Titolo originale | Infinitely Polar Bear |
Anno | 2014 |
Genere | Commedia drammatica, |
Produzione | USA |
Durata | 88 minuti |
Regia di | Maya Forbes |
Attori | Mark Ruffalo, Zoe Saldana, Imogene Wolodarsky, Ashley Aufderheide, Beth Dixon Keir Dullea, Wallace Wolodarsky, Georgia Lyman, William Xifaras, Brianne Brozey, Mary O'Rourke, Adam Wolf Mayerson, Mike Jablon, Chris Papavasiliou, Alicia Love, Christopher S. Porter, Mark S. Cartier, Christopher Alan (I), Liam McNeill, Nekhebet Kum Juch, Manoah Angelo, Muriel Gould, Tod Randolph, Paul Elias, Patrick Shea (II), Wendy Forbes, Clementine Wolodarsky, Jill Forney, Uatchet Jin Juch, Grant George, Jessica Gee-George, Keith Anthony, Scout Lyons. |
Uscita | giovedì 18 giugno 2015 |
Tag | Da vedere 2014 |
Distribuzione | Good Films |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,02 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 23 giugno 2015
Un padre alla riconquista della moglie prova a prendersi carico delle due figlie. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office Teneramente folle ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 220 mila euro e 64,3 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Massachusetts, 1978. Cameron Stuart è un padre affettuoso e un marito innamorato. Purtroppo però è anche maniaco depressivo, non riesce a tenersi stretto un lavoro ed ha appena avuto un esaurimento nervoso. La moglie Maggie, per il bene delle figlie Amelia e Faith, allontana Cameron da casa, ma il poco lavoro che riesce a trovare con il suo titolo di studi non permette a lei e alle bambine di vivere sopra la soglia di povertà. Cam, dal canto suo, riceve un sussidio minimo dalla nonna, la quale gestisce con grande parsimonia (leggi: avarizia) i fondi (multimiliardari) della famiglia Stuart.
Per migliorare le proprie chance di ottenere un lavoro remunerativo e quelle di Amelia e Faith di ricevere un'istruzione adeguata, Maggie si iscrive al Master of Business Administration della Columbia University e viene accettata. Peccato che la Columbia sia a New York, e la donna deve decidere se trapiantare la sua intera famiglia o assumersi un rischio molto alto: quello di lasciare le bambine con il padre in Massachusetts. Di comune accordo, i genitori decidono per la seconda soluzione. Riuscirà Cameron a gestire la situazione?
Maya Forbes, erede della dinastia editoriale e affermata sceneggiatrice televisiva (sulla base del proprio talento), esordisce (a 45 anni) sul grande schermo con il lungometraggio Infinitely Polar Bear (il titolo fa riferimento all'equivoco della piccola Faith circa il disturbo "polare" del padre). La storia del film è quella di Maya e di sua sorella China, allevate per un lungo periodo dal padre, Cameron Forbes, affetto da disturbo bipolare, mentre la madre studiava per ottenere l'Mba alla Columbia.
Forbes narra dunque la sua storia con molte concessioni all'entertainment, dovute probabilmente sia al desiderio di rendere commercialmente appetibile un lungometraggio che affronta lo spinoso argomento della malattia mentale, sia ad una forma di protettività nei confronti del padre, ora deceduto. Infinitely Polar Bear sguazza nel caramello dei ricordi (complici anche la scelta dei colori e alcuni inserti in stile "home movies"), talvolta edulcorando in modo eccessivo una vicenda che, nella realtà, ha certamente avuto risvolti meno rosei. Il fattore nostalgia, caldeggiato dal produttore J. J. Abrams (in modalità Super 8), è accentuato da una strepitosa colonna sonora anni '70 che rende vintage e ritmato ogni passaggio della narrazione.
Ma al cuore del racconto c'è un pathos autentico e una salvifica ironica con i quali è impossibile non entrare in sintonia, e al centro quattro attori irresistibili, a cominciare da Mark Ruffalo nei panni di Cam. L'attore presta il suo carisma personale ad un personaggio complesso e contradditorio che passa da gesti di infinito amore a momenti di intensa violenza verbale e imperdonabili mancanze di responsabilità genitoriale. Accanto a lui, Zoe Saldana è efficace nei panni della madre divisa fra bisogni e sentimenti e le due piccole non-attrici (la più grande è la figlia della regista) sono naturali e spontanee. È attraverso lo sguardo di Amelia (ovvero quello della regista da piccola) che Forbes narra la storia di un uomo meraviglioso e imbarazzante, geniale e ingestibile, con la tenerezza che solo una figlia innamorata del padre sa elargire a piene mani.
Si può essere ottimisti se nella tua famiglia c’è un babbo affetto da disturbo bipolare (‘polar bear’ nell’immaginario della sua figlia più piccola), nullafacente, poco propenso a curarsi e con problemi di alcolismo in sovrappiù; una mammina costretta a trasferirsi a centinaia di chilometri di distanza per prendere un master nella speranza di trovare [...] Vai alla recensione »
Bella, sorprendente commedia di una debuttante Maya Forbes esordisce nella regia ricorrendo alla propria memoria infantile degli anni 70 e ci racconta la sua vita con un padre folle e disoccupato che affascina. Siamo nel Massachusetts a Boston, la città americana tra le più antiche, la più colta ed aristocratica, la più [...] Vai alla recensione »
Com’è crescere affidate ad un padre bipolare e schizofrenico perché la madre deve trasferirsi a New York per un master? Amelia e Faith, bravissime le due attrici bambine, si destreggiano nella follia del loro piccolo mondo dove l’incertezza regna su tutto, meno sul fatto che sono amate in modo solido, quasi disperato. Certo non tutto è credibile, a volte il buonismo americano irrita un po’, ma qui [...] Vai alla recensione »
é un discreto film,adatto soprattutto per chi ama vite vissute,non ha aspetti particolari,è,come dire,la vita che scorre sullo schermo.è tutto piuttosto prevedibile.E, come nella vita,ci sono momenti di gioia e di sofferenza,di commozione e di tristezza.Non è un grande film ma,se si guarda in quest'ottica,può piacere.
Cosa vuol dire trascorrere un'infanzia con un genitore disturbato dal punto di vista mentale viene raccontato dalla regista Maya Forbes nel film "Teneramente Folle". Una madre di famiglia (Zoe Saldana) con due bambine deve affrontare la situazione quanto mai critica di avere a che fare con un marito (Mark Rufalo) che soffre di un disturbo bipolare e pertanto quanto mai inaffidabile. [...] Vai alla recensione »
si dice che un tocco di follia abbia nei secoli alimentato il genio di pittori,scultori,scrittori,scienziati. secondo questo buon film di Maya Forbes forse rende anche migliori i padri.Cam e' affetto da disturbo bipolare. entra e esce da case di cura. non riesce a trovare un lavoro perche' subito si fa licenziare per le sue intemperanze. viene accuratamente evitato dai suoi ricchissimi parenti [...] Vai alla recensione »
Un gran lavoro sorprendente per la regista, una scommessa non certo vinta in partenza. Mark Ruffalo è lui strepitoso oltre ogni aspettativa. Vittima di disturbo bipolare ma con un ottimismo granitico che lo aiuta in tutto. Lui regge il peso di tutto il film e il risultato è fantastico. Cameron è simpatico, è pasticcione, è irruente, è disordinato (e questo [...] Vai alla recensione »
Dramma/commedia che racconta uno spaccato di vita di una famiglia americana con a capo un bipolare. Ciò che spicca maggiormente è la qualità del cast, bambine comprese, che sfodera un'ottima prestazione. Non un capoalavoro ma una pellicola da vedere.
La commedia sentimentale o romantica (con quella "sofisticata") è sempre stato affare principalmente americano. Ora qualche insidia viene dalla Francia, che ci sta dando parecchio sotto e con notevoli esiti non soltanto nazionali (mentre le insidie non vengono certo dall'Italia che sta logorando a ritmo vorticoso, buttando via nella routine più piatta, la sua grande e specifica, inimitabile, tradizione [...] Vai alla recensione »
Bella, sorprendente commedia di una debuttante. Da anni è affetto da sindrome bipolare il designer Cam, mantenuto dai ricchi genitori. Per riconquistare la moglie Maggie, accetta di occuparsi delle due amatissime bambine, mentre lei va a NewYork a un corso alla Columbia University. Riuscirà a cavarsela? Un ritratto dolceamaro di un perdente alla ricerca di riscatto.