Nessuno mi pettina bene come il vento

Film 2013 | Drammatico, 90 min.

Regia di Peter Del Monte. Un film con Laura Morante, Andreea Denisa Savin, Jacopo Olmo Antinori, Maria Sole Mansutti, Massimiliano Carradori. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2013, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 10 aprile 2014 distribuito da Academy Two. - MYmonetro 2,51 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 11 aprile 2014

Arianna è una scrittrice che vive un esilio volontario. Quando va a trovarla una giornalista con la figlia Gea, qualcosa per lei cambia.

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Consigliato nì!
2,51/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,17
PUBBLICO 2,85
CONSIGLIATO NÌ
Un film d'intenzioni, forse un po' ingenuo, che cerca di raccontare la solitudine, la conflittualità generazionale, gli adolescenti, la crisi della famiglia.
Recensione di Dario Zonta
Recensione di Dario Zonta

Sul litorale laziale, a Santa Marinella (cara a Rossellini), si è andata a ritirare una scrittrice di una certa fama, dopo la separazione con un marito che si suppone essere stato più importante di lei, un intellettuale con accessi in politica. Vita regolare, isolata e solitaria, costruita ad arte per isolare la scrittrice dal mondo. Poi un giorno una giornalista bussa alla porta per svolgere il suo compito indagatore, accompagnata da sua figlia decenne. Nevrotica e in partenza imminente per l'estero, la giornalista si prende l'intervista e lascia la bambina a causa di un "incidente", un ritardo di consegna, separata dal marito, questi avrebbe dovuto prenderla con sé per qualche giorno, ma un ritardo di 24 ore (cose che succedono solo nei film!). La vita della scrittrice viene alterata dalla presenza di questa bambina intelligente e indomita, curiosa e timida. È stata lei a proporsi, anche perché ha adocchiato il ragazzetto della banda di teppistelli parcheggiata sul piazzale davanti casa della scrittrice.
Le dinamiche sono queste colte in una conflittualità permanente anche quando sotterranea. È un "oggetto" strano questo film, Nessuno mi pettina come il vento che cita, spavaldo e poetico, il titolo di un aforisma della grande poetessa milanese Alda Merini. Strano nel senso di non comune, diverso, anche un po' ingenuo. Una storia che vuole dire e non solo mostrare, ma dice mostrando, fino al punto di essere meccanico talvolta, oppure didascalico (la rappresentazione dei delinquenti di quartiere è un po' artificiosa, sembrerebbe). Ma quel che conta qui è l'intenzione, perché è un film di intenzioni, volendo essere il tentativo ambizioso di raccontare la solitudine, la conflittualità generazionale, gli adolescenti, la crisi della famiglia. Laura Morante tiene tutto in piedi e dà credibilità al suo personaggio e son bravi i due ragazzi, lei esordiente, lui già rivelazione nell'ultimo film di Bertolucci.

Sei d'accordo con Dario Zonta?
Film sul desiderio, e la paura, della libertà.
a cura della redazione

Arianna è una scrittrice che vive un esilio volontario in un paese di mare, dopo la separazione dal marito. Dalle finestre della sua casa osserva il mondo a distanza, barricata in un suo spazio solitario.
Un giorno d'inverno, a rompere quel suo spazio solitario arriva una giornalista per una intervista. Con lei c'è anche la figlia Gea, una ombrosa ragazzina di 11 anni, che dopo l'incontro deve portare in campagna dalla nonna per un breve periodo di vacanze scolastiche. Mentre si svolge l'intervista, Gea fa un giretto con il suo cane e incontra sulla spiaggia Yuri, un ragazzo di 16 anni figlio di una donna russa che lavora in un locale notturno. Non si dicono nulla, ma al momento di ripartire con la madre, la ragazzina inspiegabilmente rifiuta di andarsene, adducendo la scusa che dalla nonna non ci vuole andare più. Inutilmente, la madre, che ha degli impegni improrogabili di lavoro, tenta di convincerla, ma la piccola non desiste ed anzi si chiude in bagno rifiutandosi di uscire. Mentre la madre si attacca al telefono con l'ex marito (che vive con un'altra donna), Arianna, intrigata dall'atteggiamento della ragazzina e sconcertata dal caos di quei rapporti familiari, interviene per mediare e si offre di ospitarla a casa sua per una sera. In tempo perché il padre, in vacanza con la sua nuova famiglia, possa organizzarsi per venire a prenderla.
Quando due giorni dopo l'uomo arriva accompagnato dalla sua compagna e dalla figlia di lei, Gea all'apparenza non sembra fare resistenza. Ma durante una sosta pranzo all'autogrill, improvvisamente scompare. E mentre il padre disperato la cerca, Arianna se la vede arrivare nuovamente sotto casa. Gea la implora di tenerla ancora qualche giorno con sé, fino al ritorno della madre. Per il padre, già prostrato dallo stato di tensione venutosi a creare con la nuova famiglia che non ha in simpatia Gea e quasi la teme, quella proposta suona come una liberazione. Dà il suo assenso, ringraziando Arianna e scusandosi per il disturbo e per i modi di quella figlia stramba che né lui, né la sua ex moglie, per non parlare della sua nuova compagna, riescono a decifrare.
Nei giorni a seguire il rapporto tra Arianna e la sua giovane ospite sembra intensificarsi, e le due si aprono anche a piccole confidenze. Ma quando è sola, lontana dalla sorveglianza dell'altra, Gea passa il tempo a spiare Yuri e suoi amici nella piazzetta sotto casa. I ragazzi hanno atteggiamenti spavaldi, ostentano modi da teppisti, suonano una musica tribale battendo di notte su strumenti a percussione. Tutte cose che indispongono Arianna, ma che agli occhi della piccola appaiono come un richiamo di libertà. Qualche volta quando Gea passa con il cagnetto le indirizzano, ironicamente, apprezzamenti pesanti. Ma tra lei e Yuri, taciturno capobranco, sembra passare una misteriosa affinità. Quando Arianna si accorge dell'interesse di Gea, ha una reazione di rimprovero che tradisce la sua delusione. Ma a poco a poco lo sguardo affascinato della ragazzina diventa per lei un riflesso speculare che la pone a confronto con se stessa, con il proprio sguardo sul mondo, le sue paure verso l'ignoto, verso ciò che non conosce e soprattutto non capisce.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 29 aprile 2014
Flyanto

  Film, in cui si racconta di una nota scrittrice, interpretata da Laura Morante, la quale, dopo aver sostenuto l'intervista nella propria casa da parte di una giornalista che vi si è recata con la propria figlia, decide di ospitare la bambina di quest'ultima assai riluttante a seguire i voleri della propria madre. Nel corso della breve permanenza della bambina a casa, la suddetta [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 aprile 2014
RiccardoMansani

Leggo la recenzione di Zanda e mi domando che senso abbia il periodo: "Nevrotica e in partenza imminente per l'estero, la giornalista si prende l'intervista e lascia la bambina a causa di un "incidente", un ritardo di consegna, separata dal marito, questi avrebbe dovuto prenderla con sé per qualche giorno, ma un ritardo di 24 ore (cose che succedono solo nei film!).

sabato 12 aprile 2014
tudor

Bello e insolito, anche se fragile, non certo facile. Un piccolo gioiello.

domenica 1 marzo 2015
giaric21

HO LETTO L'UNICO COMMENTO CHE è STATO SCRITTO ED ERA NEGATIVO , MI DISPIACE  CHE NON ABBIA CAPITO IL SENSO DEL FILM E CHE NON GLI SIA PIACIUTO IO L'HO TROVATO BELLISSIMO E SOPRATUTTO MOLTO POETICO TRA LE VARIE STORIE SURREALI C'E UN GOLLEGAMENTO MI HA INOLTRE COLPITO MOLTO IL RAPPORTO DI AMORE TRA LA SCRITTRICE E LA RIBELLE GEA CHE ESPLODE ALLA FINE IN OLTRE PENSO CHE LA MADRE [...] Vai alla recensione »

domenica 8 febbraio 2015
astromelia

storia improponibile di una minorenne lasciata con un'estranea da genitori incompetenti,la quale sperimenta le prime esperienze con gli adolescenti trovati sul posto,sfido chiunque ad aver capito la trama fino in fondo,che nel finale mi ha lasciato col dubbio,era incinta? Cosa le è successo nel lasso di tempo nel quale è scomparsa?la morante è una garanzia sempre,ma qui è totalmente sprecata,comunque [...] Vai alla recensione »

mercoledì 23 aprile 2014
Siebenzwerg

Il film si regge molto sugli attori, i tre protagonisti delle tre solitudini in crisi in questa storia abbastanza semplice nella trama, quasi impalpabile, ma perché no? Un bel film si può fare anche così. Immagino che il regista abbia usato e valorizzato molto il contributo degli attori anche nel costruire la sceneggiatura, perché i personaggi sono molto credibili nel loro [...] Vai alla recensione »

martedì 22 aprile 2014
Flyanto

 Film, in cui si racconta di una nota scrittrice, interpretata da Laura Morante, la quale, dopo aver sostenuto l'intervista nella propria casa da parte di una giornalista che vi si è recata con la propria figlia, decide di ospitare la bambina di quest'ultima assai riluttante a seguire i voleri della propria madre. Nel corso della breve permanenza della bambina a casa, la suddetta [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 aprile 2014
RiccardoMansani

Chiedo scusa. nel mio commento precedente ho scritto Zanda volendo scivere Zonta. Riccardo Mansani

Frasi
"Non c'è un solo congiuntivo che resta in piedi al loro passaggio!"
Arianna (Laura Morante)
dal film Nessuno mi pettina bene come il vento - a cura di Franco Valente
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Malinconica commedia, più goffa che toccante, di un assurdità siderale. Una giornalista si presenta con la figlia di undici anni per un'intervista lampo nella villa sul mare di una celebre scrittrice (Laura Morante). La bimba non vuole saperne di andare dalla nonna, così la mamma che deve volare a Mumbai (per un convegno stilla condizione femminile!), la molla dalla sconosciuta.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Una casa sul mare, tre solitudini (e altre di contorno), un film in cui conta non ciò che si vede ma ciò che accade dentro (e tra) i personaggi. Arianna (Morante) è una scrittrice divorziata, autoesiliata a Santa Marinella (come Del Monte) per minimizzare i contatti col mondo. Yuri (Antinori), figlio 16enne di una russa, parla pochissimo, mente (come tutti nel film), spaccia senza crederci troppo, [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Una giornalista stressata va a intervistare Arianna, scrittrice delusa che si è ritirata in una località costiera e osserva il mondo dalla finestra. Si porta appresso la figlia, l'ombrosa undicenne Gea; in seguito ad alcune circostanze, la bambina è "prestata" alla solitaria scrittrice in attesa che il padre la vada a prelevare. Anche costui, però, scarica la piccola; che resta diversi giorni con Arianna. [...] Vai alla recensione »

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