione »
Un film particolare, che lascia da parte il buonismo e le regole della spesso frustrante società civile, dando vita e spazio a storie che nella loro assurdità hanno una loro coerenza. Il film si apre con una vendetta particolare ed esemplare che lascia sgomento ed allibito lo spettatore. Breve ma satirica la vicenda della cameriera, trovatasi faccia a faccia con l’uomo che ha rovinato [...] Vai alla recensione »
Tante piccole storie, tanti piccoli spunti, suggerimenti per rendere la nostra vita, non una recita ma un'esperienza vera, sincera. Provate a pensare quali sono le cose che ci fanno incazzare: la maleducazione della gente, l'egoismo, l'ingiustizia, la cattiveria, il tradimento, l'avidità, l'indifferenza... sei storie, sei gocce che fanno esondare quel bicchiere che [...] Vai alla recensione »
Sicuramente un bel film. Ma lasciatemelo dire, NON E' CERTAMENTE un film visibile per tutte le età. Assomiglia troppo alla realtà e quindi è un film tragico, drammatico, violento, scene quasi da horror. Non c'è satira, la recitazione è perfettamente reale, quindi tragica, nessuna ironia, da batticuore e da ansia. Consiglio un pubblico adulto e preparato ad una visione con tanto sangue.
Come da titolo il film si lascia vedere, catturando costantemente l'attenzione dello spettatore, invischiato nella storia che si sviluppa in crescendo secondo schemi plausibili anche se sempre al limite del verosimile. In verità le storie giungono a conclusioni spesso paradossali o (appunto) pazzesche, ma non se ne coglie il punto di distacco dalla realtà se non al termine del singolo [...] Vai alla recensione »
Sono stato attratto a vederlo da molte recensioni positive. Purtroppo, chi le ha scritte, ha gusti decisamente diversi dai miei! Il film, ad episodi, vorrebbe avere una morale per ognuno di essi, ma scade nella più ovvia retorica. Ogni episodio è slegato, sconclusionato e con una storia malamente sviluppata: film decisamente deprimente!
Sinceramente mi è piaciuto davvero poco. Il regista indaga sulla meschinità dell'uomo,sulle sue fragilità,incoerenze,ipocrisie,malvagità,cattiveria,stress,maleducazione,mancanza di rispetto,e così via. Tutto al negativo ,nudo e crudo,all'insegna di uno humor nerissimo. Già il fatto che il film venga suddiviso in episodi è esplicito della sua [...] Vai alla recensione »
Irriverente, sarcastico, pulp e molto più. Storie Pazzesche é una satira feroce sulla societá moderna che diverte e stupisce fin dai primissimi minuti. Un film duro e talmente diretto che colpisce e spiazza tanto da rendersi indelebile. Da vedere assolutamente.
A mio modesto parere, talvolta i film rappresentano uno spaccato della società dove gli stessi vengono prodotti. In questo caso vedo in Argentina, amaramente, tutto ciò che l'Italia produceva fino a 30 anni fa ma che ora non produce più, una società viva, intelligente, pulsante, autoironica e acuta. Una piacevole sorpresa dai nostri cugini argentini.
Piu' che storie pazzesche affreschi di realta' molto convincenti direi. Molto scorrevole, ottimo da vedere in compagnia .
Film tragicomico di pregevole fattura, che fa riflettere parecchio sulle parti più viscerali della nostra anima. Ottima regia e bravissimi attori.
Vero, originale, divertente, pulp e tanto altro...un misto di cine alla Almodovar e Tarantino..con un realismo portato all eccesso della tragedia ma calato verosimilmente nella realtà di oggi. non perdetevelo!!
Per l'ennesima volta la traduzione italiana di un titolo di un film straniero lascia a desiderare. In questo caso il "relatos salvajes" del titolo originale è quantomai azzeccato visto che i sei episodi che compongono il film mostrano il lato selvaggio della natura umana, e danno prova di come l'uomo in condizioni estreme possa comportarsi come un vero animale selvaggio [...] Vai alla recensione »
Sei storie sull'umana stupidità, sulla rabbia, la vendetta, l'ira. Sei storie che fanno sorridere (non ridere) a denti stretti, che imbarazzano perché tutti noi potremmo esserne i personaggi. Un film che attinge a piene mani dal repertorio classico dell'assurdo, del tragico, senza aggiungere niente di nuovo, se non l'originalità delle storie. Niente da eccepire sulla recitazione, sulla musica e le [...] Vai alla recensione »
Dai titoli di testa avevo intuito che avrei trascorso du ore di buon cinema. Si nei titoli gli animali che regnano in noi. Ottima fotografia , un montaggio da spellarsi le mani e attorri a cui è difficile riconoscere chi sia stato il più bravo. La cronaca ci ha abituato al peggio, questo film ha acceso un barlume di speranza. Grazie a chi ha prodotto e distribuito questa opera che mi [...] Vai alla recensione »
Mi permettete la citazione del mitico rag. Fantozzi? "E' una cagata pazzesca!"
Parlare del genio di Almodovar è sempre riduttivo ma finalmente un film di facile accesso per tutti. Qualcosa di Garrone e un pochino di Tarantino- per nulla una notte da leoni- fanno si che questo film sia facile,veloce e ironico al punto giusto. Sono tutte storie che potrebbero parlare di noi , per questo permettono allo spettatore di immedesimarsi facilmente nei personaggi.
Due stelle e mezzo, in questo caso, sarebbero più consone a un film certamente fuori dei canoni tipici del cinema internazionale (soprattutto americano) ma, a onor del vero, esteticamente grezzo (al limite del trash) e per nulla incisivo nella realizzazione visiva. Buona l'idea generale e intriganti gli episodi messi in scena; una produzione più attenta però sarebbe stata preferibil [...] Vai alla recensione »
Le storie messe in scena in questo film a episodi sono sì pazzesche, come recita il titolo italiano, ma, seppur raccontate con un particolare gusto per il grottesco, sono tutte tremendamente realistiche e non diverse dai fatti di cronaca che siamo abituati a sentire ogni giorno dai media, ma, anzi, sono delle fedelissime riproduzioni della follia del mondo in cui viviamo.
Film a episodiche si presenta come surreale, ma che purtroppo tocca realtà più vicine a noi di quanto sembri. In certi momenti è disturbante come nell'episodio dei due automobilisti, ma mette bene in evidenza la tensione dei nodtri tempi. In certi passaggi i personaggi, specialmente "bombetta", ricordano il Michael Douglas di Un giorno di ordinaria follia.
concordo pienamente con la tua recensione ,il film in effetti è puro divertimento,oltre che notevole esercizio registico.umorismo, macabro e drammatico ma umorismo ! dopo nove regine e il segreto dei suoi occhi un'altra dimostrazione del valore del cinema attuale argentino . ricardo darin si conferma attore strepitoso che eclissa le più pompate star americane! nell'episodio [...] Vai alla recensione »
C'è chi avvelena i clienti molesti e chi fa esplodere il deposito delle automobili "regolarmente multate e rimosse", c'è chi litiga fino alla morte per un sorpasso e chi scompiglia le nozze scoprendo fra gli invitati l'amante del novello sposo. Ma c'è soprattutto un film, folle, ferocissimo e certamente originale, che ha fatto esplodere di risate la cinefila platea dell'ultimo Festival di Cannes ove [...] Vai alla recensione »
Con tanti lavori ispirati ai dieci comandamenti o ai sette peccati capitali, nessuno aveva ancora dedicato tutto un film al più sgradevole, pericoloso, socialmente imbarazzante dei nostri vizi: l'ira, la collera, più volgarmente la rabbia. Eppure l'ira, da non confondere con l'odio (più meditato) o con la sete di vendetta (più lucida e mirata), a differenza di altri vizi non conosce età.
Fino a che punto siamo disposti ad arrivare per vendicarci di un torto subito? E se, vittime di un sopruso, di un'umiliazione, di un tradimento, permettessimo alle nostre pulsioni violente di prendere il sopravvento? Sono queste domande il filo rosso che lega i diversi episodi di Storie pazzesche , terzo lungometraggio dell'argentino Damian Szifron coprodotto dalla società spagnola "Deseo" di Pedro [...] Vai alla recensione »
Se quel che rimane oggi della tragedia è l'assurdità (o follia) del caso, allora Storie pazzesche dell'argentino Damiàn Szifron è una raccolta di piccole tragedie, seppur raccontate con il distacco ironico che caratterizza la commedia, dove un'umanità angariata e impotente esplode nella vendetta nei modi più inconsulti. Si inizia con i passeggeri di un aereo tutti connessi con un certo Pasternak; si [...] Vai alla recensione »
Ha appena aperto il Noir di Courmiayeur questa irresistibile commedia nera argentina, divisa in sei fette. Una più saporita dell'altra. L'umorismo prevale sulla tensione, che comunque vola alta, come nella terza tranche, imparentata con il mitico «Duel» di Spielberg. Complimenti al fiuto di Pedro Almodovar, molto meglio come produttore che come regista. Da Il Giornale, 11 dicembre 2014