Anno | 1991 |
Genere | Documentario |
Produzione | USA |
Durata | 88 minuti |
Regia di | Ross McElwee, Marilyn Levine |
Attori | Marilyn Levine, Ross McElwee . |
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Ultimo aggiornamento giovedì 21 novembre 2013
Un documentario dal tono familiare sul muro di Berlino, 25 anni dopo la sua costruzione.
CONSIGLIATO N.D.
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Nel 1986, Ross e la sua futura moglie, Marilyn Levine, si recano a Berlino per girare un documentario sul 25° anniversario della costruzione del muro. Nei pressi di Checkpoint Charlie, avamposto militare al confine tra la zona americana e quella sovietica, assistono all'andirivieni di turisti, alle azioni solitarie di protesta del pacifista John Runnings, alle manutenzioni sotto la sorveglianza dei soldati; e intanto raccolgono gli sfoghi dei residenti, indignati per una situazione ormai insostenibile che dura da troppo tempo. Di lì a tre anni, però, il muro viene abbattuto, e i due registi sono di nuovo nella capitale tedesca per filmare la svolta epocale. Si conclude ufficialmente il lungo periodo della Guerra Fredda. «Io e Marilyn abbiamo avuto una sovvenzione per girare un film sul muro di Berlino, il che è stato un bene, perché è molto più facile girare un film che non ha niente a che fare con la tua vita» (Ross McElwee). Dopo i fugaci riferimenti biografici dell'esordio, in Something to Do with the Wall McElwee limita drasticamente la soggettivazione, optando per un impianto documentario più tradizionale e lineare del solito. L'affresco dell'umanità al di qua del muro è ricercato e seducente: attraverso un'attenta selezione di aneddoti e personaggi, il regista mette in risalto una condizione in cui l'assurdo si tramuta in ordinario e le brutture della storia scompaginano il privato dell'individuo.