Almas en juego

Film 2013 | Documentario 60 min.

Anno2013
GenereDocumentario
ProduzioneItalia
Durata60 minuti
Regia diIlaria Jovine (II)
MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Ilaria Jovine (II). Un film Genere Documentario - Italia, 2013, durata 60 minuti. - MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 11 marzo 2014

Una difficile storia d'amore, tra un italiano e una colombiana, nata nella rete ma che prosegue nel mondo reale.

Consigliato nì!
2,50/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO NÌ
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Cinema
La quotidiana lotta per la felicità di una coppia divisa dall'oceano e unita dall'amore.
Recensione di Marianna Cappi
Recensione di Marianna Cappi

Nicola è romano e ha avuto una storia con una prostituta, che lo ha addolorato non poco. Diana è colombiana e ha avuto una storia con un drogato di crack, dalla quale è nato un figlio, Nicolas, che ha cresciuto da sola. Le loro vite, separate da un oceano, s'incontrano per caso attraverso la chat di un social network. Accomunati da un passato doloroso e da un forte bisogno di affetto, i due iniziano a scriversi quasi per gioco, e giocando si innamorano.
È possibile realizzare un documentario d'amore? È questa la domanda da cui è partita Ilaria Jovine, sulla spinta di un workshop realizzato da Premio Solinas e Marechiaro Film. La risposta è questa storia insieme ordinaria e straordinaria, divisa tra due continenti distanti, come lo è ogni essere umano dall'altro, e tenuta insieme dal racconto di un bambino che legge Pinocchio. Storia di curiosità, coraggio e avventatezza, illusioni e sentimenti. Storia di burattini in cerca di umanità, che impareranno che il Paese dei Balocchi non esiste e che la felicità è una meta che si sposta sempre e allora tanto vale cercare di essere felici durante il viaggio.
L'ordinarietà è insieme la cifra stilistica e sostanziale di questo film e, allo stesso tempo, un assunto che viene smentito ad ogni inquadratura, perché ciò che è ordinario in Colombia non lo è in Italia e viceversa, ciò che è quotidiano per qualcuno non è lo è per l'altro. Anche la dimensione temporale ha un peso: la modernità della chat di internet convive con il romanticismo d'altri tempi di un uomo che lascia una casa di proprietà, un lavoro a tempo indeterminato, un rete di protezione per saltare nel vuoto in nome di una principessa da salvare. La stessa principessa che poi imbraccerà la scopa, avanzerà pressanti richieste di economia domestica, si velerà di depressione e nostalgia di casa. Perché l'amore snatura e trasforma il duro legno in fragilissima carne e scricchiolanti ossa.
Autoprodotto, con un budget molto basso, nel suo piccolo, il film della Jovine si apre in diverse dimensioni, come a dire che non c'è niente di più sfaccettato della realtà. E allora, se per gli adulti il sogno si stempera un po' nell'impatto con la concretezza del denaro infingardo e insufficiente (le monete di collodiana memoria), per Nicolas la favola è appena cominciata.

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