Supercondriaco - Ridere fa bene alla salute

Film 2014 | Commedia, 109 min.

Regia di Dany Boon. Un film con Dany Boon, Kad Merad, Alice Pol, Jean-Yves Berteloot, Judith El Zein. Cast completo Titolo originale: Supercondriaque. Genere Commedia, - Francia, 2014, durata 109 minuti. Uscita cinema giovedì 13 marzo 2014 distribuito da Eagle Pictures. - MYmonetro 2,50 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 4 settembre 2019

Un ipocondriaco è aiutato dal suo medico per guarire dalla sua malattia. In Italia al Box Office Supercondriaco - Ridere fa bene alla salute ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 841 mila euro e 407 mila euro nel primo weekend.

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Consigliato nì!
2,50/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,38
PUBBLICO 2,63
CONSIGLIATO NÌ
Una commedia che passa dal romanticismo all'azione senza mai perdere l'efficacia comica.
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 5 marzo 2014
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 5 marzo 2014

Romain Faubert ha quarant'anni e la fobia per i microbi. Scapolo e ipocondriaco, col vizio della ricerca frenetica su internet e il ricovero immotivato, non ha più un amico e frequenta soltanto Dimitri Zvenka, un medico che ha commesso l'errore di prenderlo in cura diciotto anni prima e che adesso prova invano a congedarlo. La morte improvvisa di un collega di Romain, fotografo per un dizionario medico online, getta l'uomo nel panico e nello sconforto. Commosso dallo stato in cui versa l'amico-paziente, Dimitri si offre di confortarlo un'ultima volta, aiutandolo a trovare una compagna. Falliti gli incontri online e l'attività sportiva, Dimitri tenta una terapia shock, incoraggiando Romain a collaborare con lui nel centro di accoglienza organizzato per assistere i rifugiati politici del Tcherkistan, un immaginario paese dell'est Europa. Sopraffatto dagli abbracci e dal contatto decisamente diretto con gli immigrati clandestini, Romain sviene e viene soccorso da Anna, la bella sorella di Dimitri, che lo scambia per Anton Miroslav, un coraggioso guerrigliero dei Balcani. Romain, perdutamente innamorato, sta al gioco, alterando il corso della Storia e cambiando per sempre la sua vita.
Dopo il clamoroso successo di Giù al Nord e quello più contenuto di Niente da dichiarare?, Dany Boon scrive, dirige e interpreta una nuova commedia che conferma il suo senso del contemporaneo e il suo fiuto per il commerciale. L'affaire (e la chance) questa volta è l'ipocondria, ovvero la costante (e moderna) apprensione per la propria salute e l'ansiosa tendenza a sopravvalutare anche i minimi disturbi. L'ossessione per le malattie assicura da sola a Boon un numero spropositato di spettatori, in Francia come nel resto del mondo, affiancato da un pubblico irriducibilmente romantico a cui è garantita la storia d'amore che guarirà il nostro e metterà fine a (quasi) tutte le sue fissazioni. Soggetto sociale e commedia romantica si combinano felicemente in Supercondriaco, film 'sintomatico' accresciuto da un cast nobile e dall'interpretazione accelerata di Dany Boon. Kad Merad, Valérie Bonneton, Jean-Yves Berteloot e Alice Pol fanno corona e danno spessore a una commedia che passa dal romanticismo all'azione senza mai perdere l'efficacia comica. A smarrirsi è piuttosto la storia, che per arrivare al cuore della vicenda, come un ipocondriaco celibe finisce per trovare la donna della sua vita e diventare un eroe suo malgrado nei panni di un rivoluzionario balcanico, impiega cinquanta minuti di ottima commedia realista, che poi deraglia in un tentativo fallito di cinema d'azione. Azione 'bellica' e accento slavo che fanno lievitare il budget (venti milioni di euro), interrompendo il côte locale e compromettendo un film decisamente spassoso. Insomma, il malato immaginario perde l'immaginazione ma centra comunque l'obiettivo: fare ridere, ritrovando, sei anni dopo Giù al Nord, la coppia Dany Boon - Kad Merad e sballottando il supercondriaco del titolo dentro il vagone della metropolitana, ostinato a non tenersi per evitare neanche a dirlo i rischi di contagio.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 24 marzo 2014
Lodovico Marchisio

Sembra che oggigiorno un film come “Supercondriaco” che fa ridere sul serio e mantiene intatta una sua etica morale, senza scendere nel turpiloquio o nell’incomprensibile, non venga più apprezzato come merita da una certa critica. È un po’ come quando uno getta della vernice su una tela bianca e la critica impazzisce per voler per forza rilevarci una vera arte.

mercoledì 24 dicembre 2014
enzo70

E se ridere fa bene alla salute, Supercondriaco aiuta a stare meglio. Una commedia del cinema francese semplice e di gran gusto, al di là delle Alpi è un bel po’ che hanno aggiustato il tiro, con film che possono facilmente uscire dai confini nazionali, senza andare alla ricerca del capolavoro. Il protagonista, Romain Faubert, ottimamente interpretato da Dany Boon che è anche [...] Vai alla recensione »

domenica 4 maggio 2014
ultimoboyscout

Dany Boon è Romain Faubert, quasi quarantenne senza moglie, figli o legami di alcun genere, lavora come fotografo per un dizionario medico online ed è ipocondriaco all'ennesima potenza. Kad Merad è Dimitri Zvenka, suo medico e suo unico vero "amico" che rimpiange di averlo come paziente, considerando che gli entrerà nella vita in maniera decisa, ben più [...] Vai alla recensione »

mercoledì 18 marzo 2015
Barolo

Da questo regista,superlativo in giù al nord,mi aspettavo sinceramente di più.La storia assolutamente inverosimile, riesce a essere divertente solo nella parte iniziale, diventando poi esageratamente grottesca e surreale.La coppia di attori protagonisti è ben affiatata e nei dialogi riesce ad essere spiritosa,ma nel complesso il film è un guazzabuglio di situazioni paradossali [...] Vai alla recensione »

domenica 16 marzo 2014
serenellah

Veramente divertentissimo,lo cosiglio vivamente a chi ha voglia di farsi (più di ) quattro risate! La trama si sviluppa in maniera scorrevole e incalzante e la sceneggiatura è, oltre che esilarante, mai banale! Sicuramente, rispetto a "Giù al nord" che vede gli stessi due protagonisti, questo vira molto più sul comico, ma senza mai cadere nel volgare! Devo ammettere che il cinema francese non mi [...] Vai alla recensione »

sabato 20 settembre 2014
Trammina93

Secondo me il film merita ben tre stelle e mezzo. Già dal trailer mi aveva fatto divertire tantissimo e infatti non mi sbagliavo perchè passi 109 minuti a farti risate di sano gusto. Il film è pieno di gag divertenti, la maggior parte delle quali è merito di Dany Boon, anche regista di questo film e non solo protagonista, il quale è uno di quegli attori che trovi divertente già solo guardandolo per [...] Vai alla recensione »

martedì 25 marzo 2014
etabeta

Concordo sulla recensione positiva del sito, ma non su tre analisi: sul fatto che il successo di pubblico è dato dal fatto che la popolazione è ipocondriaca (gli italiani dovrebbero fare la fila per il film allora), sul fatto che la "storia si smarrisce a un certo punto", e sul fatto che "c'è stato un tentativo fallito di film di azione". L'idea del film è ottima, e in sè ha talmente tanti spunti [...] Vai alla recensione »

sabato 13 dicembre 2014
Inesperto

Simpaticissima commedia francese dedicata all'ipocondria. I due attori protagonisti, già visti nel fantastico Giù al Nord, confermano la loro comicità. Un film che rallegra.

martedì 7 dicembre 2021
uppercut

Unica consolazione: almeno non siamo solo noi ad essere precipitati nel terzo mondo della scrittura cinematografica. Oltralpe si riesce a fare persino peggio. Due stelle e mezza a questa superminchiata, incapace di strappare anche solo un mezzo sorriso? C'era una volta una piattaforma che si era guadagnata una certa credibilità...  

domenica 14 agosto 2016
g_andrini

E' un buon film comico, con buone trovate. Più che di ipocondria parla di omosessualità repressa. Consigliato.

mercoledì 4 novembre 2015
dario

Idee sottozero, deraglioamento totale, film inutile. Non diverte, è diretto male, sceneggiato peggio. . 

mercoledì 4 novembre 2015
dario

Idee sottozero, deraglioamento totale, film inutile. Non diverte, è diretto male, sceneggiato peggio. . 

martedì 24 marzo 2015
stefano bruzzone

 Un film a due facce. Una prima parte divertente e interessante, con il solito humor francese condito da eleganza e risate a crepapelle, peccato che nella seconda parte il film perda completamente il filo scadendo in una pessima commedia grottesca poco credibile e noiosa. I due protagonisti sono sempre gradevoli, ma la sceneggiatura nella seconda parte del film li penalizza parecchio.

lunedì 15 settembre 2014
Liuk

Personalmente ho trovato Supercondriaco assolutamente piatto e senza comicità. Una storiella debole che non intrattiene e merita di essere tralasciata.

Frasi
Sono socialista, ma non praticante!
Dr Dimitri Zvenka (Kad Merad)
dal film Supercondriaco - Ridere fa bene alla salute - a cura di Gilgalad
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Piacevole commedia francese dell'effervescente Dany Boon, che ha il difetto di fare un passo più del dovuto. È un ipocondriaco cronico il quarantenne Romain: il terrore dei microbi gli vieta qualsiasi rapporto, facendone un nevrotico. L'amore? Solo sotto la doccia. Il suo amico è il tollerante medico Dimitri (Kad Merad), che s'impegna per curarlo e trovargli l'anima gemella.

Francesco Alò
Il Messaggero

Un'autoambulanza sfreccia per le strade di una Parigi festante a Capodanno. Dentro non c'è un malato ma un terribile ipocondriaco (Dany Boon) peggio di Woody Allen, Carlo Verdone e del Ben Stiller di E alla fine arriva Polly messi insieme. E' reduce dalla festa di un amico dottore (Kad Merad) che da anni subisce, con pazienza, i suoi mali immaginari.

Roberto Nepoti
La Repubblica

Romain Faubert lavora per un dizionario medico online ed è ossessionato da ogni fobia sanitaria. Poiché vede germi e microbi ovunque allo scoccare della mezzanotte di Capodanno prende a spintoni e cazzotti tutti quelli che cercano di baciarlo. Così, oltreché a se stesso, rende la vita impossibile all'unico amico che ha: Dimitri Svenka, il suo medico curante.

Valerio Caprara
Il Mattino

In caso di depressione acuta e sfuggendo il bon ton cinefilo è consigliabile fare una capatina nella sala che proietta «Supercondriaco», semplicemente perché il pedante sottotitolo italiano «Ridere fa bene alla salute» si rivela per una volta perfetto. Il duetto tra gli assi francesi della risata Boon/Merad eternizzato dal successo epocale dell'originario «Giù al Nord» si ripresenta, infatti, nel più [...] Vai alla recensione »

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