Titolo originale | This Is Martin Bonner |
Anno | 2013 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 83 minuti |
Regia di | Chad Hartigan |
Attori | Paul Eenhoorn, Richmond Arquette, Sam Buchanan, Robert Longstreet, Demetrius Grosse Kristin Slaysman, Jan Haley, Moira Price, Allie Braun, Tom Jacobs (II), Paul Gregory (II), Ronnie Gunter, George Ducker. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 26 novembre 2013
Diretto da Chad Hartigan, il film ha vinto il Premio del Pubblico per il miglior film al Sundance 2013.
CONSIGLIATO SÌ
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Martin Bonner si è appena trasferito a Reno, nel Nevada, lasciandosi alle spalle un divorzio e due figli ormai grandi per lavorare in un centro cattolico che mira al reinserimento dei carcerati nella società. Un giorno, sostituendo il collega al quale sarebbe affidato, incontra Travis, appena uscito da quella prigione in cui ha passato gli ultimi dodici anni per omicidio colposo. Tra i due uomini, entrambi soli, nascerà un dialogo che sembra quasi un'amicizia.
È la storia di due nuovi avvii alla vita quella raccontata da This is Martin Bonner, di chi cerca di lasciarsi alle spalle il passato per ricominciare tutto da capo. Due personaggi, diversi per vicende personali, ma uniti dalla medesima volontà di farcela, che si scrutano e forse si riconoscono: mentre Martin è alle prese con un nuovo lavoro, dopo tre anni di dura disoccupazione, Travis cerca di reinserirsi in un mondo che ha visto andare avanti dal chiuso della cella. S'incontrano e si spalleggiano, comunicano, specchiandosi, almeno per un po', l'uno nell'altro.
Al suo secondo lungometraggio, dopo Luke and Brie Are on a First Date, Chad Hartigan sceglie un codice registico composto di piccole omissioni e pause, spingendoci a colmare gli spazi vuoti, a guardare nei comportamenti di un'affidabile concretezza di quadro. Un ritratto di crisi, economica, personale, spirituale anche, che gioca di sottrazione e di piccoli guizzi, solo di rado bonario, nonostante quell'impianto fortemente american indie per cui si è aggiudicato l'"Audience Award: Best of NEXT" al Sundance Film Festival 2013. Ma per fortuna non si riscontrano tracce di eccessi mielosi né di scene sdolcinate, grazie ad una sottile vena di malessere e di dolore soffocato che pervade una narrazione sorretta da due personaggi volutamente in minore.
Perfettamente in parte, Paul Eenhoorn e Richmond Arquette detraggono ancora di più dai dialoghi, di per sé già secchi, guardandosi attorno e facendo proprio un ritmo particolare nel quale si potrebbe avere la sensazione che poco succeda. È proprio questa, invece, la caratteristica più pregevole e distintiva della pellicola, la semplicità con cui riesce ad avvolgerci in un'esposizione stringata, accrescendo ugualmente l'interesse per una realtà minimale quanto prossima. Con quest'opera piccola e riuscita, Hartigan dimostra come sia possibile far vedere il cuore dei personaggi senza dover per forza calcare la mano. Richmond Arquette, che interpreta Travis, è il fratello delle più note Patricia e Rosanna.