Titolo originale | Sakasama no Patema |
Anno | 2013 |
Genere | Animazione |
Produzione | Giappone |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Yasuhiro Yoshiura |
Attori | Yukiyo Fujii, Shinya Fukumatsu, Masayuki Katô (II), Nobuhiko Okamoto, Shintarô Oohata . |
MYmonetro | 2,79 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 24 ottobre 2013
Una storia estremamente rigorosa ma anche estremamente strana.
CONSIGLIATO SÌ
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Patema vive sottoterra, è l'unico mondo che conosce ma sa che ci sono zone che non deve frequentare, un divieto troppo allettante per non essere infranto. In uno dei suoi viaggi d'esplorazione incontra un "uomo pipistrello", creatura temuta da tutti i suoi simili e per la paura finisce ancora più nel profondo della zona proibita, scoprendo che altri non è che un punto di contatto con la realtà di superficie, che è popolata da persone e oggetti che sono soggetti ad una gravità diversa dalla sua.
È un'idea innanzitutto visivamente potente quella di due persone che si relazionano rispondendo a leggi gravitazionali opposte, foriera di moltissime trovate e possibilità intriganti che Yasuhiro Yoshiura coglie, anche oltre quanto sarebbe auspicabile. I ragazzi protagonisti della storia hanno l'uno bisogno dell'altro per poter esistere insieme, perchè sia in un mondo che nell'altro è solo stando abbracciati che possono evitare di perdersi o sprofondare negli abissi o nel cielo, e questa trovata è il pregio migliore della storia assieme al suo limite più grande, poichè non riesce a mai a svincolarsene e continua a riutilizzarla.
Patema inverted nel suo susseguirsi di cadute e mondi diversi non riesce a spiegare mai bene il contesto (dove ci troviamo di volta in volta e che mondi siano quelli in cui finiscono i protagonisti) e alla chiarezza della storia preferisce, come tipico di molta animazione nipponica, l'esasperazione del sentimentalismo naif. È evidente che in questo riesca a raccogliere qualcosa, specie grazie alle già citate potenzialità visive dell'idea di partenza (come del resto avevamo già visto in Upside down), tuttavia l'impressione è che quel che il film lascia per strada sia nettamente di più di quel che riesca a far fruttare.
La grande parabola fantascientifica delle due società rivali che nascondono ai propri membri l'esistenza dell'altra e l'opposizione logica dell'avere due gravità diverse, è la più classica delle metafore della difficile accettazione di un diverso che in realtà non è tale, ma oltre a questo c'è poco altro e pare insufficiente a tenere viva l'attenzione su un film che non brilla per scorrevolezza narrativa.