Titolo originale | Regression |
Anno | 2015 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Spagna, USA |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Alejandro Amenábar |
Attori | Ethan Hawke, Emma Watson, David Thewlis, Lothaire Bluteau, Dale Dickey David Dencik, Peter MacNeill, Devon Bostick, Aaron Ashmore, Adam Butcher, Jacob Neayem, Aaron Abrams, Catherine Disher, Danielle Bourgon, Julian Richings, Kristian Bruun, Luke Marty, Wendy Lyon, Kaitlin Kocsis, Samantha Tenus, J.C. Kenny, Maura Grierson, Patrick Garrow, Janet Porter, Pamela MacDonald, Lenno Britos, Steve Whistance-Smith, Deborah Grover, Arlene Frattini, Emily Haughton, Jessica Field, Adam Gullusci, Adrian Griffin, Kirk Gordon, Heidi Malley, Kate Stephey, Audrey Potter, Olivia Potter, Lauren Jenkins, Charley Jenkins, Nick Longo, Lisa Horvath, Goran Stjepanovic, Carrie Eklund, Heather Lapine, James Preston Rogers, Stephen Hughes. |
Uscita | giovedì 3 dicembre 2015 |
Distribuzione | Lucky Red |
MYmonetro | 1,97 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 11 dicembre 2015
Un film sull'abuso su minori interpretato da Emma Watson e Ethan Hawke. In Italia al Box Office Regression ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 1,2 milioni di euro e 538 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Bruce Kenner è il detective più in gamba del suo dipartimento, una stazione di polizia di provincia, nel Minnesota, dove tutti conoscono tutti, dalla nascita o quasi. È il 1990 e una ragazzina di nome Angela ha accusato il padre, John Gray, di gravi abusi. Gray non nega a lungo, anzi si assume la colpa, dicendo però di non riuscire a ricordare nulla. Viene dunque chiamato uno psicologo, Raines, per sottoporlo ad ipnosi regressiva. I ricordi dell'uomo si mescolano, sul taccuino delle indagini di Kenner, con le parole di Angela, del fratello e della nonna, e presto anche con i suoi stessi incubi, sempre più vividi e ingombranti.
Amenabar rientra nel genere che ha segnato il suo debutto cinematografico ormai vent'anni fa, ma è una regressione in cui, proprio come nel film, qualcosa non torna. Ispirato all'ondata di accuse, superstizioni e paure di argomento satanista che colpì molte zone degli Stati Uniti tra gli anni '80 e i '90, il film, nella sua parte migliore, racconta l'instaurarsi di una psicosi collettiva, per contagio umano e mediatico, che non può non far pensare, al giorno d'oggi, agli effetti del terrorismo e allo scacco psicologico che la strategia del terrore impone nelle fasi più acute. Ma Amenabar ha intenzioni più strettamente cinematografiche che interpretative e guarda, a suo dire, all'horror americano degli anni Settanta, mentre a nostro dire sembra piuttosto aver girato lo sguardo verso i Novanta.
Diviso tra la fede senza dubbi, incarnata dal sacerdote, e un'altra fede altrettanto testarda, quella di Raines nella scienza, il personaggio del poliziotto incarnato da Ethan Hawke si muove in completa solitudine, senza una spalla e sempre più in crisi. Il suo coinvolgimento personale a dir poco precipitoso, fa però vacillare presto l'impianto di credibilità su cui si basa Regression e la recitazione non eccelsa di Emma Watson dà il colpo di grazia. Da un certo momento in poi, il realismo con cui è stato fotografato l'ambiente geografico e sociale della piccola comunità non ha più forza sufficiente per sostenere la pantomima; il dramma s'intensifica, ma noi siamo già scesi dal carro e guardiamo ai volti sofferti dei protagonisti come ai mascheroni delle messe nere: non vedendone che il trucco.
Eccessivamente tetro e caotico, Regression è un thriller che esplora il mondo del satanismo. Un paese di provincia del Minnesota vive nel terrore, assillato da riti satanici, incesti e sacrifici. Argomenti di per se stimolanti mal serviti però da una sceneggiatura tediosa e da un copione monocorde interpretato peraltro da attori che annaspano in un'irrimediabile monotonia.
La critica lo ha stroncato, ma non capisco il perché. Non è certo un film eccezionale, ma è coinvolgente, anche se non particolarmente credibike. Buoni gli attori, sebbeneeEthan Hawke si mostri troppi monocorde e non riesca a rendere perfettamente i mutamenti psicologici del suo personaggio. Il colpo di scena finale ribalta tutta la vicenda, ma nel complesso [...] Vai alla recensione »
Non si può senz'altro dire che Regression sia la miglior realizzazione cinematografica di Alejandro Amenabar e certamente, da un film del genere, si poteva ottenere indubiamente qualcosa di più, ma dall'altra parte non si può comunque neanche sostenere che sia un film così deprezzabile. La tematica del film, rivolta principalmente al satanismo ed all'occultismo,è indubbiamente molto originale e certamente [...] Vai alla recensione »
Questo film è stato molto stroncato dalla critica, invece a me è piaciuto tanto. La storia è basata su fatti reali, quindi non si poteva cambiare il finale, come molti avrebbero voluto. Un episodio inquietante, la presunta setta satanica, in un paese della provincia americana, scatena la caccia alle streghe da parte della polizia e non solo. La storia non è poi così complicata e contorta, tanto che [...] Vai alla recensione »
Non è affatto male. Magari non molto inventivo come regia, ma un piccolo film compatto, con una sua atmosfera inquietante, che sembra partire dal tradizionale thriller-horror satanista per poi dirigersi verso una riflessione sulla matrice stessa delle nostre suggestioni, dei nostri sogni, delle immagini che produciamo. Un film tutt'altro che banale, accolto da gran parte della critica italiana -non [...] Vai alla recensione »
Ethan Hawke, diretto da Amenabar, non delude. Il ruolo drammatico di un detective alla ricerca della verità a tutti i costi fino al coinvolgimento emotivo nell’indagine gli si attaglia perfettamente. Regression è un thriller psicologico, calato nella provincia americana puritana, dove il bene ed il male ancora sono rappresentati dalla chiesetta cattolica governata dal [...] Vai alla recensione »
Già dal Trailer mi aspettavo, mi ero convinto che c'era qualcosa che non andava. Thriller veramente mediocre, mi ha deluso più che altro per la mancanza di situazioni considerevoli e concrete. Molto lento e tedioso, delude sia la ricostruzione delle indagini (ricostruite in modo molto banale), sia che la caratterizzazione dei personaggi.
Il film è da dividere in due parti la prima molto coinvolgente, che ti immerge in un clima di rabbia e voglia di perseguire chi ha commesso reati e crimini in nome del diavolo. La seconda, che ti lascia di sasso e ti senti un po "fregato" come i protagonisti. Cosa c'è da dire su questo film?! Beh intanto l interpretazione degli attori è stata mediocre sopratutto del protagonista maschile, troppo coinvolto [...] Vai alla recensione »
Alejandro Amenabar è autore di uno dei pochi film-chiave dell'inizio di millennio, "The Others"(2001)che, comunque lo si voglia giudicare, ha un fondamentale"scatto dialettico"nel finale ed è condotto con grande maestria. Qui, decisamente, siamo su un altro piano ma, a parte il finale, che mi guardo dal rivelare, ovviamente, ma che si può, con molta prudenza, [...] Vai alla recensione »
Incaricato dell'indagine sulle presunte molestie di un padre vedovo ai danni della figlia diciassettenne, il detective Bruce Kenner inizia a sospettare l'esistenza di una misteriosa setta satanica che vanterebbe numerosi adepti nella piccola cittadina del Minnesota in cui vive. L'applicazione di una regressione ipnotica su vittime e colpevoli sembrerebbe confermare questa ipotesi.
Alejiandro AMenabar non ha bisogno né di presetnazioni né di encomi: qui, in "Regression", da lui scritto e diretto qualche anno fa(ormai un lustro fa, in realtà)non sappiamo dire per quale ipotesi propenda il reigista-autore, see siano vari tutti i riti satanici di cui si parla o inventati(fantasmaticamente indotti, diremmo meglio).
Minnessota 1990. Una giovane ragazza accusa il padre di aver abusato di lei. L'uomo viene messo sotto torchio da un detective che si avvale dell'aiuto di uno psicologo e delle sue tecniche di regressione. Il risultato finale di questa pellicola è davvero deludente specialmente se si pensa che dietro alla macchina da presa c'è un regista come Amenàbar.
bello ethan hawake lo adoro e anche emma watson è stat brava
Solo un buon inizio. E alla fine scrive pure falsità sulle sette sataniche ormai ampiamente verificate. Stessa cosa sulle terapie regressive basti pensare ai due grandi attuali brian weiss e rick phillips. Forse amenabar aveva bevuto come i protagonisti del suo film
Il detective kenner indaga su un caso confuso tra molestie domestiche e satanismo, alla fine la verità risulterà più noiosa del film stesso...Un thriller che emoziona quanto una riunione di condominio per via di una storia che non riesce ad appassionare complice una debole sceneggiatura con suspense diluita nell'ambiguità della storia, gli attori sono poco convincenti [...] Vai alla recensione »
Regression e' un film del 2015 diretto da Amenabar ed interpretato tra gli altri da Ethan Hawke ed Emma Watson. Le atmosfere cupe da buon thriller di provincia ci sono tutte, così come una trama abbastanza intrigante tratta da fatti accaduti o presunti tali negli anni 80. La regia di Amenabar e' di alto livello, davvero ottima soprattutto nelle scene in cui la tensione la fa da [...] Vai alla recensione »
Non volevo crederci...un poliziotto scrupoloso come il nostro protagonista che lentamente va fuori di testa in quella maniera...impossibile! Potrei capire dei vecchi contadini , credenti, ubriaconi, ma non lui, improponibile. Ed emma watson rimane libera?!? L'incriminazione per falsa testimonianza non esiste più? Oltretutto verso un poliziotto.
Sono andato al cinema fidandomi di Amenabar, che con "The Others" e "Agora" mi aveva regalato grandi emozioni. Devo dire che il regista spagnolo non mi ha tradito: il prodotto è più che buono. Notevole l'interpretazione di Ethan Hawke, che dà corpo e voce alo smarrimento di un uomo intelligente che si trova sballottato fra i dogmi della scienza psicoanalitica [...] Vai alla recensione »
Non certo la miglior pellicola del grande regista spagnolo ma tocca tematiche complesse e raggiunge grandi livelli di tensione. Forse puo risultare scontato. Ma chi ha afferrato il significato fondamentale del film avrá realizzato quanto sia profondo ed importante il suo concetto.
1990. In una cittadina del Minnesota la 17enne Angela Gray accusa suo padre, John, di aggressione sessuale. L'ispettore Bruce Kenner è convinto della colpevolezza dell'uomo, che però sostiene di non ricordare nulla. Il poliziotto chiede aiuto allo psicologo Raines: si scoperchia così una turpe vicenda di rituali satanisti che coinvolge l'intero paese.
Nel 1990 in una località del Minnesota, la l7enne Angela accusa il padre di ripetuta violenza sessuale a sfondo satanico. Per questo scappa di casa rifugiandosi in parrocchia. Il padre, a sua volta, si dichiara colpevole al detective Kenner che, coadiuvato da un psicoterapeuta che applica l'ipnosi regressiva, arriva a delle verità terrificanti. Regression è il titolo più adeguato a questa sesta fatica [...] Vai alla recensione »
Padre campagnolo (Dencik) viene accusato di aver abusato della figlia (Watson, deludente) in un'America rurale tenebrosa e forse satanista. Sembra infatti che un poliziotto scorbutico (Hawke) possa scontrarsi con un diabolico culto pronto a sacrificare figli, figlie, e anche poliziotti, nei fienili. O è una psicosi collettiva? Assai interessante il ritorno del geniale regista di Tesis, The Others e [...] Vai alla recensione »
Titolo che racconta perfettamente la decadente parabola artistica di Amenàbar. Nel 1990, un'adolescente accusa il padre di averla stuprata, durante un rito satanico. L'uomo, smemorato, sembra ammettere la sua colpa; un deteclive vuol scoprire, però, cosa sia realmente accaduto. Una trama confusa e poco credibile, con personaggi psicologicamente instabili e un finale «a sorpresa» già svelato, involontariamen [...] Vai alla recensione »
Siano suggestive storie di fantasmi (The Others), implosi melodrammi (Mare dentro) o cupi drammi storici (Agorà), i film dello spagnolo Alejandro Menabàr sogliono oltrepassare per qualità formale e atmosfere i meri confini del cinema di genere. Il motivo per cui Regression un po' delude è che stavolta la pellicola, pur nella sua raffinata chiave retrò, resta nell'ambito di un thriller-horror di maniera. [...] Vai alla recensione »
Ci sono satanisti in Minnesota? Il problema non da poco inquieta il buon detective Buce (Hawke) quando viene a conoscenza della confusa confessione di un padre che s'è accusato d'avere partecipato alle torture inflitte alla figlia adolescente in una chiesa. A partire da una sceneggiatura chiaramente implausibile, «Regression» pasticcia con i canoni del thriller, del parapsicologico e dell'horror inseguendo [...] Vai alla recensione »